Il suo nome significa “dolce” ed è diffuso nel Medio Oriente e nei Balcani. La versione base è quella che ho fatto io, ma ce ne sono altre aromatizzate con caffè, arancia, vaniglia, o in cui si aggiunge per esempio farina. In Russia si gusta con una tazza di tè nero forte.
In un pentolino versa zucchero, acqua, limone e sale.
Tenendo immerso il termometro, dopo aver raggiunto il bollore, fai cuocere a fuoco medio finché avrà raggiunto 116 °C. In un altro pentolino fai scaldare leggermente la tahina, mescolando per non farla bruciare.
Lontano dal fuoco, versa la tahina nello sciroppo di zucchero e mescola finché non inizierà a rapprendersi e diventare un po’ grumoso. A questo punto, cospargi il fondo dello stampo con i pistacchi tritati grossolanamente e versa il composto pressandolo per bene.
Riponi in frigo e lascia rapprendere completamente per qualche ora.
Note:
- Non esagerare a mescolare il composto perché altrimenti “impazzisce” e diventerà farinoso senza rapprendersi;
- Usa uno stampo in silicone così non dovrai utilizzare pellicola o carta per rivestirlo ed estrarre il dolce facilmente.
- Gusta con una tazza di tè caldo, preferibilmente nero, e non zuccherato.