Se chiudo gli occhi e rivivo la mia infanzia, la prima ricetta che mi viene spontanea ricordare è sicuramente la pasta e fasoi come la preparava la mia mamma, e prima di lei la nonna, e come la cucino io dopo tanti anni.
E' il piatto della mia memoria, quando si andava su fino a Lamon a prendere i fagioli, perchè la nostra pasta e fasoi viene ottima solo con i fagioli di Lamon, paese delle montagne di Belluno, celebre proprio per la coltivazione dei fagioli. Anzi. Di quattro tipi di fagioli, tutti IGP: Spagnolit, Spagnol, Calonega e Canalino.
Quello che meglio rende nella zuppa di fagioli alla veneta è la varietà Calonega, con la sua forma schiacciata e le striature rosso vivo su fondo crema.
Le origini della pasta e fasoi risalgono al Cinquecento, quando si cominciò ad accostare alla pasta di grano duro italiano il fagiolo importato dall'America da Cristoforo Colombo. In epoca rinascimentale questi fagioli si diffusero in tutta la penisola e papa Clemente VII affidò la loro coltivazione ad un sacerdote del bellunese, proprio nel territorio di Lamon.
La sera prima (o comunque 12 ore prima), metti a bagno i fagioli in abbondante acqua a temperatura ambiente. Il giorno dopo, versa in una capiente casseruola un velo di olio extravergine d'oliva, prepara il trito di sedano, carota e scalogno e lascia soffriggere dolcemente le verdure, aggiungendo poca acqua se necessario. Aggiungi i fagioli scolati dal liquido di ammollo e ben sciacquati, copri con il brodo vegetale e porta a bollore; a questo punto,abbassa la fiamma al minimo e lascia cuocere lentamente per circa un'ora e mezza. A metà cottura aggiungi le erbe aromatiche legate da poco spago alimentare. Regola di sale.
Quando la zuppa è cotta, togli le erbette; con un mestolo forato preleva un pò di fagioli interi e riservali da parte. Passa la zuppa al mixer, rimetti sul fuoco bassissimo, versa le tagliatelle e cuocile nella zuppa per una decina di minuti. Qualche minuto prima di togliere dal fuoco, aggiungi i fagioli messi da parte. Incorpora ancora qualche mestolo di brodo se la minestra tende ad asciugarsi troppo.
Servi la zuppa in ciotole di coccio, con una bella spolverata di pepe, un giro di olio buono, e, se piace, una spolverata di parmigiano.