Intro dalla redazione
Un viaggio lungo tutto lo stivale, da nord a sud. Due ragazze – anzi due clandestine – a bordo della loro inseparabile moto, con un solo obiettivo: scoprire il bello e il buono dell'Italia vegana e vegetariana, esplorando ristoranti, gastronomie e gelaterie con uno spirito tutto mancino. Ci racconteranno questo viaggio in 4 tappe, dalla Liguria alla Puglia. Ecco a voi l'inizio del loro diario di bordo agostano in cui raccontano lo spirito con cui hanno condotto questa esplorazione e la loro filosofia sul mangiare differente. Buona lettura!
TAPPA N. 1 : L'ANONIMA VEGANI
L'anonima vegani è un movimento sovversivo che invade i ristoranti di tutta Italia e ne rivoluziona i menù, fotografa ogni cosa che ordina e spesso e volentieri, prima di fotografare, impiatta in maniera originale la pietanza che gli è stata appena servita cosicché non sia solo buona ma anche bella da vedere.
"Ciao siamo le ragazze de il-clan-destino siamo vegane e non andiamo in un ristorante per vegani da almeno un mese!"
Avete presente i ristoranti vegani, quelli citati sulle guide? Con i menù studiati appositamente per chi ha fatto una certa scelta alimentare?
Pietanze con nomi strani che quando ti vengono servite non sai identificare?
Verdure che non riesci a riconoscere per quello che erano prima che l'incidente con il forno le sfigurasse? Quelli dove a volte trovi le foto di animali sgozzati sulle pareti?
... ecco, bene, dimenticateveli.
Noi non siamo per la divisione, noi siamo per l'unione, la convivialità, la condivisione di idee e pensieri. Il modo in cui viviamo non è tutto o niente. Abbiamo notato che essere vegani spesso non è solo un impegno personale, ma più una definitiva separazione sociale tra vegani e non. I vegani vengono discriminati dai "normali" onnivori e gli onnivori vengono discriminati dai vegani (oh si certo perché anche i vegani hanno le loro belle colpe).
Avanti di questo passo le speranze di far conoscere la cucina vegana per la sua bellezza, semplicità e soprattutto BONTA' e allo stesso tempo la speranza di far crescere la popolazione vegana dalle dimensioni attuali (meno dell'1%) ad un numero un po' più significativo saranno davvero poche.
Quello che noi vogliamo invertire o impedire è la stranezza sociale che emerge quando le persone capiscono che sei "uno di quelli".
Noi che siamo clandestine, e lo siamo fino in fondo, abbiamo quindi deciso di infilarci nelle osterie, nei ristoranti, nelle gelaterie tradizionali e persino nei peggiori bar di Caracas, lungo tutto lo Stivale senza dichiarare la nostra diversità. Quasi sempre abbiamo fatto scelte vegane, dall'antipasto all'ammazza-caffè, a volte concedendoci un dolce tradizionale o pietanze insaporite con del gustoso formaggio. Non ci siamo fatte mancare nulla!
Segnatevi questi indirizzi perché se siete vegani ci potete andare sapendo che ci sarà pane per i vostri denti, se siete vegetariani andrete a nozze e se vi porterete degli amici onnivori, bhe, si sentiranno come dei Re!
Photo credits: Alessandra Spina e Monica Minervini