Allergico
no glutine
no lattosio
no uova
no guscio
no crostacei
no pesce
no caseina
vegetariano
vegano
pochi zuccheri
poco sodio
pochi grassi
Ricco di
più calcio
più ferro
più magnesio
più potassio
più proteine veg
più fibre
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low fodmap
zero spreco
curioso
poco nichel
Ricette
POLLO ALLE MANDORLE CON SALSA GLUTEN FREE
Scritto da Chez Gaspar - Ilaria Maria Dondi
Taglia il pollo a dadini e fallo rosolare nella farina di riso al volo (giusto un passaggio velocissimo, perché altrimenti in fase di cottura si addenserà troppo).
In un wok o in una pentola antiaderente fai soffriggere l'olio con lo scalogno; aggiungi quindi lo zenzero.
Versa nella pentola i bocconcini di pollo e fallii dorare, sfumandoli quindi con un bicchierino di brandy.
Aggiungi la salsa senza glutine fatta in casa, preparata mescolando a fuoco lento l'aceto balsamico, lo zucchero e un po' di peperoncino (in alternativa, puoi usare 3-4 cucchiai di salsa di soia senza glutine). Amalgama bene gli ingredienti.
Aggiungi le mandorle, dopo averle dorate tostandole qualche minuto nel forno a 180°. Porta il pollo a cottura allungando eventualmente la salsa senza glutine con un po' di acqua calda per evitare che si attacchi.
BURGER DI CECI E ARANCIA ALLA PAPRIKA FORTE
Scritto da Mariella e Marco - Zolla
Lessa i ceci insieme ad un pezzo di alga kombu (in mancanza, puoi utilizzare delle foglie di alloro).
Lasciali raffreddare in una terrina. Intanto aggiungi il succo di mezza arancia, quindi schiacciali bene con una forchetta (puoi utilizzare anche il frullatore ad immersione, ma il risultato è migliore con la forchetta o con uno schiaccia patate in quanto il composto resta più grossolano).
Aggiungi lo spicchio d'aglio schiacciato, la paprika, un pizzico di sale e continua a lavorare l'impasto aggiungendo la farina di ceci fino a renderlo compatto, ma morbido. Lascia riposare il composto in frigo per qualche minuto.
Dividi il composto in quattro parti uguali e forma delle palline che poi andrai ad appiattire con le mani, fino ad ottenere la tipica forma dell'hamburger. Spennella i quattro burger con dell'olio di oliva e poi impanali con della farina di mais.
Cuoci in una padella molto calda senza olio (evitando quindi la frittura), qualche minuto per lato è sufficiente, fino ad ottenere una panatura dorata. In alternativa puoi anche cuocere i burger in forno caldo, a 150°, 10 minuti per lato.
Puoi servire e mangiare i burger accompagnandoli con un'insalata freschissima di finocchi e arance con semi di papavero tostati.
Curiosità: in caso avessi poco tempo, potresti utilizzare dei ceci gia lessati, sul mercato se ne trovano biologici e solidali in barattolo di vetro, di grande qualità.
L'alga kombu è un'alga marina molto diffusa in Giappone; è ricca di sali minerali tra cui lo iodio che stimola l'attività della tiroide.
In abbondante acqua salata lessa le cime di rapa per 15 minuti; quando la verdura sarà cotta, scola e mettila in una ciotola, ricordandoti di tenere da parte una tazza di acqua di cottura. Nella stessa acqua in cui hai lessato le cime di rapa, cuoci la pasta.
A parte, intanto, sminuzza le mandorle con un coltello fino a ottenere una granella.
Lavora con i rebbi della forchetta le cime di rapa, aggiungi due cucchiai di olio, un po' d'acqua di cottura, il sale e amalgama fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo.
In una padella fai soffriggere l'aglio - intero o a pezzi, come preferisci - aggiungi il pesto, il peperoncino e uniscici la pasta scolata al dente facendo insaporire con la granella di mandorle.
Servi la pasta al pesto di cime di rapa e mandorle con un filo di olio extravergine di oliva, la granella e qualche mandorla per decorare.
Curiosità
Io ho usato della semplicissima pasta integrale, volendo puoi accompagnare il Pesto di cime di rapa alle mandorle anche a della pasta fatta in casa o, per un antipasto geniale, a dei crostini di pane tostato.
Questo è un piatto veloce, di quelli ottimi da preparare quando si è in compagnia perché veloce, gustoso e semplice.
Per esaltare il gusto delle cime di rapa puoi aggiungere alla decorazione del piatto anche una grattugiata di limone.
Le cime di rapa, oltre a essere un'ottima fonte di ferro e proteine, sono ottime alleate della linea: disintossicano e remineralizzano.
Lessa le patate; sbucciale e passale al setaccio. Trasferisci il tutto in una ciotola e unisci una noce di burro, la farina e le uova, battute con un pizzico di sale.
Mescola bene il composto e dividilo in 12 palline appiattite. Poggia al centro di ogni pallina un'albicocca denocciolata e richiudi attorno la pasta.
Quando saranno pronti, butta i canederli in acqua salata bollente e fai cuocere fino a quando tornano a galla. Scolali , quindi passali in padella con del burro, e cospargi di pangrattato.
Trasferiscili quindi nelle quattro fondine e cospargi con un po' di zucchero e cannella.
Ammolla i ceci in acqua per circa 12 ore. Scolali e sciacquali abbondantemente sotto l'acqua corrente.
In una pentola di coccio versa i ceci, un litro abbondante di acqua fredda, un cucchiaio di olio extra vergine di oliva e una manciata di rosmarino tritato. Metti la pentola sul fuoco (avendo cura di inserire il frangifiamma tra la pentola e il gas), e lascia cuocere, coperto, per circa 20 minuti.
Nel frattempo, taglia a pezzettini molto piccoli le patate, la cipolla e le carote, e aggiungi il tutto alla minestra di ceci.
Lascia cuocere per altri 15 minuti, aggiusta di sale e pepe, e un attimo prima di servire aggiungi una bella cucchiaiata di semi di chia.
Curiosità: i semi di chia sono particolamente ricchi di acidi grassi essenziali omega 3; contengono anche una buona quantità di sali minerali come zinco, magnesio e ferro.
Metti in una ciotola le farine e la polvere di vaniglia.
In un bicchiere versa il latte riscaldato (dovrà avere una temperatura di circa 30°), un cucchiaino di sciroppo d'agave e scioglici dentro il lievito secco. Lascia riposare per una decina di minuti.
Unisci alle farine l'olio e il latte con lo sciroppo d'agave e il lievito; mescola per un po' con un cucchiaio di legno, poi prosegui con le mani fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo. Lavora l'impasto per almeno 15 minuti.
Stendi la pasta con un mattarello ricavando un disco alto circa 2,5-3 mm.
Con un coltello, taglia il disco a metà in orizzontale e poi in verticale. Questi pezzi vanno tagliati ancora una volta, per ricavare 8 pezzi a forma di triangolo. Prendi ogni triangolo di pasta e arrotolalo partendo dalla parte più larga. Una volta arrotolato, dagli la forma della semiluna.
Sistema i cornetti su di una teglia foderata con carta da forno. Coprili con un canovaccio pulito e lasciali lievitare in un luogo riparato e caldo (per esempio, accanto ad una stufa) per almeno 8 ore.
Trascorso il tempo necessario per la lievitazione, cuoci i cornetti nel forno statico preriscaldato a 180°, per circa 20 minuti. Appena tolti dal forno, spennellali con latte di soia e sciroppo d'agave (4 cucchiai di latte e 3 di sciroppo che avrai mescolato in precedenza). Spolverali quindi con il cocco grattuggiato.
Et voilà, i cornetti sono pronti!
Biscotti con arancia e cioccolato senza lattosio e senza uova #zerospreco
Scritto da Alexandra
In una ciotola mescola la farina integrale, il cremor tartaro ed il bicarbonato. Aggiungi la fecola di patate e il succo di due arance appena spremuto, il miele di acacia e continua a mescolare bene.
Per ultimo aggiungi le scaglie di cioccolato fondente e mescola, dapprima con un cucchiaio di legno, poi con le mani inizia a impastare bene il composto (se risulterà un po' appiccicoso, aggiungi un pizzico di farina). Avvolgi l'impasto nella pellicola trasparente e fai riposare 30 minuti in frigo.
Preriscalda il forno a 200°. Su di una spianatoia infarinata lavora l'impasto, stendilo con un mattarello e, aiutandoti con un coltello, forma dei rettangoli. Posiziona i biscotti su di una teglia ricoperta di carta da forno e spennella la loro superficie con un po' di latte di soia.
Inforna a 180° per 20 minuti.
GNOCCHI ALLA RICOTTA CON ZUCCA E FORMAGGIO ERBORINATO
Scritto da Mimmo Ambrosino
Su un piano di lavoro, preferibilmente di legno, disponi la maizena, la ricotta, le patate schiacciate e l'uovo.
Sala leggermente e inizia a unire gli ingredienti facendo molta attenzione a non lavorare troppo l'impasto che - essendo molto delicato - tenderà a dividersi.
Una volta ottenuta una massa omogenea tagliala a pezzi e forma dei salamini larghi circa 1 cm. e lunghi 10 cm. Falli rotolare sul piano di lavoro per modellarli, quindi tagliali a pezzetti formando gli gnocchi, infine passali leggermente sui rebbi di una forchetta per conferire loro la forma caratteristica.
Disponi gli gnocchi su di una tela da cucina spolverata di farina di riso (questo eviterà che si attachino).
Pulisci la zucca, eliminando la buccia, i semi e le parti filamentose. Tagliala a dadini e falla stufare in una padella antiaderente per circa 10 minuti fino a ottenere la consistenza desiderata. A cottura ultimata, trasferiscila in una zuppiera molto capiente (dovrà contenere anche tutti gli gnocchi).
Taglia il burro e il formaggio erborinato a pezzetti e unisicili alla zucca.
Porta a bollore una pentola con abbondante acqua salata, cala gli gnocchi e man mano che vengono a galla scolali con una schiumarola e versali nella zuppiera. Mescola il tutto delicatamente amalgamando bene gli ingredienti, regola di sale e pepe, decora con un po' di rosamrino fresco e servi.
Curiosità: la zucca è un alimento ipocalorico per questa ricetta ideale per le diete. Dalle molte proprietà nutrizionali, contiene minerali come il calcio, ferro, potassio e fosforo. Inoltre è ricca di fibre di vitamine A, B e C. Ha qualità calmanti, digestive e rinfrescanti, utili per il benessere dell'intestino e dell' apparato renale.
In una ciotola miscela le farine, il sale e il cremor tartaro.
Taglia grossolanamente i fichi secchi e lasciali ammorbidire in acqua per circa 30 minuti. Trascorso il tempo necessario, tritali con un frullatore dopo aver tolto il picciolo. Mescola questa purea alla farina, quindi aggiungi il limone grattugiato e l'olio.
Amalgama l'impasto ottenuto con le farine e con un po' di succo di mela (o altro liquido) fino a farla diventare della consistenza della pasta frolla. Eventualmente riponila una mezzora in frigo.
Stendi la pasta in una teglia leggermente oliata, bucherellandola con una forchetta affinchè la base non si solevi durante la cottura. Sulla base della pasta frolla spargi del pangrattato o della farina (per assorbire i liquidi che verranno rilasciati dalla frutta in cottura).
Taglia le pere a fette sottili con una mandolina e irrorale con del succo di limone. Lascia ammollare un pugno abbondate di uvetta.
Taglia le banane a rondelle e ricopri con queste la pasta frolla. Trita le mandorline amare e cospargile sullo strato di banane insieme all'uvetta. Termina coprendo con uno strato abbondante di pere precedentemente affettate.
Amalgama un po' di malto con dell'acqua o latte vegetale e versala sul composto di frutta. Cuoci a 170/180° per 35/40 minuti circa. A cottura ultimata e fuori dal forno, aggiungi le noci spezzettate.
Curiosità
Questa crostata è stata pensata per avere un dolce buonissimo senza fare alcun uso di zucchero e uova o altri ingredienti di origine animale. L'eccezionalità della base della crostata sta nell'utilizzo di una purea di frutta secca e dolce in alternativa allo zucchero (o simili). La base può anche essere realizzata completamente integrale e, ovviamente, puoi anche utilizzare farciture differenti per ottenere tante crostate diverse!
Questo dolce è diventato un cavallo di battaglia in tutti i nostri corsi, e lo pubblichiamo con amore per la prima volta qui!
Comincia sbucciando le patate e lessandole in abbondante acqua leggerlmente salata. A parte, intanto, pulisci i carciofi eliminando le foglie esterne più dure, taglia a listarelle veramente sottili e lascia riposare per 10 minuti in una ciotola con acqua fredda e il succo del limone.
Passato questo tempo scola i carciofi, sciaquali e falli soffriggere con un po' di olio extravergine di oliva e uno spicchio d'aglio; sfuma con il vino bianco, aggiungi un bicchiere d' acqua, copri e lascia cuocere per 20 minuti.
Intanto- tenendo sempre d'occhio la padella! - lavora nel mixer le patate con il tofu, aggiungi un po' di pepe, un cucchiaio di olio extravergine di oliva e amalgama fino a ottenere una purea compatta e omogenea.
Versa le patate in una ciotola, aggiungi i carciofi ormai a temperatura ambiente, il pangrattato, il sale e il prezzemolo, amalgama bene e ricava quattro grosse palline, schiacciale a formare i vegburger. Cuoci in forno a 200° per 15 minuti oppure in una padella antiaderente leggermente oleata per pochi minuti.
Ora puoi preparare i tuoi panini alternando senape, vegburger ai carciofi e pomodori. Metti tutto in un cestino da pic nic...e parti!
Curiosità
Questo gustoso piatto da pic-nic è ideale per gite fuori porta o da assaporare in ufficio, sta a te lasciare spazio alla fantasia e aggiungere ciò che più ti piace.
I vegburger ai carciofi saranno ottimi di sapore e si terranno compatti grazie alla presenza delle patate.
I carciofi, con pochissime calorie, molte fibre, calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio, sono le verdure ideali per questo periodo dell'anno.
Monta le uova e i tuorli con lo zucchero semolato, lo zucchero di canna e i semi della vaniglia fino a ottenere una massa spumosa.
Aggiungi le farine setacciate con il bicarbonato. Incorpora al composto la frutta secca precedentemente tostata.
Formare sulla leccarda, rivestita di carta forno, dei filoni lunghi quanto la teglia e cuoci a 190°C (forno ventilato) per 15 minuti circa. Trascorso questo tempo, taglia i filoni a fettine diagonali e ripassali in forno a 150°C per altri 15 minuti circa.
Sbuccia le pere e tagliale a fettine sottili. Mettile in una padella con un cucchiaio di acqua e fai cuocere per pochi minuti (devono ammorbidirsi ma rimanere compatte).
Nel frattempo, in un pentolino, sbatti i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungi il vino Recioto e amalgama bene.
Metti il pentolino a bagnomaria e cuoci per pochi minuti, sempre mescolando, e togli dal fuoco appena lo zabaione sarà diventato denso e cremoso.
Disponi le pere in cocottine monoporzione. Versavi sopra lo zabaione, e per finire sbriciola gli amaretti sulla superficie:
Servi caldo.