La zuppa e' uguale per tutti

DIVIDERE LE CARNI, CONDIVIDERE LA MINESTRA

"Quando si ha a che fare con un piatto di carne, l'anatomia del protagonista precede ogni descrizione gastronomica. Prima di tutto si definisce la parte che ci piace. O che ci spetta. Anche questo rituale trasforma il cibo in un segno del potere e del prestigio sociale. [...]

Una zuppa, una minestra, una crema, una vellutata non hanno forma: la forma che assumono è quella del piatto o della scodella. E non si possono dividere in parti, ma solamente condividere. [...]

La vivanda in questo caso è uguale per tutti".

Massimo Montanari, Il riposo della polpetta, Ed. Laterza

Illustration: Tomoko Suzuki

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Autori

Flavia Giordano
foodblogger

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Sin da piccola mi sono intrufolata nelle cucine di tutto il mondo dove ho iniziato a collezionare odori, sapori e nomi che raccolgo in... [continua a leggere]