Mi chiamo Giulia e sono nata a Milano nel 1989 da una famiglia di origine milanese. Dopo il diploma, ho sentito il bisogno di lasciare l'anonimia della città, per vivere in una realtà più piccola e diversa da quella in cui ero cresciuta senza mai sentirmene parte.

Così mi sono trasferita prima a Siena a studiare Antropologia, poi in Cilento. È in questa terra che si é risvegliata in me un'appartenenza atavica, un legame non di sangue, un incontro imprevisto con un territorio che è diventato subito il mio.

Ora vivo tra Milano, dove faccio uno stage a La Cucina Italiana, e il Cilento, dove coltivo zafferano, nella profonda convinzione che un ritorno alla terra da parte dei giovani possa essere una via sostenibile e alternativa alla crisi. Parallelamente collaboro con alcune testate quali Vanity Fair, Style, Agrodolce, Scatti di Gusto, La Cucina Italiana, Food Confidential e L'Espresso, ma credendo profondamente nel mio progetto. Cento Volte Mezzogiorno nasce per riscoprire tutta quell'infinità di paesi che costituiscono il fortissimo tessuto sociale intrecciato intorno alle grandi città. Sull'onda di questo ragionamento che guarda a tutto ciò che viene sempre costruito e identificato in relazione ad altro, Cento volte mezzogiorno è diventato il racconto di tutte le volte in cui un qualche mezzogiorno accade, sempre in provincia di qualcos'altro, nella costante sensazione che altrove sia comunque meglio.