Cucinare è per un bambino molto più di un gioco per pasticciare con gli ingredienti: rappresenta la base per allenare la sua concentrazione, di cui avrà bisogno anche per lo studio in futuro.
Cucinare è un’arte, non solo chimica, ma un vero processo alchemico che ci permette di prenderci cura di noi e delle persone a cui vogliamo bene. Il cibo che prepariamo con tanto amore è nutrimento per corpo, mente e anima. I bambini, in particolare da 0 a 3 anni, hanno quella che Maria Montessori definiva “mente assorbente”: captano ogni cosa dell’ambiente e delle persone con cui trascorrono il proprio tempo: attitudini, umore, modi di dire e di fare le cose. La cucina è uno dei luoghi più densi di emozioni, azioni e parole, che possiamo trasmettere ai nostri figli attraverso le nostre competenze culinarie, ma anche attraverso il nostro atteggiamento nei confronti del cibo.
La cucina infatti è il miglior “palcoscenico d’apprendimento” per i 5 sensi: i nostri bimbi possono toccare, osservare con stupore i processi di trasformazione, annusare, assaggiare ed ascoltarne i suoni magici: il coltello sul tagliere, l’acqua che bolle, la cipolla che sfrigola nella padella, la frusta che monta le uova…
Avendo trascorso l’infanzia con mia nonna, che era un’aiuto-cuoca, mi sono resa conto di avere una innata attitudine a gestire più fuochi contemporaneamente, perché “lo avevo sempre visto fare” e non per tutti è così automatico.
L’ideale, per un bambino, sarebbe essere spettatore attivo di tutto il processo, partendo dalla esperienza diretta nell’orto (comprando insieme dal contandino, da una fattoria didattica o da un’azienda agricola locale), raccogliere la verdura e scoprire com’è fatta la sua pianta, partecipare alla preparazione del cibo. Cucinare insieme, annusare e usare tutti i sensi per i singoli ingredienti, far conoscere il nome dei vari ingredienti ed utensili da cucina o tipi di taglio e attività arricchiranno i bambini.
Il vero apprendimento nei bambini avviene quando li mettiamo in grado di emozionarsi per qualcosa che stanno vivendo: le loro espressioni mentre osservavano il caffè venir su dalla moka o le capriole degli gnocchi nell’acqua bollente sono impagabili!
Insegnare l’amore per il cibo attraverso il racconto delle ricette che si preparano insieme, soprattutto quelle della tradizione della propria terra, è importante per trasmettere ai più piccini saperi e passioni che un giorno diventeranno rituali d’amore nei confronti dei propri genitori e della propria terra natia: mantenendo vivo il ricordo, facciamo memoria della natura, della terra, dei nonni perché trasmettiamo storia, abilità manuali, gusti, tradizione, cultura e valori ogni volta che cuciniamo anche una semplice ricetta.
La cucina è per gli adulti il miglior luogo dove vivere la “pedagogia della lentezza”, una sorta di palestra per allenarsi alla pazienza con i bambini.
Quando siamo con i bambini in cucina infatti, è importante essere rilassati, fiduciosi e mostrare loro ogni cosa con estrema lentezza, senza troppe parole, compiendo un movimento alla volta, perché i bambini possano focalizzare la propria attenzione su una micro attività alla volta.
Quando cucinano, i bambini acquisiscono moltissime competenze:
- Affinano movimenti e coordinazione
- Acquisiscono nuove abilità, come usare un coltello o un pelapatate
- Costruiscono le basi della fiducia in sé stessi, scoprendo che “ce la faccio da solo”
- Arrivano ad assaggiare cibi che, se non li avessero preparati con le proprie mani, non avrebbero assaggiato altrimenti
- Usando la manualità, rafforzano la propria intelligenza perché, come afferma Maria Montessori, “è attraverso la mano che si costruisce l’intelligenza”
- Fanno esperienze altamente formative per la propria autonomia e indipendenza
- Possono cominciare ad apprendere in modo giocoso i primi concetti logico-matematici, dal contare i cucchiai di farina, al pesare con la bilancia
- Acquisiscono competenze gestionali di spazialità, come organizzare utensili, ciotoline e ingredienti nel proprio piano di lavoro, rispettando lo spazio altrui
- Fanno esperienza di ordine e autodisciplina, dovendo necessariamente mantenere pulito e organizzato il piano di lavoro (in questo è importante il nostro esempio)
- Fanno esperienza di processi chimico-fisici (dalla lievitazione a alla trasformazione di alimenti… )
- È un’occasione di alfabetizzazione emotiva, in quanto imparano a comunicare le proprie difficoltà, l’orgoglio di esser riusciti in qualcosa, lo stupore davanti a processi nuovi e inoltre imparano a chiedere aiuto quando ne hanno bisogno
- Apprendono il valore della cura, sia degli spazi di lavoro sia che delle persone a cui vogliono bene
- Prendono consapevolezza del valore del cibo sano e fatto in casa, anche assistendo alla spesa.
Vogliamo passare alla pratica? Possiamo partire preparando insieme una ricetta semplice come il Tortino agli spinaci di Emanuela Bleve in cui i bambini impareranno a:
- rompere e montare un uovo,
- tagliare gli spinaci,
- approcciarsi indirettamente alla scrittura in quanto gli ingredienti vengono disposti in ordine da sinistra verso destra,
- scoprire, conoscere il nome ed imparare ad utilizzare nuovi utensili,
- impugnare correttamente un cucchiaio con la presa a pinza,
- fare travasi col cucchiaio,
- contare quanti cucchiai di ingredienti occorrono,
- leggere il disegno e il quantitativo di cucchiai della ricetta a misura di bambino,
- maneggiare con cura oggetti di vetro e ceramica,
- versare la preparazione in uno stampino cercando di far entrare tutto il contenuto nel pirottino,
- esercitare la concentrazione nel lavoro di preparazione della ricetta dall’inizio alla fine,
- mantenere in ordine e pulita la propria postazione di lavoro.
Per conoscere i dettagli e metterci all'opera con la ricetta, clicca qui.
In conclusione, cucinare con i bambini è una grande opportunità di condivisione e apprendimento per tutti: si praticano il rispetto, l’amore, la dedizione, la cura, la concentrazione e allo stesso tempo si sperimenta uno stile di vita sano.
Godetevi questi magici momenti per la crescita dei vostri bambini con l’ingrediente fondamentale: la spontaneità. Tutto verrà più delizioso!
Buone cucine!