cucinaMancina e Antonella Michelotti all'Internet Festival

Di tavole creative e inclusive e ribollite rivisitate in chiave VEG e senza allergeni
Lunedì, 30 Novembre -0001

Serena Giugliano e la "mamma" dell'Internet Festival Adriana De Cesare ci hanno nuovamente volute sulle tavole di legno di questa edizione 2016, dedicata alle Forme di Futuro. 

Prima per un confronto su modi differenti, creativi econsapevoli di fare e divulgare alimentazione attraverso la rete, insieme alla Cucina Riciclona di Claudia Ciabattini, alla cucina itinerante e senza tonno di Marco Giarratana e alla cucina cruelty free di Renata Balducci di veganblog.

Quando ho attraversato la sacralità di Sant'Andrea, una ex chiesa ora teatro, Marco stava risottando e Serena twittando. Mi ha accolta nella sua stanchezza sorridente. Come la mia :) E Marco mi ha coccolato con uno strepitoso risotto al taleggio con spruzzatina di caffè e jalapeño.

Pranzo al volo e poi pronti a partire, prima raccontando ciascuno il proprio angolo alimentare e digitale di mondo, poi intersecando visioni su come la rete possa distorcere o aiutare a diffondere messaggi positivi e costruttivi su consapevolezza e inclusione alimentare, su comesi possa sorridere di sè e del proprio frigo, migliorando le proprie abitudini alimentari grazie alla chioma fluente del carciofo o di come ritrovare sè stessi nel confronto con umanità ogni volta differenti, entrando nelle cucine e tra i fornelli di perfetti sconosciuti perchè il cibopossa tornare ad essere un motivo di condivisione e confronto.

E poi, riflettori puntati sulle nostre Antonella Michelotti per cucinaMancina e Gaia Casciari per Veganblog, che hanno offerto al pubblico una duplice rivisitazione della ribollita in chiave "cruelty free" e "senza glutine e nichel".

 

Ecco il racconto direttamente dalla voce di Antonella Michelotti:

 

"Non avevo mai cucinato in una chiesa. 

Qualcuno, anni fa, mi disse che quando portavo in tavola i piatti ai clienti nel mio ristorante avevo un atteggiamento quasi ieratico.  Proprio così ieratico.  
Questo pensiero era perfetto per la chiesa e per la situazione e l'ho portato dentro di me come un sorriso, per tutto il pomeriggio.

Internet Festival spazia su tutto ciò che interessa la rete e i suoi contenuti, il che ormai significa tutto, ed era spalmato in vari luoghi della città di Pisa, ma la parte che riguarda il cibo era ospitata nella bella chiesa di Sant'Andrea di epoca medievale, da tempo trasformata in teatro.

Mi sono sentita inadeguata, una nullità, mentre il cibo si mutava in food, veniva raccontato, diventava storie, parole, concetti, ricordi, si trasformava in immagini, tanto efficaci da far venire voglia di mangiarle.

Questo è il cibo per la rete, pensavo. 
Cosa ci faccio io qui? - 
Io cucino.

L'idea di cucinaMancina, di Lorenza, è sempre lei che mi coinvolge, mi stimola e mi ricarica, è stata di rivisitare uan ricetta della tradizione toscana, il mio territorio, in chiave inclusiva e mancina: senza derivati animali e senza allergeni. 

Abiamo scelto la 'Ribollita'.
L'altra chef, Gaia Casciari di Veganblog, l'avrebbe preparata in versione vegan.
A me il compito di eliminare, oltre ai derivati animali, anche il glutine, il più possibile il nichel, e alleggerirla di sodio.

La ricetta originale della 'Ribollita', parte da quella che Pellegrino Artusi chiama 'minestra di magro alla toscana'; quando viene riscaldata, sul fuoco o in forno spesso coperta di cipolla affettata, cambia nome diventando così 'Ribollita'.

Minestra di magro solo a parole perché secondo tradizione sono previste, per insaporire, cotiche e 'rigatino', così si chiama in Toscana la pancetta stessa, oltre al classico battuto toscano di odori dell'orto, sedano, cipolla, carota, ai fagioli, al cavolo verza e al cavolo nero. Il tutto a far da companatico al pane toscano sciocco, spesso raffermo.

La cucina toscana più interessante è, a parer mio, quella povera, avara di ingredienti costosi, quella delle campagne, che impiega eccellenti prodotti dell'orto e poco altro perché li rende preziosi con stupendo olio extra vergine di oliva.

Mentre la chiesa di sant'Andrea si riempiva di profumi, io mi sentivo sempre più a mio agio.
Quando cucino so cosa faccio, parlo agli ingredienti e loro parlano a me. 

Escludendo il pane dalla ricetta ho scelto di sostituirlo con grano saraceno tostato in padella, ho impiegato ceci al posto dei fagioli, assai più ricchi di nichel e per ridurre il sodio ho abbondato con le erbe aromatiche, salvia rosmarino, alloro, timo che coltivo personalmente. 

Gli assaggi sono andati a ruba, i profumi hanno richiamato anche qualche passante estraneo all'evento, e tutti sono stati generosi di complimenti e bella energia. Il senso di inadeguatezza provato all'inizio si è dissolto nella consapevolezza di un'idea ben sviluppata: una 'Ribollita' toscana adesso accessibile a tutti, mancini e non.

Grazie Lorenza di essere così energizzante e trascinante, sono sicura che questo gemellaggio amorevole tra Puglia e Toscana non finisce qui."

 

Antinulla e Lorenza :)

Non vediamo l'ora di leggere i tuoi commenti, ma prima dovrai loggarti!

Autori

Antonella Michelotti
foodblogger

Antonella Michelotti

foodblogger
Segui
Sono fatta di esperienza e buonsenso, voglia di vivere e tenacia, il buon cibo è la mia professione. Ho cucinato non solo per persone... [continua a leggere]