Spesso mi capita di ritrovarmi con fagioli bolliti avanzati. Ne cuocio in maggior quantità per non sprecare acqua ed energia, poichè necessitano di una cottura lunga a fuoco lento e di preventivo ammollo. Cinquanta minuti di borbottio, in una pentola di coccio. Ma se utilizziamo la pentola a pressione, in 15/20 minuti massimo i nostri fagioli saranno prontissimi. Non ricorro mai al cibo in scatola, perché è meno sano e meno sostenibile: percorre molta strada, è sottoposto a diverse lavorazioni, deve essere confezionato, etichettato, distribuito ed è necessario poi smaltire il packaging. Contiene conservanti e molto sale. Prediligo il cibo fresco e di stagione e le produzioni locali per quanto possibile. Un piccolo gesto di consapevolezza che fa bene alla salute, all'ambiente ed aiuta i piccoli produttori locali.
Lava il cavolo nero ed elimina le coste centrali. Taglialo a striscioline e fallo stufare a fuoco lento con la cipolla tritata finemente e il peperoncino anch'esso tritato in tre cucchiai d'olio evo, in una casseruola coperta.
Intanto affetta il porro e taglia a cubetti la patata. Unisci le verdure al porro e falle rosolare leggermente insieme anche alla salvia. Unisci i fagioli già lessati, il pomodoro, e copri con il brodo vegetale o acqua calda.
Lascia cuocere finchè la zuppa sarà densa e le verdure risulteranno morbide.
Io ho fatto questa zuppa partendo da verdure che avevo già cotto, quindi è anche un'ottimo modo per riciclare qualche avanzo. In caso contrario cuoci il cavolo nero insieme alle altre verdure esclusi i fagioli che cuocerai a parte con un pezzo di alga Kombu e una foglia di alloro e aggiungerai a metà cottura.
Servi la zuppa densa e ben calda, con una fetta di pane tostato di grano saraceno e un filo d'olio evo a crudo.
Riutilizza l'alga nella zuppa dopo averla tagliata a pezzetti.