Il tempo scorre lento, in queste giornate di quarantena. Chi avrebbe immaginato mai che sarebbe potuto accadere? Ci sentiamo intoccabili, a volte. Alla sera, quando il sonno prende lentamente il posto della ragione, penso che sia solo un brutto sogno e che la malattia e il dolore scompariranno ai primi bagliori del giorno.

E invece al risveglio siamo ancora lì, a fare i conti con qualcosa più grande di noi. Ci dicono di stare in casa, non siamo abituati, noi che corriamo sempre. Allora proviamo a distrarci dal pensiero negativo, prendendo ciò che di buono ci dona.

Perchè si, ci ha donato, senza poterlo immaginare, il tempo, la lentezza, il conforto della casa. Riscopriamo il piacere di sederci tutti insieme a tavola senza papà che deve mangiare di fretta perchè il lavoro lo aspetta, mamma può ascoltarci parlare e insegnarci a disegnare una rosa, invece che rimandare a dopo, perchè adesso è tardi.

E succede di avere lo spazio da dedicare a quella ricetta che richiedeva troppo tempo. Succede che in questo periodo spuntino le prime fragole e sei felice di poterne riapprezzare la dolcezza, tanto da volerne rinchiudere il sapore in un barattolo per avere il piacere di ritrovarlo più in là, in un momento di tristezza. E ricordare, facendo sorridere il cuore, di quando la tua bambina tagliuzzava le fragole rosse rosse e intanto ti raccontava che da grande avrebbe voluto fare la maestra.