Metti un vegano al banchetto delle feste

- "Le feste arrivano sempre all'improvviso e poi passano sempre troppo velocemente!" Sbotto quasi urlando mentre passo le lucine colorate a Luca.
- "E noi, come sempre, ci facciamo trovare pronti per festeggiare!", mi risponde mentre cerca di venire a capo della matassa che ho combinato.

Guardando questa stanza, il mio salotto, devo dire che gli elementi delle feste - messi un po' a casaccio - ci sono tutti: la sera fuori dalla finestra, l'intermittenza delle luci, le decorazioni natalizie sparse per la casa, le note di Blu room suonate da Paolo Fresu & Omar Sosa, il divano, quello che di solito è preso in ostaggio da Luca , disseminato di decorazioni e, infine, quello per me rende le festività ancora più allettanti: un buon profumo che proviene dalla cucina. Infatti, Luca, il mio "vegano sul divano" è qui e occupa il suo glorioso posto in salotto proprio in previsione del gran cenone di Natale. Noi non siamo una famiglia, abitiamo a chilometri di distanza, ma come una vecchia zia mi piace riunire attorno al tavolo gli amici, quelli autentici, per condividere uno di quei bellissimi banchetti che precedono le feste. A proposito di feste...

- "Scusa, ma tu durante gli interminabili pranzi delle feste, che fai? Diventi invisibile?" - Chiedo a Luca incuriosita da quello che può succedere a un vegano durante i luculliani pasti natalizi.

- "E perché mai dovrei?"
- "Bhè, sei vegano! Non mi dire che riesci a mangiare a tavola con gli altri mentre tutti disossano il cappone, ti chiedono di passargli il formaggio e poi, a fine banchetto, ti offrono ripetutamente una bella fetta di pandoro?"
- "Effettivamente le feste per noi vegani non sono il massimo della convivialità: ogni volta devi continuare a ripetere ai commensali che no, non mangi neanche un piccolo pezzo di quel delizioso e sontuoso arrosto di faraona e no, neanche oggi che è Natale".
- "Già, almeno a Natale potresti farlo lo sforzo di mangiare un pezzetto di carne, dai, mica sei intollerante!!!" incalzo sorridendo.
- "È proprio questo il concetto inspiegabile per coloro che hanno abitudini alimentari diverse dalle mie: perché non mangiarla almeno una volta l'anno? Io ammetto che quelle tipiche delle festività siano pietanze prelibate, ma io ho fatto una scelta, mica cambia in base al periodo dell'anno!". Chiosa serio Luca.

- "Queste tue scelte stanno mettendo a dura prova la mia creatività in cucina, sappilo!"

Così dicendo lascio cadere sfere colorate e stelline dorate sul pavimento e mi avvio in cucina.
La cena, per tutti – vegani e non – è quasi pronta, ma il pezzo forte sarà il dolce. Chi lo ha detto che i vegani non possano avere il proprio pandoro? Io ho provato e il risultato è stato il Pandoro alle gocce di cioccolato e bacche di goji
, per me è delizioso, a voi, o commensali, l'ardua sentenza.

 

Photo Credits: Helen Alfvegren

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Giulia Siena
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Pugliese di San Giovanni Rotondo - dove ogni tanto fuggo per attingere energia dalla terra e dai colori - mi trasferisco a Roma e dopo... [continua a leggere]