Era il tempo del liceo, tempo di fare nuove amicizie, perché le altre avevano preso strade diverse. Era anche l'età dell'adolescenza, quella in cui si fanno nuove scoperte, sempre scontrandosi con la voglia di controllo dei miei genitori. L'unico modo per poter parlare e studiare con le nuove compagne di classe era invitarle a casa. E lì nessuno aveva da obiettare. I pomeriggi sconfinavano nelle notti prima delle interrogazioni e le ore passavano ripetendo a turno pagine e pagine di chimica, italiano e matematica. Rimandavamo la pausa quanto più possibile, per poter finire presto. E si faceva merenda o cena velocemente, per non perdere il ritmo. Era il momento delle friselle o del pane e pomodoro. Ma c'era un momento che prima o poi arrivava e che segnava un passaggio importante nelle nostre vite. Quando si passava dal considerare una 'compagna di classe' ad 'amica mia', c'era un rito che bisognava celebrare.
Alla domanda 'ci fermiamo un momento?', io rispondevo 'ci facciamo due uova al tegamino?'. E non importava se fossero le 3 o le 4 di pomeriggio o le due di notte. Era sempre il momento giusto. C'era sempre il desiderio di mangiarle.
Quelle uova avevano un sapore meraviglioso.
Era un piatto semplice, da preparare in un minuto, in tanti modi diversi, e da mangiare nel tegamino, anche senza posate, ma solo con tanti pezzettini di pane, che servivano per raccogliere uova e condimento e olio. Fino a pulire a lucido il tegamino.
E nel corso degli anni, questo piatto ha risolto problemi di cene col frigo vuoto, incontri con tanti amici, senza dover affrontare lunghe preparazioni e costi esorbitanti, inappetenze dei figli, pranzi solitari davanti alla tv, con poca voglia di stare davanti ai fornelli e ancora e ancora, arrivi di nuove amiche in casa mia.
E tutto negli orari più strani.
Semplicemente quando se ne aveva voglia.
E abbiamo anche fatto gare di uova al tegamino, per decretare la ricetta migliore. Da quella semplice solo con l'olio, a quella col sugo di pomodoro, nella stessa pentola. Quella estiva con cipolla, pomodorino e basilico. E infine la vincitrice di una scommessa tra me e un mio caro amico: uova con pomodorino 'eterno' e origano. Ho dovuto a malincuore votare anch'io contro me stessa, perché era davvero fantastica.
Bisogna essere rigorosi in due cose: la freschezza delle uova e i tempi di esecuzione. Ci proviamo?
Versa l'olio in una padella antiaderente e disponivi i pomodori da serbo tagliati in tre parti ciascuno. Accendi il fuoco e attendi dieci secondi, poi sguscia le uova direttamente sui pomodori e porta a cottura. Regola di sale e, non appena l'albume inizia a coagulare, smuovilo appena con delicatezza, in modo che cuocia uniformemente. Fai attenzione a non danneggiare il tuorlo e che resti intero. A cottura quasi ultimata, aggiungi dell'origano essiccato e servi le uova ben calde con dei tozzetti di pane.