ORECCHIETTE SENZA GLUTINE AL PESTO DI NOCI E BASILICO

cosa ci metto

Cosa ci metto?

Per 4 persone

Per le orecchiette (senza glutine e vegane)
220 g. di farina di riso
70 g. di fecola di patate
4 carote medie
sale

Per il pesto di noci e basilico
una dozzina di noci sgusciate
7-8 mandorle pelate
una decina di foglie di basilico
peperoncino
½ bicchiere di olio evo

Info info ricetta

tempo preparazione
TEMPO: 1 ORE
difficolta
DIFFICOLTÀ: Media

come lo cucino Come lo cucino?

Fai lessare le carote fino a quando non saranno abbastanza morbide da essere frullate. Unisci quindi la purea di carote (che viene usata al posto delle uova) a tutti gli altri ingredienti, amalgamando bene fino a ottenere un composto ben lavorabile.
A questo punto dividi il composto in palline e, lavorandole con le mani, realizza tanti piccoli serpenti di pasta che taglierai in tanti gnocchetti.

Passa ora alla realizzazione delle orecchiette gluten free. Qui si apre l'ampio capitolo di come realizzarle: personalmente io "schiaccio" il gnocchetto con il pollice, quindi con il medio lo "rovescio" per dargli la classica forma delle orecchiette.

Una volta realizzata la pasta, lasciala riposare circa mezz'ora, quindi procedi con la cottura, facendole lessare in abbondante acqua bollente salata per circa 7 minuti.

Per il sugo, ho scelto un pesto gluten free, realizzato "a freddo" tritando insieme noci, mandorle, basilico, olio evo, un pizzico di sale e  di peperoncino.

COLONNA SONORA
"C'è tempo" di Ivano Fossati: "C'è un tempo bellissimo, tutto sudato, una stagione ribelle, l'istante in cui scocca l'unica freccia, che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle". 

PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA:

Ho bisogno di cose autentiche, per cui sono giorni che impasto. Contrariamente a quanto potrebbe sembrare a chi mi conosca per la prima volta attraverso questo concorso, in genere non lo faccio. Nell'anno (e qualche mese) passato dalla diagnosi di celiachia l'ho fatto poche volte.

Non mi è mancata la voglia, semmai la necessità. Ho scoperto, giorno dopo giorno, mese dopo mese, che una diagnosi di celiachia non è una condanna a mangiare dietoterapeutici di dubbia qualità e salubrità (indicazioni per i naviganti celiaci: non guardate l'indice glicemico. Curate la celiachia e beccatevi il diabete!). Ho scoperto – già lo sapevo, ma mi mancava la consapevolezza della necessità – la meraviglia della biodiversità gastronomica che il nostro Paese e la natura, ovunque, ci regalano.

Perché le orecchiette? Perché non ho la macchina per tirare la pasta e, quindi, non potevo fare le tagliatelle, mentre le orecchiette si possono fare tranquillamente e, anche se non sono proprio perfette, non fa nulla. Anzi, sembrano più rustiche.

Perché la carota nella pasta? Perché volevo fare una ricetta vegana, oltre che senza glutine, e mi sono chiesta con che cosa potevo sostituire le uova per amalgamare la farina di riso. Perché la farina di riso e la fecola di patate? Perché mi rifiuto di usare i dietoterapeutici. 

Perché questo concorso? Perché da ragazzina cercavo di imparare a scrivere con la sinistra, perché i mancini hanno sempre avuto su di me il fascino del proibito e dell'arte. Perché mi sento mancina. Nonostante non sia riuscita a imparare a scrivere con la sinistra.
 

Tutte le mancinità

vegano poco sodio no soia no latte no glutine no lattosio no pesce vegetariano no crostacei
vegano, poco sodio, no soia, no latte, no glutine, no lattosio, no pesce, vegetariano, no crostacei

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Chez Gaspar - Ilaria Maria Dondi
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