Io la preparo col mio amato lievito madre. Ecco perchè i tempi biblici di preparazione. Ma suggerirò anche una via di fuga per gli impazienti o chi non è portatore sano di lievito madre. L'impasto deve risultare morbidissimissimo, oltre il limite dell'appiccicoso! Il segreto è quasi tutto lì. Va incorporata taaanta aria e va sviluppata la gabbia di glutine che farà formare quegli alveoli responsabili della leggerezza della focaccia. Come accorgersene in soldoni? La pasta "fila".
Si solleva l'impasto in ciotola ( se si lavora a mano ) con le dita aperte, immaginando di essere una piccola escavatrice.
A questo punto, chi ha usato lievito madre, dimentichi in frigo per 2 ( fino a 4 ) giorni l'impasto, in una ciotola di vetro con coperchio ( da lasciare leggermente sollevato, in modo da permette all'anidride carbonica di liberarsi senza incontrare ostacolo ). La lunga lievitazione rende la focaccia molto più digeribile... Visto che ci dobbiamo fare male con la quantità di olio, almeno limitiamo i danni...
Ungi generosissimamente, al limite dello scandaloso, una teglia ( meglio se in alluminio, per intenderci quelle della nonna sono le migliori), adagia l'impasto e allargarlo delicatamente con delle delicate pressioni dei polpastrelli. Dissemina olive con la consueta generosità che la focaccia richiede. Non ci provate a ridurre. Se avete pensieri dietetici, dimenticate la focaccia.
A questo punto, in forno statico ad altissima temperatura. 200° - 250° , dipende dal forno. La cottura va seguita. Nel mio forno bastano una ventina di minuti, spostandola dal ripiano più basso a quello più alto a metà cottura per ottenere una perfetta croccantezza.
Curiosità: l'uso del lievito madre piuttosto che il lievito di birra e il lungo tempo di lievitazione rendono questo prodotto da forno molto piu digeribile e leggero. è maggiormente tollerato anche da chi ha problemi di gonfiori intestinali dopo il consumo di prodotti da forno lievitati.