Ricette

Ricette

Preriscaldate il forno a 200°C. Riempite una pentola con acqua fredda, aggiungete una presa di sale grosso, versate i ceci secchi e cuocete per un ora e mezza o due o finché i ceci non saranno morbidi (io ho smesso di mettere i ceci in ammollo la sera prima e cuocerli senza sale ma se voi preferite fare così va benissimo!). Se non usate i ceci secchi, aprite una scatola di ceci, scolateli e sciacquateli sotto acqua corrente fredda.
Sciacquate la zucca e tagliatela a cubetti della grandezza di una noce circa. Se la buccia della zucca fosse impossibile da rimuovere in sicurezza (per le vostre dita!), lavatela bene e tagliate la zucca a pezzettoni lasciando la buccia (quando sarà cotta si toglierà con estrema facilità).

Raccogliete la zucca a quadrotti in una teglia, cospargetela con un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva e mescolate bene in modo che i pezzi siano ben coperti di olio. Ora aggiungete una presa di sale grosso, le spezie e le erbe secche e mescolate di nuovo. Infornate a 200°C per 30-40 minuti o finché la zucca non sarà cotta. Se volete eliminare del tutto l'olio in questa fase potete cuocere la zucca al vapore e appena cotta la trasferite in una ciotola dove ci saranno spezie, erbe e sale e mescolate in modo che le spezie vengano assorbite con il calore che la verdura ha ancora dopo la cottura.

Mentre la zucca cuoce, preparate la polenta taragna come per istruzioni sul pacchetto. La polenta taragna originale dovrebbe essere fatta con il latte o con metà latte e metà acqua quindi potete usare il latte di soia ma io ho scelto di usare solo l'acqua. Io personalmente faccio bollire l'acqua, aggiungo una presa di sale grosso e un cucchiaio di olio evo e poi aggiungo la farina a pioggia mischiando con una frusta continuamente. Se la vostra polenta è quella classica, continuate a girare di tanto in tanto la polenta aggiungendo altra acqua in modo tale che la consistenza sia cremosa. Assaggiatela dopo 25-30 minuti per sentire se è cotta, non dovreste andare oltre i 40 minui in ogni caso. Se non volete stare 30-40 minuti a girare la polenta potete trovare in commercio in negozi bio la polenta taragna precotta che è pronta in 5 minuti: ne ho già provate un paio e le ho trovate molto buone.

Quando la polenta è quasi pronta prendete uno stampo da forno con bordi, bagnatelo con acqua fredda, versateci dentro la polenta calda e livellatela. Lasciate raffreddare completamente: quando si sarà rassodata potrete preparare i crostini.

Frullate la zucca ancora calda e i ceci aggiungendo un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva e se necessario un cucchiaio di acqua (quella di cottura dei ceci oppure quella della cottura a vapore o acqua del rubinetto) finché l'hummous non raggiungerà la densità da voi desiderata.

Ora coppate la polenta con un tagliabiscotti della forma che preferite, siate creativi o tradizionali o semplicemente usate quello che avete, anche un bicchiere di vetro va benissimo! Se volete dare un sapore extra alla vostra polenta, ripassate i crostini in padella con un filo d'olio evo, verranno extra croccanti.

E ora assemblate: versate sul crostino una cucchiaiata di hummous e decorate con una spruzzata di spezie che preferite oppure con del coriandolo fresco tritato. Da servire a temperatura ambiente o leggermente intiepidito.

COLONNA SONORA
: The Piano Guys

PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA:

Ho scelto questa ricetta in onore delle mie 'radici' italiane e britanniche in quanto ho sempre amato la polenta in ogni stagione e a Londra ho scoperto l'hummous per la prima volta e ho riscoperto la zucca, le spezie e le erbe aromatiche. Purtroppo le mie esperienze culinarie con la zucca in Italia erano state sempre deludenti ed è stato per me una sorpresa scoprire invece come questo ortaggio sia delizioso in piatti sia dolci sia salati. Inoltre a casa mia ormai ci sono sempre ceci per un hummous d'emergenza, un piatto ormai entrato a far parte del mio bagaglio culinario da quando l'ho assaggiato per la prima volta quando vivevo a Londra più di 10 anni fa, una storia d'amore che va a gonfie vele ancora adesso!

Questa ricetta è stata creata guardando cosa avevo in frigo e in dispensa per poter creare un piatto sfizioso che potesse essere apprezzato da più persone con mancinità varie. Questa ricetta infatti accontenta vegani e vegetariani ma anche chi non mangia glutine, latticini e suoi derivati per allergia, intolleranza o semplicemente per scelta. La scelta della polenta per i crostini è stata fatta proprio per ovviare al problema glutine perché questa crema poteva essere semplicemente servita su fette di pane, focaccia o crackers. Inoltre ho scelto di dare alla polenta taragna un posto da protagonista in quanto non è molto conosciuta ma è deliziosa e merita di essere apprezzata molto di più, e trovo che i puntini neri del grano saraceno mischiati alla farina tradizionale diano un tocco in più alla polenta classica, soddisfando sia il palato sia l'occhio.
 

Metti ad ammollare per circa 15 minuti l'uvetta in una ciotola con acqua molto calda. Fai bollire il riso basmati in acqua salata per circa 10 minuti, quindi scolalo bene.
In una padella (tipo "saltapasta") metti un filo di olio di arachidi, mezza cipolla bianca tagliata in piccoli dadini e un pizzico di peperoncino secco. Fai saltare brevemente su fiamma vivace, quindi aggiungi l'uva passa ammollata, un pizzico abbondante di cannella e mezzo cucchiaino di curry. Amalgama rapidamente e aggiungi il riso ben scolato.
Fai saltare il riso sempre a fiamma vivace, muovendo continuamente sino a quando non diventi piuttosto asciutto e ben sgranato.

Taglia tutte le verdure e le mele in pezzi piuttosto piccoli, di grandezza omogenea. Metti tutti gli ingredienti in una teglia non troppo grande, aggiungi i pinoli, condisci con un filo di olio e metti nel forno a 200°C. Lascia cuocere per circa mezzora, mescolando due o tre volte. Aggiungi quindi il curry, aggiusta di sale, mescola e rimetti in forno per altri 5 minuti.

Fai leggermente intiepidire sia il riso che la caponatina al forno. Con l'aiuto di un coppapasta (oppure riempiendo di riso una coppetta e capovolgendola: il risultato è piu sicuro!), crea in un piatto i tortini di riso e accompagna con la caponata leggera al curry.

COLONNA SONORA
Les Négresses Vertes, "C'est pas la mer à boire"
Radiodervish, "Centro del mundo"

PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA?

Che domanda! Perché è buona e perché mi viene bene! E poi, soprattutto, perché è mia, non l'ho copiata o rubata dal web o da una rivista. Considerando che non sono un cuoco professionista, è una rarità. Non sono un cuoco "vero", e non ho per mia fortuna la presunzione e l'ego che ci vogliono per "creare" in cucina, da dilettanti.

Però, a volte mi succede che partendo da piatti noti, usando le poche tecniche che conosco e un po' di conoscenza degli ingredienti, cambiando, spostando, togliendo più che aggiungendo, alla fine vengano fuori piatti talmente lontani da quelli da cui ero partito da poterli sentire davvero miei, spesso non senza un certo orgoglio. E questo è uno di quelli.

Cosa ho combinato allora per arrivare a questo piatto?
Partiamo dalla caponata. E' "leggera", soprattutto perché cotta al forno, invece che facendo soffriggere le verdure in olio. Prima variazione.
Poi c'è la mela. Non c'è la mela nella caponata. Qui si, ce l'ho messa io, e ci sta da Dio: dà dolcezza e freschezza. Seconda variazione.
E poi ci ho messo il curry. Terza variazione. Diciamocelo una volta per tutte, questo non è altro che un semplice piatto di riso e verdura. Poi arrivano il curry (e la cannella, nel riso) che ti sussurrano "etnico" in un orecchio, senza un preciso perché. Curry uguale etnico, così è, così lo percepiamo e non si sbaglia.
Alla fine, variazione dopo variazione, chiamarla caponata è forse un po' fuori luogo. Ma sono partito da lì...e poi rende l'idea!

Sabato, 04 Aprile 2015 01:55

ORTO

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Prepara il brodo vegetale. Metti il sedano, le carote e le foglie di alloro nell'acqua. Fai bollire per un'ora, schiumando di tanto in tanto. Prepara quindi il "burro al cipollotto". Taglia i cipollotti e mettilo a cuocere con il vino. Quando vedi che il vino si è un po' ristretto, aggiungi il burro. Frulla e setaccia. 
Taglia le verdurine a tocchetti piccoli. Taglia anche la zucca e falla cuocere con 1 cucchiaio di olio.Quando è morbida, frullala e setacciala. Prepara la mousse di formaggio di capra. Ammorbisci il formaggio con il latte, aggiungi la panna montata e mescolare lentamente. 

Cuoci la pasta come fosse un risotto con del brodo vegetale: mettila, cioè, direttamente in un padella e aggiungi il brodo vegetale mano a mano. A circa metà cottura aggiungi le verdurine tagliate a tocchetti. A fine cottura aggiungi il burro al cipollotto.

Impiatta, aggiungendo la mousse al formaggio di capra e la zucca.

COLONNA SONORA
Christian Fennesz - Ropa

PERCHE'HO SCELTO QUESTA RICETTA

Da bambina mangiavo spesso la pastina con il formaggino e mi piaceva un sacco. Ho voluto ricreare un piatto che mi ricordasse quel sapore adattandolo alle verdure di stagione. Al posto del formaggino ho usato una mousse di capra che dona la piatto una cremosità leggera e delicata.

Venerdì, 03 Aprile 2015 22:07

KOFTE DI LENTICCHIE ROSSE

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Selezionare e sciacquare le lenticchie rosse decorticate.   In una pentola di medie dimensioni mettere un filo d'olio evo, a fuoco basso. A olio caldo, versare le lenticchie rosse e farle tostare nell'olio per qualche minuto. Aggiungere nell'ordine acqua sale e cumino mescolando con un cucchiaio di legno. Lasciar cuocere le lenticchie fino all'assorbimento dell'acqua, mescolando di tanto in tanto (15-20 min).


A fine cottura aggiungere il bulgur, amalgamandolo con le lenticchie, spegnere il fuoco e coprire con un coperchio. Lasciar riposare per 25 minuti. Si otterrà cosi una purea densa e compatta.

Dopo aver pulito aglio sedano e cipolla tritarli fini.
In una padella riscaldare 2 cucchiai di olio evo e lasciar rosolare il trito di cipolla, aglio e sedano, speziare con pepe nero e cumino  aggiungendo la conserva di pomodoro. Girare e far amalgamare per pochi minuti, spegnere il fuoco.
Tritare le foglie di prezzemolo e mentuccia dopo averle opportunamente lavate e scelte.

Unire in una ciotola il composto ottenuto in padella alla purea di lenticchie e bulgur, aggiungendo il peperoncino piccante e il succo di mezzo limone.
Sistemare su un piatto da portata le foglie di insalata verde (possibilmente intere). Una volta che il composto diventa tiepido, lavorarlo con le mani fino ad ottenere un impasto soffice ma compatto. Assaggiare di tanto in tanto e correggere i condimenti per bilanciare la ricetta tra l'amaro del limone e il piccante.

Per preparare le köfte, posizionare sul palmo della mano aperta una quantità di impasto (35-40 g a seconda della mano!) e chiudere la mano a pugno.
Adagiare i/le köfte sul letto di lattuga e servire con spicchi di limone a corredo della portata.
Si gusta con qualche goccia di limone e di aceto balsamico di melograno, arrotolando la köfte nell'insalata.
 

COLONNA SONORA: "YA EVDE YOKSAN" Colonna sonora del film "Neredesin Firuze" https://www.youtube.com/watch?v=vnKjvX9BujY

PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA:


Le köfte di lenticchie rosse sono un piatto tipico della cucina casalinga turca. E questa è la mia personale versione.

Di Istanbul mi manca tutto: i miei amici, i miei posti, le strade e gli scorci.
La nostalgia canaglia si rifugia tra le piccole abitudini di ogni giorno molto stile Proust/madeleine. Potrei scrivere forse anch'io un'opera in sette tomi per raccontare e rimembrare ogni mancanza, ma non lo farò (almeno per il momento).
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Cucinare è un po' sublimare le assenze:
ripercorrere le ritualità di una ricetta,
reimmergersi negli odori (l'aroma del pilav caldo)
assaggiare e fare mente locale a quel sapore specifico
aiuta a combattere la nostalja di un tempo che è passato (e non sai se ritornerà).

La cucina casalinga turca si misura in bicchieri (d'acqua, di tè çay, e in dita di bicchiere) in cucchiai (da zuppa, da tè), in tazze.
A primo acchito potrebbe sembrare un modo grossolano di misurare, comparato con il sistema di misurazione in grammi stradiffuso in Europa.

Nel sistema bicchieri-cucchiai si considera il volume, nel sistema grammi si misura il peso degli ingredienti.
Un bicchiere pieno di lenticchie rosse peserà diversamente da un bicchiere di acqua.
Iniziare a ragionare per rapporti, svincola pure da considerazioni legate all'ideale del bicchiere/cucchiaio standard: che importa se un bicchiere d'acqua è 200 ml, 170 o 230 ml?
Ognuno nella propria dispensa ha bicchieri e cucchiai diversi per forma e capacità, ecc.
Non si tratta semplicemente di attenersi ad una regola, occorre definire le unità di misura tra gli elementi a disposizione.

In questo trovo che misurare gli ingredienti per bicchieri e cucchiai sia un metodo molto più democratico e accessibile a tutti.
Non occorrono bilance e bicchieri graduati, solo cucchiai e bicchieri.
Chiunque con questa dotazione minima può cimentarsi ai fornelli.
Grandioso, no?
 

Venerdì, 03 Aprile 2015 17:01

TORTA PARADISIACA AL RADICCHIO

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Fai sciogliere lo zucchero e il lievito nell'acqua tiepida mescolando con cura. Nel robot da cucina o nella spianatoia impasta la farina col sale, le erbe essiccate e l'olio. Unisci poi l'acqua tiepida e crea una palla liscia. Metti l'impasto a lievitare per mezz'ora in un luogo tiepido (magari dentro il forno con la lucetta accesa) sistemandolo in una ciotola coperta con un canovaccio.

Nel frattempo lava e taglia le verdure a dadini e striscioline tenendo da parte almeno 7-8 foglie di radicchio rosso di Treviso. Metti le verdure tagliate in una padella, unisci mezzo bicchiere d'acqua, il dato vegetale e lascia stufare finché tutta l'acqua non si sarà assorbita (ci vorranno almeno 20 minuti).
Spegni il fuoco, unisci la panna vegetale, la noce moscata e amalgama il tutto.

Accendi il forno a 200°. Scotta brevemente le foglie di radicchio rimaste in una padella con un filo d'olio. Riprendi l'impasto, che a questo punto sarà aumentato di volume. Ponilo fra due fogli di carta da forno e con un mattarello tiralo in base alla forma e alla grandezza della tua tortiera. Lo spessore, in ogni caso, non deve superare il mezzo centimetro.

Rivesti la tortiera con la sfoglia di pasta, livellando e ripiegano leggermente i bordi. Bucherella la superficie e versavi il ripieno. Decora con le foglie di radicchio scottate disposte a raggiera.

Informa per 30 minuti abbassando la temperatura del forno a 180°. I bordi alla fine dovranno essere belli dorati.
A cottura ultimata sforna la torta e aspetta 5 minuti prima di sformarla o tagliarla perché sarà incandescente!

COLONNA SONORA: ABSOLUTE 80S
It's Raining Men (Weather Girls)
What a Feeling + Maniac (dal film Flashdance)
I need a Hero (Bonnie Tyler) 
I Want to Break Free (Queen)

PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA
In origine questa torta salata doveva avere un titolo meno altisonante ed essere la classica ricetta svuota-frigo: in realtà il risultato ha sorpreso tutti! Vivo fuori casa da quando avevo 19 anni e nel corso degli anni ho cambiato un'infinità di case, coinquiline e cucine e in tutto ciò non ho mai perso 1 chilo neanche mettendomi d'impegno.

Nonostante questo, ogni volta che torno a casa dai miei genitori e per qualche ragione mia mamma non può prepararmi da mangiare entra in uno stato di panico.
Mia mamma teme che muoia di fame! E pur col frigo pieno (pieno come lo vede uno studente universitario) si sente in colpa per non potermi allestire un pasto decente. Decisa a tranquillizzarla una volta per tutte ho raccolto tutto quello che trovavo in casa per farcire la mia torta salata. Non avendo a disposizione una pasta sfoglia già pronta e volendo un fondo più spesso e croccante ho inventato una base semi-lievitata con l'aggiunta di erbe aromatiche.

La stagione era quella del radicchio e non potevo rinunciare ad un po' di spezie. Il risultato è andato al di là di qualsiasi immaginazione e questa torta salata diventerà sicuramente un altro classico da mettere nel mio personale curriculum gastronomico.

Taglia il petto di pollo a listarelle (circa ½ centimetro di spessore per 3 centimetri di lunghezza) e lascialo marinare per una notte (o almeno per 4 ore) in una miscela di salsa di soia, aceto di mele, succo di un limone, lo spicchio d'aglio spremuto (dopo aver tolto l'anima), la radice di zenzero grattugiata e un po' di pepe macinato.

Scola i bocconcini di pollo e infarinali nella maizena. In una padella antiaderente cucina il pollo in abbondante olio. Quando i bocconcini saranno ben dorati, scolali su carta assorbente perché perdano l'eccesso di olio.

Servi con un'insalata - condita con olio, sale e aceto balsamico - di finocchi tagliati finemente e arance spelate a vivo e tagliate anch'esse finemente.

PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA:
Questa ricetta mi è particolarmente cara per la sua storia e la sua lunga gestazione. Si è evoluta in una quarantina d'anni: mia madre l'ha assaggiato da un'amica e l'ha riprodotta, modificandola via via. Anch'io ho aggiunto qualche variante, rendendola quella che oggi propongo ai miei ospiti. Il sapore di questo piatto, realizzato con ingredienti semplici e alla portata di tutte le tasche, è molto delicato, a dispetto del gusto forte di tutti gli ingredienti in gioco.
 

Venerdì, 03 Aprile 2015 13:18

PANCOTTO DI NONNO MICHELE

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Lavare le foglie ammisch in acqua leggermente tiepida. Lavare e tagliare a cubi le patate.

Mettere sul fuoco una casseruola d'acqua. Una volta raggiunto il bollore, aggiungere le verdure, l'aglio schiacciato, la cipolla precedentemente tagliata, i pomodorini tagliati in quattro e le foglie d'alloro. Regolare di sale e pepe.

Quando la verdura sarà cotta, aggiungere le patate e, infine, le fette di pane tagliate a cubi.
Scolare e servire il tutto con abbondante olio e peperocino (a piacimento).
 

COLONNA SONORA: Eri piccola così di Fred Buscaglione
PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA
:
Perché è facilissima e buonissima, eppure pochi la sanno cucinare davvero! E' una ricetta povera, sana e della tradizione, è ricca di cultura della terra.

 

In una ciotola mescola gli ingredienti secchi: zucchero, farine, cacao, lievito. A parte unisci i liquidi e versali sugli altri ingredienti mescolando con una frusta, se necessario aggiungi altra acqua o latte.

Versa il composto sulla placca del forno coperta di carta forno e livella bene. Inforna in forno caldo a 175° per circa 20 minuti. Controlla la cottura, quindi togli la torta dal forno e lasciala raffreddare. Una volta fredda, con un cerchio per torte di 24 cm. di diametro coppa la base. Quindi dividi a metà il cerchio di torta per creare due strati.

Prepara la crema mescolando in un pentolino tutti gli ingredienti insieme, porre su fuoco medio e lascia cuocere finchè non si addensa, mescolando continuamente. Lasciala raffreddare coperta con la pellicola alimentare a contatto.
Una volta fredda anche la crema, montala con le fruste elettriche aggiungendo lo sciroppo di caramello e qualche lampone, che si romperà nella crema.

Poni una delle basi della torta su un piatto di portata, farcisci con la crema e decora con i lamponi, chiudi con l'altro disco di torta. Prepara la glassa scaldando il latte e versandolo sul cioccolato tagliato a scaglie. Mescola finchè il cioccolato sarà completamente fuso, quindi versa sulla torta e lascia raffreddare.

 

Venerdì, 03 Aprile 2015 12:55

Crostatine del buonumore #zerospreco

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Per la frolla, in una ciotola miscela le due farine (è preferibile preparare la farina di mandorle al momento per mantenerne il sapore inalterato) e lo zucchero. Aggiungi quindi l'olio e amalgamat bene gli ingredienti con un cucchiaio in modo da impregnarne uniformemente il miscuglio secco. Aggiungi quindi il sale, il bicarbonato, la buccia di limone e mescola. Versa i liquidi e procedi impastando il tutto.

Trasferisci l'impasto omogeneo ottenuto in un sacchetto per alimenti, richiudilo e riponilo in frigorifero per almeno un'ora (per dimezzare i tempi eventualmente in frezeer; puoi preparare anche la sera prima le basi delle crostatine avendo cura di riporle in un contenitore chiuso).

Prepara intanto la crema. Scalda il latte di soia in un pentolino e lascialo bollire per 3-4 minuti. Aggiungi quindi lo zucchero e il cioccolato spezzettato mescolando subito con una frusta. Tenendo il fuoco al minimo, continua a mescolare finchè tutti i pezzi di cioccolato non si saranno sciolti, quindi spegni e lascia raffreddare coprendola parzialmente con un coperchio.

Fai riscaldare il forno a 200°. Olea ed infarina gli stampi, ricava cinque pezzi di impasto uguali e stendili direttamente negli stampini con le mani in modo uniforme. Fora il fondo e i bordi con una forchetta, rivesti con dei pezzi di carta da forno ogni crostatina e riempile con le apposite biglie di ceramica o con dei ceci secchi.

Inforna e lascia cuocere per 15 minuti; togli la copertura e lascia cuocere per altri 10 minuti. Togli dal forno e lascia raffreddare negli stampi. Una volta fredde, estrai le crostatine dagli stampi e riempile con la crema al cioccolato ormai fredda, quindi le fragole lavate, asciugate e tagliate a fettine.

Buon dolce!!
 

COLONNA SONORA: "Mica Van Gogh", Caparezza

PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA:
Questa ricetta nasce dopo una giornata di studio "nero", una di quelle giornate in cui chi fa il mio stesso percorso prima o poi si imbatte: " non ce la farò mai, ma chi me l'ha fatto fare?!"!
Avevo voglia di riuscire in una "impresa" della quale potessi verificare subito l'esito! E così, avendo in casa delle rosse fragole profumate e del cioccolato, coppia perfetta da sempre, ho pensato subito di portare un po' di primavera nel piatto con una crostata "integralmente vegana"!
Dopo qualche proporzione, qualche calcolo aritmetico e qualche accorgimento chimico, la mia frolla era in frigo, quindi in forno!

La casa inebriata dal profumo magico che mi ha fatto molto ben sperare nella riuscita! Farcita con la crema al cioccolato budinosa ed infine le fragole. Il tutto a ritmo di musica, la canzone di Caparezza che oltre a dare la carica con un verso lancia un monito sull'alimentazione.
Van Gogh "mangiava tubi di colore ed altre cose assurde, probabilmente meno tossiche" dei cheeseburger di oggi! Ed è così che la mia giornata "nera" è subito diventata colorata e dolcemente mancina!

Le crostatine sono totalmente vegane, piacevolmente friabili senza uova o latticini, né polveri raffinate: tutto integralmente vegano!
Il giorno dopo ne stavo preparando delle altre, non perché fosse di nuovo una giornata "nera" ma semplicemente perché le prime si erano già volatilizzate!
 

Venerdì, 03 Aprile 2015 12:40

FAGOTTINI DI VERZA CON LENTICCHIE E FUNGHI

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Metti a cuocere le lenticchie, dopo averle lavate, in una pentola con cipolla, sedano e carota tritati e tre foglie di alloro. Sala, copri con abbondante acqua e cuoci per circa 30 minuti a fuoco dolce.
In una padella cuoci i funghi affettati con 2 cucchiai d'olio e due spicchi di aglio, salali all'ultimo e aggiungi pepe macinato.
Tolto l'aglio, aggiungi il pomodoro pelato dopo aver ricavato un po' di spazio nella padella, spostando i funghi.

Dopo aver fatto insaporire il pomodoro per qualche minuto mescolalo con i funghi e lascia cuocere per qualche minuto ancora. Spento il fuoco, unisci ai funghi il parmigiano grattugiato, il pangrattato e le lenticchie, amalgamando bene il tutto.

Sbollenta nel frattempo le foglie di verza per pochi minuti. Deposita un bella porzione di lenticchie e funghi all'estremità della foglia di verza e arrotola, ripiegando i lembi laterali verso l'interno, racchiudendo la farcitura.

Sistema i fagottini così ottenuti in una pirofila unta d'olio e versa due mestoli di brodo vegetale. Ricopri con carta stagnola e infornare a 200° C per 20 minuti circa.

PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA
Tendiamo a consumare troppi cibi di origine animale e cerco sempre di usare legumi e verdure in preparazioni che possano sostituire la carne senza rinunciare al gusto. 
I fagottini di verza con lenticchie e funghi sono una ricetta vegetariana, appetitosa e attraente anche per chi non mangia volentieri pietanze a base di verdure e legumi. Il ripieno di lenticchie e funghi, per consistenza e aspetto ricorda la carne macinata e soddisfa anche chi preferisce la carne.
I fagottini di verza con lenticchie e funghi sono adatti sia come piatto unico che come secondo piatto.
 

Giovedì, 02 Aprile 2015 17:47

CARBONARA VEGANA

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Pela e lava le carote; tagliale a dadini e lasciale soffriggere insieme a due cucchiai di olio extravergine di oliva e lo scalogno tagliato finemente.
Dopo qualche minuto aggiungi circa tre bicchieri di acqua e il sale, copri e lascia cuocere a fiamma medio-bassa per una ventina di minuti. Trascorso questo tempo, unisci il latte di soia e qualche foglia di salvia e fai cuocere - facendo attenzione che rimanga sempre un po' di liquido - per altri 15-20 minuti.

Togli dal fuoco le carote e passale al mixer, oppure con un frullatore a immersione, fino a quando non otterrai una crema omogenea.
A parte, intanto, lessa la pasta in acqua salata, tieni da parte qualche mestolo dell'acqua di cottura e lascia amalgamare la pasta alla crema di carote, aggiusta di pepe e porta in tavola decorando con qualche foglia di salvia e cubetti di carota.

Curiosità
Di solito il formato di pasta che viene utilizzato per la Carbonara è gli spaghetti, ma in molti ristoranti della Capitale vengono serviti anche rigatoni, tortiglioni o mezze maniche.
Questa Carbonara Vegana ha la cremosità della vera Carbonara ma è totalmente senza grassi animali.
Grazie all'apporto delle carote, saremo anche pronti per l'abbronzatura, visto che ci avviciniamo all'estate.

Martedì, 31 Marzo 2015 17:25

MINI MUFFIN AI FRUTTI ROSSI

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In un pentolino scalda il latte, immergi una bustina di infuso ai frutti rossi e lasciala riposare per 15 minuti; aggiungi quindi la polpa e i semini di mezza bacca di vaniglia.

In una ciotola versa farina, zucchero e mescola. Aggiungi i tuorli dopo averli separati dagli albumi. Monta quest'ultimi e dopo aver aggiunto all'impasto il latte aromatizzato incorpora gli albumi a neve.

Mescola per bene e versa l'impasto nei pirottini, riempiendone ognuno per più della metà (in altezza).

Porta il forno a 180°, in modalità "ventilato", e inforna. Una volta dorati (max 7 min.), spegni il forno e lasciali assestare. Quindi sfornali e dopo averli fatti freddare decorali come più ti piace!