Cucino anch'io! Un laboratorio sperimentale di cucina inclusiva

Educare i ragazzi autistici ad una corretta alimentazione e renderli autonomi nella preparazione di pasti veloci ma nutrienti: sono questi gli obiettivi del laboratorio sperimentale "Cucino anch'io", organizzato a Bari tra il mese di ottobre e il mese di novembre dalla Cooperativa Sociale Perla e da Amula Cucina Creativa.
Abbiamo intervistato Marina Iacobone - nostra autrice mancina nonché grandissima conoscitrice di spezie, erbe aromatiche, esperta di cucina creativa e fondatrice del progetto Amula degustaçion - che ha condotto le attività pratiche del laboratorio.


cucinaMancina: Come nasce l'idea di un laboratorio sperimentale di cucina dedicato a soggetti con autismo?

Marina: I ragazzi con autismo e sindromi dello spettro autistico hanno spesso e con le dovute differenze difficoltà rispetto agli aspetti pratici della vita quotidiana.
Proporre a ragazzi in fase adolescente un percorso per l'autonomia in cucina
, è sembrato alle responsabili del centro Ilenia Bonadies e Gianna Berlingerio un'utile modo per sollecitare questi ragazzi a prendere in mano la propria vita.


CM
: Avete già fatto qualche lezione. Ci racconti come é andata? Quale é stata la reazione dei ragazzi?

M: Intanto i gruppi sono diventati due, per consentire a tutti di seguire ed essere seguiti.
Abbiamo fatto 3 lezioni, una di approccio e di spiegazione di quanto sia importante il cibo crudo
e le insalate con la preparazione di una insalatina che abbiamo mangiato. Abbiamo anche cercato per ciascuno di capire le preferenze e le idiosincrasie alimentari. La seconda lezione verteva sul come leggere le etichette alimentari e dunque anche scegliere i prodotti. Siamo andati a fare una gita al supermercato con una lista della spesa. Il terzo giorno abbiamo preparato una crostata di farro frangipane alla crema di nocciole. Un successone!
I ragazzi sono molto incuriositi, socializzano tra loro,
mi fanno domande sul cibo e, guardando le videoricette, riconoscono gli alimenti e contribuiscono alle preparazioni.


CM
: Voi siete lì per insegnare. Cosa invece state imparando dai ragazzi che seguono il laboratorio con voi?

M: Noi siamo lì per condividere
. Il valore del toccarsi le mani e sorridere con tutto il corpo, il valore di un abbraccio. Quanto profondamente può essere percepito un gesto semplice per chi a volte è lasciato indietro o ha meno occasioni di condivisione. Questo abbiamo capito. E' un insegnamento forte. La cosa più bella finora è stata essere inseguita sulla porta da uno dei miei ragazzi, che ha tante difficoltà, ma segue tutto, per avere una carezza guancia contro guancia con un sorriso beato, di saluto e gratitudine. E' stato istruttivo per me.

Per approfondire le attività della Cooperativa Sociale Perla leggi anche qui


Photo credits: Bolandrotor
 

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Autori

Flavia Giordano
foodblogger

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Sin da piccola mi sono intrufolata nelle cucine di tutto il mondo dove ho iniziato a collezionare odori, sapori e nomi che raccolgo in... [continua a leggere]