Sono ormai sei giorni che vagabondiamo ai piedi delle vette innevate dell'Annapurna, uno dei più affascinati 8000 che compongono la catena dell'Himalaya. E' un pò il viaggio per fare pace con noi stessi.
Il fatalismo induista è la nostra filosofia di viaggio, dove l'unica certezza della nostra giornata è che a pranzo e a cena ci aspetterà come piatto unico il Dhal Bhat!
La montagna è saggezza e i pasti che ci vengono offerti nelle guest house sono lo spirito di quello che realmente il corpo necessita durante un trekking, oltre che un piatto decisamente etico perché tutto viene da colture ed allevamenti dei luoghi che attraversiamo.
Mentre scrivo sento ancora l'odore del cumino che ci attendeva alla fine di una passeggiata, con la certezza che un piatto povero, ma ricco di sapori, ci avrebbe ristorato.
Ma dopo sei giorni basta!
Ho voglia di qualcos'altro...stasera saremo nuovamente nella nostra "casa lontana da casa", al Planet Bhaktapur, dove ci attende la cena. Con un sorriso disarmante lo zio Yam ci viene incontro e ci dice entusiasta: "stasera per festeggiare il vostro ritorno si mangerà tutti insieme lo speciale Dhal Bhat del Planet!"
Subito la mente che si aspettava qualcosa di semplice, ma diverso, risponde "NOOO NOOO NOOO" e poi "SIIII SIIII SIIIII!", perchè poi il pensiero vola a ripercorrere una settimana di camminate faticose e migliaia di gradini affrontati che hanno messo a dura prova le nostre gambe, ma anche a sinceri sorrisi delle persone che abbiamo incrociato, ai bambini felici di una semplice merendina in dono o un gesto di amicizia, ai campi di lenticchie e di riso che abbiamo attraversato e che ci hanno (sempre!) sfamato.
La mente è strana e un sentore di cumino, con il suo penetrante e persistente aroma amarognolo e muschiato, con note lievemente balsamiche, rimane dentro di te come un ricordo indelebile, e ogni volta che lo annuserai ti verrà in mente quel viaggio che ti ha aperto il cuore e alleggerito l'animo dai brutti pensieri, sostituendoli con i sorrisi e i colori del Nepal.
Quella stessa sera il cuoco del Planet Bhaktapur, uno di famiglia, ci ha permesso di assisterlo nella preparazione del Dhal Bhat, di "carpire" i suoi segreti, anche se, sorridendo, ci ha detto che segreti non ce ne sono, basta ringraziare il dio della proprio credo per avere del buon cibo anche oggi!
E siccome eravamo in molti, ecco la ricetta del Dhal Bhat per dieci persone:
Per i fagioli In un tegame capiente versa abbondante olio di soia, quindi aggiungi l'aglio tritato, la cipolla, il pomodoro, lo zenzero e il tamarindo e fai rosolare bene. Aggiungi poi i fagioli precedentemente lessati, un litro di acqua, il curry, il cardamomo e il sale. Non mescolare (resisti alla tentazione per 5 minuti, per evitare di schiacciare i legumi, quindi aggiungi il peperone sminuzzato. Lascia cuocere per 30 minuti.
Per il pollo In una pentola capiente versa qualche cucchiaio di olio di soia, il cardamomo, il garofano in polvere le cipolle tritate finemente e lascia dorare con cura. A questo punto aggiungi l'aglio tritato, lo zenzero, la curcuma e il pollo tagliato in porzioni, copri con il coperchio e cuoci a fuoco dolce per 15 minuti
Aggiungi i pomodori, il peperone, curry, cucmino, sale e fai rosolare bene, poi copri con mezzo litro di acqua e lascia cuocere dolcemente per circa 30 minuti.
Per le lenticchie In un'altra casseruola versa l'olio di soia e il burro, aggiungi le cipolle tritate grossolanamente, l'aglio tritato lo zenzero, i pomodori a cubetti, cumino, peperoncino e lascia rosolare bene gli ingredienti. Aggiungi poi le lenticchie rosse ben cotte e ridotte in purea e il sale. Dopo aver fatto ben insaporire, aggiungi un litro di acqua e prosegui la cottura fino a ridurre bene il fondo.
Per le verdure Lessa le verdure. In una capiente wok versa l'olio di soia e il burro, aggiungi le verdure cotte, la salsa di soia e regola eventualmente di sale. Salta le verdure solo per pochi minuti, in modo che non si disfino.
Componi il piatto
Disponi ciascuna pietanza in una ciotola su un vassoio con il riso lessato,in modo che ogni commensale possa condire il riso e assemblare i sapori come desidera, senza dimenticare la convivialità ed una bella birra Everest, ringraziando e Namasté.