Questa è una delle Ricette della Buonanotte raccolte nel libro"Mangiare bene per dormire meglio. Idee, ricette e racconti buonanotte", particolarmente indicata per chi soffre di disturbi del sonno, grazie ai suoi ingredienti amici del sonno, può favorire il buon riposo se combinata ad altre piccole attenzioni sulla igiene del sonno che trovi nel libro.
Leggi la favola della buonanotte ispirata a questa ricetta, Il rombo volante.
Trita il cipollotto e fallo stufare in padella con l’olio, aggiungi il cavolo verza tagliato a julienne e cuocilo a fiamma bassa finchè l’acqua di vegetazione non sarà evaporata. Sala e fai raffreddare. Con un filo d’olio, a fiamma alta, scotta i filetti di rombo da ambo i lati. Sala e fai raffreddare. Mescola i vegetali con il pesce e battili al coltello. Unisci la ricotta, l’erba cipollina tagliata finemente e un albume d’uovo, mescola e fai riposare. Versa la farina su una spianatoia, crea una conca dove porre le uova, l’acqua minerale e la curcuma, impasta fino ad ottenere un panetto liscio e lascialo riposare per 30 minuti avvolto nella pellicola da cucina.
Tira la sfoglia sottile con un mattarello e tagliala a quadrati di 8 cm per lato. Poni il ripieno al centro di ciascun quadrato. Chiudi la pasta a triangolo premendo bene sui bordi e fai girare ciascun triangolo sul dito indice della mano, sovrapponi e attacca le due estremità ottenendo la tipica forma a cappelletto. Tosta i semi di sesamo nero in una padella antiaderente. Sbuccia la pesca e frulla la polpa, poi stendila sul fondo del piatto. Cuoci per 2 minuti i cappelletti in acqua bollente salata, scolali e adagiali sulla salsa di pesca. Termina l’impiattamento con un filo di olio extravergine a crudo e i semi di sesamo nero.
Cucinarla mi rimette in pace perchè:
Il cappelletto è un rituale da fare con chi si ama, è un boccone di armonia da preparare a più mani in una cucina affollata di profumi e sentimenti veri o in pochi intimi mentre si scambiano segreti a bassa voce, rilassanti. Mentre preparo la pasta rovisto con la mente nei ricordi, in quelle domeniche mattina piene in cui dalla cucina si spandeva un dolcissimo profumo di buono. Impastare mi rimette in pace con il mondo, affondare le mani nella farina soffice rilassa e distende i nervi. Il mattarello è il un mezzo che riporta vecchi ricordi di nonne intente nell’arte antica della pasta.
In sottofondo: Sweet child o mine - versione lirica dalla colonna sonora di Captain fantastic