Favole e Ricette della Buonanotte

Favole e Ricette della Buonanotte (10)

Venerdì, 06 Settembre 2019 10:18

Norwegian Dream

Scritto da

Bagliori violacei e verdi irradiano la lunga notte artica. I riflessi tramutano in acquerello il braccio di mare che s'addentra nella calanca.


Nutro il mio corpo con quella bellezza caleidoscopica. Pochi istanti, quindi estraggo il treppiedi e il mio fedele cannocchiale. Osservo.

Indago il cielo da quando sognai di aver indispettito la luna, perché l'avevo disegnata con occhi, naso e bocca. "Quassù non abbiamo nulla in comune con voi - mi rimprovera - Osservaci meglio".

La striatura iridescente si tuffa nel comignolo di un piccolo rorbu rosso sulla riva del fiordo.

Lascio che la neve custodisca le mie cose per precipitarmi verso il rorbu. Quando mi accovaccio sotto una finestra, la piccola abitazione mi rivolge la parola: lo scoppiettio del camino, il tintinnio delle stoviglie e un gran vociare di pescatori.

Mi affaccio. C'è solo uno spoglio tavolaccio in frassino. Al centro un piatto con bocconcini di merluzzo e salmone immersi in una soffice crema color carota. Sul fuoco del camino, ancora fumante, una pentola d'oro. Colma del suo saporito tesoro.

Spero che la luna mi ritorni presto in sogno. Ho qualcosa da dirle, a pancia piena.

 

Ascolta qui il racconto della buona notte.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

Speaker: Marco Angelico
Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri in Corsia, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari

Venerdì, 06 Settembre 2019 10:15

Grattaceci

Scritto da

L'ultimo mattone. Piano, piaaano. Ecco, perfetto così.

L'ho finito. Il mio primo grattacielo fa orgoglioso il solletico alle nuvole.
Sono un uomo ma piango.
Mi dicevano: "non sei ancora all'altezza".
Mi rimproveravano: "non sai ancora parlare in pubblico".
Mi accusavano: "te la fai ancora sotto?".
Sorrido largo all'ombra della mia prima costruzione arcobaleno. Me lo dicevano già a 3 anni: "Giorgio è un bambino davvero fantasioso": un piano giallo, uno rosso; uno verde. Poi ancora giallo, rosso, verde. Che tristezza certi enormi cubotti bianchi, tanti piccoli blocchi impilati l'uno sull'altro. Palazzoni tristi, innalzati con i pezzi meno nobili solo per soddisfare i capricci del costruttore. O magari dimostrare a "quelle lì" di avercelo più alto.
"Giooorgiooooo! Vieni! L'hamburger di ceci è pronto! Presto, che si fredda".
Eccola. Lei sa sempre come frenare la mia ansia di crescere.
"Arriiivo mamma".
Mi alzo dal pavimento. Guardo dall'alto del mio metro scarso che anche la mamma aveva costruito per me il suo grattacielo colorato fucsia cipolla, arancio-carota e verde rosmarino. Con una leggera spinta riduco il mio grattacielo in mille mattoncini prima che lo veda mio fratello.

Mai sentirsi arrivati al primo grattacielo. Se credessi di avercela già fatta smetterei di guardare il cielo e di fare il solletico ai miei sogni da bambino.

 

 Ascolta qui il racconto della buonanotte.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

Speaker: Marco Angelico

Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri in Corsia, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari

 

 

Venerdì, 06 Settembre 2019 10:07

L'ultimo raviolo

Scritto da

- Vuoi stare fermo?

- No, tu vuoi infilzarmi!
- Dai, voglio solo prenderti...
- Ho detto NO!

Sono piccolino e ciccioso ma so sfuggire agli acuminati rebbi di una dannata forchetta che vuole trafiggere il mio cuore di zucca.

- Voglio solo portarti alle SUE labbra - implora lei

Dal mio letto in ceramica scorgo la donna che brandisce la forchetta appuntita con la solennità di un cavaliere medievale. Ha delle labbra carnose, bellissime. Ho già voglia di assaporarle.

- Se davvero vuole prendermi, puoi chiederle di farlo col cucchiaio?
- Ma nessuno mangia i ravioli con un cucchiaio!
- Senza offesa, cara forchetta, ma i tuoi aculei offendono la mia intimità. Voglio essere integro quando bacerò quella bocca meravigliosa! Lascia al tuo collega cucchiaio il compito di 
raccogliermi senza ferirmi. Tondo come il palmo della mano che mi ha fatto.


- E come lo convinco?
- Ricordagli come dorme accanto alla sua compagna: la sfiora appena per non svegliarla, la bacia con dolcezza... ed è già sazio di lei!

- Va bene - sbuffa - guarda cosa mi tocca fare per portare il pane a casa!

Mi credeva un raviolo remissivo. Illusa! Sono di un'altra pasta io!

 

Ascolta qui il racconto della buonanotte.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

Speaker: Alessandra Campanile e Daniele Lavecchia

Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri in Corsia, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari

 

 

Venerdì, 06 Settembre 2019 10:02

Il rombo volante

Scritto da

Per tutte le lische, quanto è brutto!


Quando Dante il Rombo incespica guercio fra gli scogli apparecchiati sul fondale, per consumare la solita sbobba di fanghiglia e molluschi, tutt'intorno le triglie e gli sgombri si sbranchiano dalle risate.

- Che livrea scialba...
- E che pinna insignificante!

- Muti come pesci ma lingue da vipere di mare! - bofonchia Dante - Qui sono un pesce fuor d'acqua. Mi trasferisco a riva!

A Lido Rivabella intanto è già esplosa l'estate. Sulla battigia il mare accarezza le gambe stese al sole di Samir. Accanto a lui, sacchettini di juta ricolmi di spezie e qualche tappeto. Invenduti.

- Lo compro solo se vola

- Sono Samir, non Aladino! - pensa risentito, proprio mentre… SPLASH! La risacca si impossessa dei sacchetti di curcuma.

- Dove andate? Fermi!!!

Samir si precipita in acqua. Vi infila la mano per salvare il suo tesoro ma SBAM! Il viscido corpo di Dante, ormai a due pinnate dalla riva, urta il suo braccio. I sacchettini si sfaldano, cospargendo il loro prezioso contenuto sulla sgraziata livrea di Dante.

- Dannazione! La mia curcuma!

Dal fondale si innalza un aquilone color arancione, con due grandi occhi e un lunghissimo filo. Con un silenzioso cenno invita Samir ad aggrapparsi.

E in spiaggia, per lo stupore, tutti restano muti. Come pesci.

 

Ascolta qui il racconto della buonanotte.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

Speaker: Alessandra Campanile e Daniele Lavecchia

Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri su misura, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari

 

Venerdì, 06 Settembre 2019 09:52

Sere magiche

Scritto da

GOOOOOOOL!!!

- 10-9!!!

Per un'estate intera ci hanno battuto e strabattuto, deriso e sbeffeggiato ma questa sera siamo a un gol dal nostro riscatto.

In piazzetta c'è il pubblico delle grandi occasioni. 

Rosa, Cettina e Maria a bordo campo assiepano le apri e chiudi rosse. Sulle balconate Nunzia e Lucia vigilano sulle lenzuola umide profumate di Marsiglia. Sulle panchine le gambe lisce di Marica sanno ancora di ciliegie e salsedine.

Palla al centro. Michele “Il Bomber” avanza rabbioso verso la nostra porta. Mi abbatte, vince a sportellate il duello con Angelino ed esplode una sassata delle sue.

Nico si tuffa sul selciato e spizza la palla fuori pericolo. Il risultato è salvo, i suoi calzoncini consunti no.

Contropiede. Angelino dribbla Il Bomber e la Cerase e mi serve il pallone da spingere oltre Gino Manigrosse.

Calcio il cuoio slabbrato con tutta la forza che ho. 

Palo!

Il pallone si impenna. Gino allunga le mani verso la sfera ma un urlo - Giiiiinooooooo - lo paralizza.

- Merluzzo e insalata sono pronti. Sali!

- Mamma ma che...?

Mi avvento sul pallone in scivolata. Mi grattugio il ginocchio ma è Pa-reg-gio!

Nico e Angelino crollano a terra, stremati. Piangono. Michele inveisce in una lingua tutta sua. Un inebriante profumo di ciliegie e salsedine bussa alla porta dei miei festeggiamenti. 

- Tutto bene Nino?

È proprio vero. Pesce e verdura fanno bene al cuore.  

 

Ascolta qui il racconto della buonanotte.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

Speaker: Alessandra Campanile e Marco Angelico

Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri su Misura, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari

Venerdì, 06 Settembre 2019 09:46

I baffi del Re e i Monti di Calendula

Scritto da

Mio nonno aveva l’abitudine di dormire con dei baffi di frolla sul comodino. 

Di solito gli anziani ci mettono la dentiera, sul comodino. Quelli più tecnologici ora ci tengono lo smartphone.

Mio nonno no. Lui era diverso. Dormiva coi krumiri. Diceva che gli portavano sogni belli.

Lui non parlava molto. Era un uomo dalle mani grandi e callose e gli occhi scuri come i cieli africani. “Quelli non inquinati dall’elettricità moderna” mi ha detto una volta. Lì, tra le montagne della Tunisia, il nonno ha combattuto la grande guerra. Lì il nonno ha conosciuto il grande amore della sua vita, Louise. “Una donna scura e immensa come le notti più nere, che mi ha nascosto in casa sua e mi ha insegnato che l’amore è fatto di piccoli gesti quotidiani, come impastare insieme.” Lì, in quella casa tra i monti della Tunisia ricoperti di campi di calendula, è stata concepita la mia mamma, mentre Louise e il nonno preparavano insieme quei famosi biscotti a forma di baffi del re, che avevano ironicamente deciso di colorare di cacao, in onore della terra africana che aveva regalato loro l’amore. 

 

Ascolta qui il racconto della buonanotte.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

Speaker: Marco Angelico

Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri su Misura, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari

Venerdì, 06 Settembre 2019 09:41

La zucca a rotelle e le stelle di rosmarino

Scritto da

-       Mamma, ma perché cenerentola ha scelto proprio la zucca per tornare a casa?

-       Perché era un dono della terra, dolce e nutriente.

-       Ma non sarebbe stata più comoda in una anguria?

-       Forse sì, ma poi non avrebbe incontrato il principe dei suoi sogni.

-       E perché no?

-       Perché la zucca ed i suoi semi aiutano a sognare, ed è lì che Cenerentola e il principe si sono incontrati per la prima volta.

-       In una carrozza di zucca?

-       Proprio così!

-       E poi?

-       E poi, il Principe non sapeva che l’avrebbe incontrata, la ragazza della sua vita. Allora poiché non aveva comprato nemmeno un regalo, scese un attimo dalla carrozza di zucca e raccolse un ciuffetto di profumatissimo rosmarino in fiore, adornandole il capo con bellissime corone di rosmarino lilla e verdi.

-       Fiori che si mangiano?

-       Sì, bambina mia. Fiorellini piccoli e profumati come te, stelline nel firmamento della nostra terra. Ogni volta che ne mangerai uno, ricordati di esprimere un desiderio.

-       Così magari un giorno anche io conoscerò il mio principe violetto!

 

Ascolta qui il racconto della buonanotte.

 

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

Speaker: Alessandra Campanile

Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri su Misura, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari

 

Venerdì, 06 Settembre 2019 09:33

Tuberi all'arrembaggio!

Scritto da

C’era millemila onde fa un ufficiale greco di nome Amaraco, così gentile e raffinato che il re decise di affidargli la custodia del palazzo degli odori: una reggia grandissima in cristallo dove venivano conservate tutte le spezie più profumate provenienti dal mondo.  La reggia si affacciava sul mare di Cipro, dove ogni giorno Amaraco ammirava il sole fare il bagno. Un giorno all’orizzonte spunta una barca che Amaraco non aveva mai visto, con la scocca un po’ tuberosa e gli interni fatti di polpa bianca. Al suo comando c’era Maya, la principessa/piratessa delle due Americhe, giunta a Cipro per rubare l’essenza profumata della reggia di cristallo. E più la principessa si avvicinava, con uno strano copricapo bitorzoluto che odorava di carciofo, più Amaraco restava impietrito da tanta bellezza.

“Stai indietro! Non ho mai lottato contro una donna!”

Maya continuava a navigare verso la reggia, togliendosi il topinambur bitorzoluto in segno di amicizia.

“Sono una piratessa buona! Vengo a conoscere il tuo mondo profumato per portarlo nelle mie Americhe.”

Ma Amaraco non capiva la sua lingua e così le ha scagliato contro la prima ampolla che aveva sotto mano, che ha fatto in mille pezzi il copricapo di Maya, facendo nascere inconsapevolmente, il primo matrimonio intercontinentale tra l’africana Maggiorana e gli americani Topinambur e Patata.

Fu così che un incidente di percorso si trasformò in un matrimonio felice tra mondi lontani.

E navigarono tutti, saporiti e contenti.

 

Ascolta qui il racconto della buonanotte.

 

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

Speaker: Alessandra Campanile e Daniele Lavecchia

Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri su Misura, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari

 

Venerdì, 06 Settembre 2019 09:27

Sogno o son pesto?

Scritto da

-       Resto!

-       Fai presto

-       No, resto!

-       Passami il basilico per il pesto.

-       Devi ancora pagare i semi di zucca e darmi il resto!

-       E io che pensavo ti fossi innamorata del droghiere!

 

È sempre così. Ogni volta che facciamo la spesa insieme. Un frullato di odori ed emozioni. Lui adora i barattolini in vetro con i semi e i legumi, io mi perdo col naso tra le aromatiche, accarezzo le foglie, le strofino tra le mani per sentire gli odori ancora più forte, ancora più forte, e tornare a sognare come quando ero bambina e mi tuffavo tra i cespugli di basilico per dormire fresca e indisturbata.

Mi lancia addosso un pugno di semi di zucca e mi sento cenerentola all’uscita dalla chiesa, coi sacchetti della spesa, tanta fame e ancora nessuna idea di cosa mangiare stasera. Poi mi prende per mano, mi dà un bacio sulla nuca e mi regala un mazzolino di fiori di malva per farsi perdonare: “Stasera il pesto lo preparo io!”

 

Impossibile non sciogliermi in un sorriso!

 

 Ascolta qui il racconto della buonanotte.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

Speaker: Alessandra Campanile e Marco Angelico

Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri su Misura, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari

Venerdì, 06 Settembre 2019 09:01

La sposa diverZa

Scritto da

Quando ero bambina mi piaceva starmene accoccolata davanti al camino ad ascoltare i racconti d’infanzia della nonna, quando non esistevano gli smartphone, la playstation, internet e nemmeno le barbie.

“Giocavamo con quello che avevamo: i pochi avanzi in cucina, le foglie cadute dagli alberi, i coriandoli di stoffa dai vestiti cuciti a mano” racconta Nonna Lisa.

E così, mentre papà è intento a sbucciare le verdure per la cena, ne rubo una manciata dal tavolo della cucina e corro a nascondermi in cameretta, inseguita dal nonno complice, che comincia a cantare una marcetta nuziale.

In un batter d’occhio la tenda diventa il mio velo, le foglie di verza il suo papillon, il cavolo nero, gli spinaci e le bietole il mio verde bouquet, tempestato di fiorellini fatti di fave, piselli e cubetti di zucca. E mentre procediamo a testa alta e fiera verso l’altare apparecchiato della cucina, inciampo nella cassetta di patate e... SPLASH! Il mio bouquet va a tuffarsi nella zuppa pronta a tavola, danzando allegramente tra la polenta giallo-sole ed una costellazione di fave e piselli galleggianti.

 

Ascolta qui il racconto della buonanotte.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

Speaker: Alessandra Campanile 

Ricavato devoluto in beneficenza all'Associazione Libri su Misura, per supportare i piccoli pazienti dell'Oncologico di Bari