Parigi, la città della Tour Eiffel che sbrilluccica di sera, delle soffici crêpes che fanno impennare la glicemia, del superbo Louvre e dei jardins sparsi un po' ovunque; Parigi: la citta dei croissant, delle baguette sotto all'ascella, delle sexy giarrettiere del Moulin Rouge, dei bagni senza bidet e di rue de l'Alboni (la via che ospita l'appartamento di Ultimo Tango a Parigi!).
Ogni volta che percorro le vie del centro, gira e rigira, penso sempre alla stessa cosa: cavoli, che città bellissima! Vivo nel quindicesimo arrondissement insieme al mio ragazzo magro e al nostro gatto ciccione: insieme, nel nostro monolocale adorno di gerani rossi, formiamo una squadra mancina - quasi - perfetta (dico "quasi"per via del micio che, sì, mangia bio…però è onnivoro).
Proprio a questo proposito, voglio darvi una rassicurazione: essere mancini a Parigi è un'impresa possibile. Passeggiando per i quartieri della capitale, infatti, non è per nulla raro imbattersi in ristoranti vegetariani e vegani, in catene che propongono prodotti certificati, in eventi che educano i cittadini alla sostenibilità e in mercati con prodotti locali.
Uno di questi è il mercato biologico di Raspail, situato nell'omonimo boulevard della rive gauche, che ha luogo ogni domenica mattina. Le bancarelle dei commercianti propongono frutta e verdura certificata, formaggi e marmellate di propria produzione, legumi, cereali, saponi, rimedi naturali contro i malanni di stagione…e perfino sciarpe e bijoux!
Qualcuno espone magnifici dolci e biscotti fatti a mano, così come un numero indefinito di varietà di miele, di farine integrali e di libri sull'alimentazione naturale e sulla tutela dell'ambiente.
Insomma, un paradiso mancino poco distante dalla Tour Montparnasse!
Voci di corridoio, oltretutto, dicono che non sia così difficile incrociare qualche vip intento a fare acquisti…si sa mai che vediate "Carlà" alla bancarella dei bijoux!