GNOCCHI DI PANE SENZA GLUTINE AL BURRO E SALVIA

cosa ci metto

Cosa ci metto?

Per 4 persone

350 g. di pane senza glutine raffermo (o pane grattugiato senza glutine)
50 g. di farina di riso
3/4 bicchiere di acqua o latte
2 uova
sale
pepe
una decina di foglie di salvia
20 g. di burro
parmigiano reggiano q.b.

Info info ricetta

tempo preparazione
TEMPO: 40 ORE
difficolta
DIFFICOLTÀ: Sfida

come lo cucino Come lo cucino?

Riduci a tocchi grossolani il pane senza glutine raffermo e lascialo in ammollo nel latte (o in acqua) fino a che non si è ammorbidito (in alternativa, puoi utilizzare direttamente il pane senza glutine grattugiato e passare subito alla lavorazione).

Aggiungi la farina di riso, le uova, un pizzico di sale e lavora energicamente con le mani fino a ottenere un impasto morbido e lavorabile (aggiungi, al bisogno, un po' d'acqua o latte). 
A questo punto prepara gli gnocchi (come faresti con quelli normali). Prendi una palla di impasto e lavorandola su un tagliere leggermente infarinato realizza un serpente di pasta, dal quale andrai a realizzare dei piccoli gnocchetti di circa 3 cm.

Porta a ebollizione l'acqua salata. Quando bolle, tuffavi gli gnocchetti gluten free. Il consiglio è di lasciarli bollire ancora un po', anche quando saranno saliti a galla, altrimenti rischieranno di essere troppo duri (in ogni caso, la regola principe per capire quando sono pronti è una e universale: assaggiare!).

Per il condimento ci si può scatenare con la fantasia. Io, non avendo altro in casa e amando, del resto, i sapori semplici, ho fatto sciogliere il burro con le foglie di salvia, fino a renderle croccanti e gustose. Quindi, ho versato il burro aromatizzato e la salvia sugli gnocchi, aggiungendo un pizzico di pepe nero e una grattugiata di parmigiano reggiano.

COLONNA SONORA "La mia ragazza è magica", dal nuovo album di Lorenzo Jovanotti, che Marco cantava mentre io cucinavo... 

PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA:

Perché la sera che l'ho fatta sono arrivata a casa tardi ed ero arrabbiata, per una delusione lavorativa.
Perché avevo bisogno che in quella giornata ci fosse qualcosa di bello e di buono nato da me, nonostante avessi poco più di mezz'ora di tempo per mettere insieme una cena senza costringere il mio dolce mezzo - anche lui arrivato tardi - a mangiare in notturna.

Perché mettere le mani in pasta mi calma e mi riporta a ciò che conta davvero. Per  sentire gli ingredienti lottare giusto un attimo per mantenere la loro identità solitaria e poi lasciarsi andare alla bellezza dell'armonia condivisa.
Per vedere qualcosa di concreto prendere forma prima nella mia mente poi, meraviglia, dalle mie mani. Perché, cosa non secondaria, nel frigo non c'era proprio nulla e la salvia dell'orto del vicino, oltre a essere la più verde, e ancora più buona se gliene rubi qualche fogliolina intirizzita dal freddo alle 9 di sera.

Perché questa ricetta è esattamente ciò che è per me la cucina: semplicità, intuizione, curiosità, concretezza, armonia, bellezza, gioia, condivisione, accessibilità a tutti, sperimentazione, meraviglia, sbagli che fanno ridere e fan venir voglia di riprovare, un bicchiere di vino da condividere con chi amo (compreso un pezzetto di parmigiano che cade dal tagliere, guarda caso, per Gaspar il gatto).

Tutte le mancinità

vegetariano no soia no glutine no crostacei no guscio no pesce zero spreco
vegetariano, no soia, no glutine, no crostacei, no guscio, no pesce, zero spreco

Aggiungi un commento


Non vediamo l'ora di leggere i tuoi commenti, ma prima dovrai loggarti!

CONDIVIDI

Colleziona Colleziona
la ricetta

Aggiungi ai preferiti questa ricetta per ritrovarla quando ti servirà

Chez Gaspar - Ilaria Maria Dondi
foodblogger

Chez Gaspar - Ilaria Maria Dondi

foodblogger
Segui
La diagnosi arriva nel 2013. Da giornalista che lavora nel web condividere diventa un'esigenza, per dire che la celiachia può essere un'opportunità: per tornare... [continua a leggere]