Sciacqua le fave, precedentemente lasciate in ammollo cambiando più volte l'acqua.
Elimina la buccia, se presente, che l'ammollo viene via facilmente.
Lascia da parte una decina di fave e versa le altre in una pentola, coprendole con acqua fredda.
Porta a ebollizione e cuoci dai 40 ai 60 minuti (sono pronte quando si ammorbidiscono e iniziano a sfaldarsi, molto dipende dai tempi dell'ammollo e dall'anzianità del legume).
Nel frattempo, in una casseruola soffriggi lo scalogno tagliato fine con poco olio evo e con rosmarino fresco.
Aggiungi la carota, tagliata a rondelle fini, e completa unendo la passata di pomodoro, diluita con dell'acqua pari a metà del volume della bottiglia.
Lascia cuocere con fiamma dolce dai 30 ai 40 minuti e poi fai riposare il tutto.
In un pentolino piccolo, stretto e dai bordi alti scalda 2 cm di olio di semi e, quando bollente, versa le restanti fave belle asciutte.
Lascia dorare, scola per bene e insaporisci con poco sale e paprika dolce.
Taglia il pane di segale a dadini e saltalo in una padella con poco olio di semi, fino a farlo diventare croccante.
Quando le fave sono pronte, scolale, versale nella zuppa di pomodoro e frulla il tutto, aggiustando di sale se necessario.
Guarnisci con le fave fritte, crostini di pane di segale, semi di chia e un filo di olio evo
Buon appetito!