I baffi del Re e i Monti di Calendula In evidenza

i baffi krumiri del re i baffi krumiri del re Joyce Bonafini

Mio nonno aveva l’abitudine di dormire con dei baffi di frolla sul comodino. 

Di solito gli anziani ci mettono la dentiera, sul comodino. Quelli più tecnologici ora ci tengono lo smartphone.

Mio nonno no. Lui era diverso. Dormiva coi krumiri. Diceva che gli portavano sogni belli.

Lui non parlava molto. Era un uomo dalle mani grandi e callose e gli occhi scuri come i cieli africani. “Quelli non inquinati dall’elettricità moderna” mi ha detto una volta. Lì, tra le montagne della Tunisia, il nonno ha combattuto la grande guerra. Lì il nonno ha conosciuto il grande amore della sua vita, Louise. “Una donna scura e immensa come le notti più nere, che mi ha nascosto in casa sua e mi ha insegnato che l’amore è fatto di piccoli gesti quotidiani, come impastare insieme.” Lì, in quella casa tra i monti della Tunisia ricoperti di campi di calendula, è stata concepita la mia mamma, mentre Louise e il nonno preparavano insieme quei famosi biscotti a forma di baffi del re, che avevano ironicamente deciso di colorare di cacao, in onore della terra africana che aveva regalato loro l’amore. 

 

Ascolta qui il racconto della buonanotte.

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Speaker: Marco Angelico

Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri su Misura, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari

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