Un vegano sul divano

Un vegano sul divano (7)

Lunedì, 09 Maggio 2016 02:00

Ma dove vai, se i super alimenti non ce li hai?

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- Situazione tipo -

Vi trovate a Parigi, state blandamente passeggiando lungo il Canal Saint-Martin quand'ecco che, all'improvviso, venite colti da un'indescrivibile voglia di super alimenti. Sì, proprio così: di super alimenti. C'è chi ha voglia di escargot, chi di pain au chocolat. Voi, invece, avete una gran voglia di super alimenti.

- Il super dilemma -

Che si fa, in casi come questi? Come sopravvivere ad un simile richiamo ancestrale?

- La super risposta -

Si entra da Sol Semilla (www.sol-semilla.fr), un delizioso localino in 23 rue des Vinaigriers, nel decimo arrondissement!

Prima di parlare di questo locale carinissimo, è bene fare un piccolo passo indietro: cosa sono i super alimenti? I super alimenti sono cibi che ci aiutano a stare bene perché ricchi di vitamine, di antiossidanti, di principi minerali e di proteine. Diverse bacche e spezie, alcuni piccoli frutti, semi, germogli e alghe sono solo alcuni esempi utili per meglio comprendere ciò di cui stiamo parlando.
Ditelo a tutte le donne ossessionate dalla bellezza: se deciderete di nutrirvi come si deve, il botulino resterà solo un vago ricordo. Un'ipotesi lontana e da scartare.

Ma veniamo al dunque: cos'è Sol Semilla?

Primo marchio francese di super alimenti, Sol Semilla nasce dalla voglia di rivedere i consumi, i circuiti di distribuzione e le scelte agroalimentari della società in cui viviamo. Il modo in cui questi alimenti vengono coltivati, lavorati, trasportati e commercializzati rispetta criteri ambientali e sociali. Sol Semilla è un marchio che rifornisce diversi punti vendita della Ville Lumière e che, come dicevo poco fa, ha aperto un piccolo locale in in 23 rue de Vinaigriers presso cui far conoscere a tutti i propri prodotti.

Dopo aver conquistato uno dei suoi piccoli tavolini, godetevi le meravigliose zuppe e gli interessanti piatti misti del menu: la combinazione di sapori e di colori vi entusiasmerà.

I super alimenti di Sol Semilla sono di origine biologica e possono essere gustati direttamente nel locale appena citato oppure acquistati all'interno di uno dei punti vendita del centro parigino quali, ad esempio, Le Retour à la Terre Rive Gauche (1 rue le Goff, 75005), Café Pinson (6 rue du Forez, 75003), i punti vendita Naturalia e Grand Appétit (9 rue de la Cerisaie, 75004).

Amici vegani, vegetariani e intolleranti al glutine: resterete tutti a bocca aperta!
Suona come una minaccia. In realtà è una promessa.

Lunedì, 14 Marzo 2016 01:00

Non so voi, ma io torno alle origini!

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Lo scorso mese vi ho presentato la fantastica realtà della REcyclerie. Questo mese, invece, voglio prendervi per mano per condurvi all'interno di una catena di prodotti bio parigina, unica e meravigliosa nel suo genere, Le Retour à la Terre.

Questo piccolo gioiello made in Paris nasce da un'idea di Catherine Chalom e vanta due magasinsil primo è in 114 avenue Philippe Auguste mentre il secondo è in 1 Rue le Goff (rispettivamente situati nell'undicesimo e nel quinto arrondissement).
Perché vi consiglio di farci un salto? Beh, è molto semplice: a mio parere è un ottimo punto vendita presso cui acquistare cibo straordinario
, tutto rigorosamente bio e in linea con i migliori standard di qualità.
Non appena avrete varcato la soglia di questi due negozi resterete sicuramente colpiti dalla varietà di frutta e verdura di stagione
, compresa un'incredibile quantità di mele antiche che, a guardarle tutte, si rischia il mal di testa (piccola chicca da sapere: molta della frutta esposta proviene direttamente dai frutteti di Catherine).

Nel reparto dedicato alla verdura potrete trovare tante antiche radici, tutte fresche e – aspetto che definirei ormai sottinteso – biologiche.
E poi un'intera parete dedicata alla frutta secca, ai cereali e ai legumi disponibili "alla spina"
, il cosiddetto vrac (6-7 varietà di riso, fichi secchi, mandorle, anacardi, noci, bulghur, cous cous, quinoa e tantissimo altro).

Il personale è giovane, gentile, sempre disponibile a rispondere alle domande dei clienti più curiosi e gli scaffali sono colmi di prodotti interessanti: arrendetevi all'idea di riempire il carrello con una serie di prodotti che non avevate messo in conto di acquistare. Eravate entrati in negozio per acquistare del semplice sale marino? Ahimè, finirete col fare scorta in vista di un ipotetico attacco nucleare...
Sarà difficile resistere all'irrefrenabile tentazione di non portare a casa qualche pasta alle alghe
, oppure i prodotti a base di zenzero del marchio Biomomo Hashimoto (consigliatissimi, sono uno meglio dell'altro!) o, ancora, qualcosa del reparto cosmesi (super rifornito).
Ammettetelo: non è un mondo meraviglioso?

Piccolo ps: Catherine è una persona dall'energia irrefrenabile e, quasi ogni mese, ama organizzare serate ed eventi di sensibilizzazione sul tema ambientale: se terrete d'occhio la voce "Actualités" del sito, sarete sempre aggiornati sugli appuntamenti in programma!

Info Le Retour à la Terre
114 avenue Philippe Auguste, Paris
1 Rue le Goff, Paris
www.leretouralaterre.fr




 

 

Amici mancini, sappiate che domenica scorsa ho scoperto un locale parigino veramente fantastico: si chiama "La REcyclerie" e si trova in 83, boulevard Ornano, 75018 (métro: Porte de Clignancourt).

Cos'è: è un bellissimo spazio eco-responsabile – direi quasi un ecosistema - in cui pranzare, cenare, fare merenda oppure bere un semplice bicchiere di vino. Un tempo, al suo posto, sorgeva la gare Ornano (la struttura del locale ne mantiene ancora le sembianze).

 

Credits: Anna Zattoni

Perché mi piace: adoro la sua filosofia legata all'ecologia, al riciclo e al consumo a km zero. La REcyclerie, infatti, vanta un'ampia area di ristorazione che propone piatti ottenuti da materie prime di propria produzione (all'esterno c'è anche un pollaio che rifornisce il locale di uova, fantastico!), così come una piccola officina dedicata alla riparazione di bici e di altri oggetti di uso quotidiano.


L'altro ieri ho dato un'occhiata al menu e, con mio grande piacere, ho scoperto che il loro pane home-made
è bio e ottenuto con l'utilizzo di lievito madre. Le loro proposte del giorno soddisfano qualsiasi palato, compreso quello dei vegetariani e dei vegani.
Da brava blogger in missione segreta, mi sono offerta come cavia e ho fatto la fila al bancone per ordinare una fetta di torta al limone ed una alle mele: tranquilli, erano spaziali.

 

Un altro aspetto molto interessante della REcyclerie sono le numerose occasioni d'incontro che vengono proposte settimanalmente: lezioni di yoga, mercatini, baratti, conferenze sul tema ambientale, corsi di giardinaggio per bambini e molto altro.


La REcyclerie è veramente un luogo bellissimo e vitale
che consiglio con estremo entusiasmo: esternamente, a primo acchito, potrà non attirarvi granché, ma una volta che sarete entrati verrete letteralmente risucchiati dall'atmosfera che si respira al suo interno. Ah, piccolo ma importante dettaglio: ll locale è aperto tutto l'anno, 7 giorni su 7.

Piccolo p.s: ogni settimana lo staff offre la possibilità di conoscere la storia dell'ex stazione, di ammirarne gli spazi e di visitare gli orti e le piccole aree di allevamento degli animali. Occorre solo informarsi.

Insomma, che altro dire…venez découvrir la REcyclerie!

 

Info La REcyclerie
83 boulevard Ornano 75018, Paris
http://www.larecyclerie.com

Photo credtis: La Recyclerie

Martedì, 08 Dicembre 2015 01:00

FoodLab Paris

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Cari amici lettori, ben ritrovati! Questa settimana vi parlo di un progetto bellissimo che promuove il consumo etico e sostenibile: il Foodlab di Volumes Coworking! Insieme a sua moglie, Francesco Cingolani - architetto e professore universitario residente a Parigi da quasi 15 anni - ha recentemente dato vita ad un bellissimo e freschissimo Foodlab, un progetto incluso all'interno di Volumes Coworking situato in 78, Rue Compans.

Di luoghi dedicati al coworking, a Parigi, ce ne sono davvero tanti, ma Volumes è decisamente più figo perché è il solo dotato di uno spazio unicamente dedicato alla cultura del cibo e al piacere di condividerlo con le persone. Il Foodlab di Francesco è uno spazio molto accogliente che si è specializzato nell'organizzazione di eventi gastronomici di vario genere: corsi di cucina, aperitivi, incontri legati al cibo e perfino la cosiddetta "Pasta Therapy", un simpaticissimo corso che insegna come fare la pasta a mano.

La cosa fantastica è che il laboratorio è destinato tanto ai professionisti quanto a coloro che sanno giusto preparare un uovo sodo accompagnato da insalata mista. Insomma, per la serie "C'è speranza per tutti!".
Il Foodlab è appena stato inaugurato e al suo interno troverete tanti giovani creativi pronti ad accogliervi
, prima fra tutte la chef vegana Camilla, protagonista del video della campagna di crowfunding appositamente realizzata per mettere a punto la cucina professionale del Foodlab.

(guarda il video qui)

Durante la nostra piacevole chiacchierata seguita da una visita guidata all'interno della struttura, Francesco mi ha dato una gran bella notizia: i parigini stanno modificando molto il loro interesse nei confronti del cibo, privilegiando sempre di più la volontà di cucinare per poter essere più sostenibili.
Nella Ville de l'Amour stanno sorgendo molti progetti riguardanti i nuovi modi di mangiare e di consumare ed il Food Lab vorrebbe concentrarli tutti per diventare un luogo di vera e propria innovazione gastronomica.
Insomma, le buone premesse ci sono tutte...ora non resta che dar libero sfogo al masterchef che si cela in ognuno di noi!

 

Martedì, 13 Ottobre 2015 02:00

ULTIMO TOFU A PARIGI

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Cari lettori mancini, mi chiamo Anna e sono un'ecologa che vive a Parigi.
Amo tutto ciò che è artigianale e che richiede tempo e cura; adoro racchiudere fra due mani la tazza di tisana fumante
, stravedo per le vetrine delle pasticcerie, per i dolci al sapore di limone e per i gatti color salmone che detestano farsi spazzolare; non posso fare a meno di mangiare un biscotto dopo ogni pasto, che sia pranzo o cena, e mi rifiuto di pensare che ci siano persone che non amano Chet Baker.

Agli occhi di mio padre sono sempre la sua bambina, agli occhi di mia madre sono sempre troppo magra, agli occhi del gatto sono sempre un fidato apriscatole. Vorrei imparare a suonare il pianoforte e la fisarmonica; vorrei fare il giro del mondo a piedi; vorrei sapere la storia di tutte le persone che incontro in metropolitana. E ancora: vorrei aver conosciuto Tiziano Terzani; vorrei che smettessero di fabbricare le auto; vorrei sapere perché alcuni stranieri si ostinano a buttare la pasta quando l'acqua è ancora fredda.
E infine: vorrei un mondo sostenibile, e lo vorrei subito.

Scrivo perché è ciò che amo fare, leggo perché c'è sempre bisogno di conoscere l'altrui pensiero e cerco di tutelare l'ambiente per non privare le future generazioni di tutto ciò che abbiamo avuto il privilegio di ricevere e di vedere.

La mia rubrica si chiama Ultimo tofu a Parigi - a ricordo di Ultimo tango a Parigi, l'indimenticabile pellicola di Bertolucci ambientata in questa bellissima città - e parla delle mie esplorazioni parigine dal profumo mancino, della voglia di scoprire i luoghi, le persone e gli eventi che condividono la mia filosofia di vita sostenibile, e della ricerca di tutto quel buono che fa bene all'anima e all'ambiente.

All'interno dei miei post – pubblicati il secondo martedì di ogni mese – vi racconterò dei mercati bio, dei negozietti con articoli artigianali, dei locali attenti alla qualità delle materie prime e degli eventi green che educano alla salute e alla sostenibilità.

Siete pronti a visitare Parigi con occhi mancini? Se la risposta è «Sì», non resta che dare inizio a questa nuova avventura: on y va!

 

Foto di copertina: Juanedc via Flickr.

Martedì, 12 Gennaio 2016 01:00

PARIGI: IL TEMPIO DEI VEG-LETTORI

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Passeggiare per Parigi, per quanto mi riguarda, significa spiaccicare il naso contro le vetrine degli esercizi commerciali e dire: «Wow». Camminando per le vie del centro, lo sguardo si posa sulle vetrine delle pasticcerie che espongono enormi meringhe, torte di tutte le forme e filoni di pane che sembrano dirti: «Mangiami. E vedi di farlo subito!».
Il centro parigino è l'oasi dei mille mila ristoranti e café, sparsi ovunque e tutti ugualmente pieni di clienti, e delle librerie
, da quelle minuscole alle grandi catene. Poco tempo fa ho spiaccicato il naso contro la vetrina di una piccola libreria situata a due passi dalla chiesa di Saint-Sulpice, nel sesto arrondissement. L'Âge d'Homme deve il suo nome all'omonima casa editrice francese, si trova in 5 rue Férou e presenta un rifornito reparto dedicato alla cucina e alla filosofia vegana.

Gli scaffali delle grandi catene di librerie sono stracolmi di testi riguardanti l'argomento, tuttavia, per una simpatizzante delle piccole realtà come me, è sempre bello notare l'attenzione dimostrata da un piccolo punto vendita come L'Âge d'Homme verso questi temi.

"Yes Vegan! – una scelta di vita" di Catherine Hélayel, "Mitsou – le straordinarie avventure di un gatto vegetariano" di Crisula Stefanescu, "I segreti vegani d'Isa" di Isa Chandra Moskowitz (l'autrice del cooking show "The Post Punk Kitchen") sono solo alcuni dei titoli esposti in vetrina sull'argomento mancino.


Rovistando fra gli scaffali troverete anche "Cuisine Végan pour Carnivores
" ("Cucina Vegana per Carnivori") di Roberto Martin, un titolo divertente e sottilmente provocatorio.
Orsù, amici mancini
, non siate pigri: se verrete a Parigi, fate visita a questa piccola libreria per toccare con mano tutto ciò di cui vi ho appena parlato. Alla titolare dite che vi mando io, vedrete che si ricorderà. Forse.

Info
Librairie Age d'Homme

5, rue Férou, 75006 Paris
http://www.lagedhomme.com




 

 

 

 

Martedì, 10 Novembre 2015 01:00

Il mercato biologico di Raspail

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Parigi, la città della Tour Eiffel che sbrilluccica di sera, delle soffici crêpes che fanno impennare la glicemia, del superbo Louvre e dei jardins sparsi un po' ovunque; Parigi: la citta dei croissant, delle baguette sotto all'ascella, delle sexy giarrettiere del Moulin Rouge, dei bagni senza bidet e di rue de l'Alboni (la via che ospita l'appartamento di Ultimo Tango a Parigi!).
Ogni volta che percorro le vie del centro, gira e rigira, penso sempre alla stessa cosa: cavoli, che città bellissima!
Vivo nel quindicesimo arrondissement insieme al mio ragazzo magro e al nostro gatto ciccione: insieme, nel nostro monolocale adorno di gerani rossi, formiamo una squadra mancina - quasi - perfetta (dico "quasi"per via del micio che, sì, mangia bio…però è onnivoro).
Proprio a questo proposito, voglio darvi una rassicurazione: essere mancini a Parigi è un'impresa possibile. 
Passeggiando per i quartieri della capitale, infatti, non è per nulla raro imbattersi in ristoranti vegetariani e vegani, in catene che propongono prodotti certificati, in eventi che educano i cittadini alla sostenibilità e in mercati con prodotti locali.

Uno di questi è il mercato biologico di Raspail, situato nell'omonimo boulevard della rive gauche, che ha luogo ogni domenica mattina. Le bancarelle dei commercianti propongono frutta e verdura certificata, formaggi e marmellate di propria produzione, legumi, cereali, saponi, rimedi naturali contro i malanni di stagione…e perfino sciarpe e bijoux!



Qualcuno espone magnifici dolci e biscotti fatti a mano, così come un numero indefinito di varietà di miele, di farine integrali e di libri sull'alimentazione
naturale e sulla tutela dell'ambiente.

Insomma, un paradiso mancino poco distante dalla Tour Montparnasse!
Voci di corridoio, oltretutto, dicono che non sia così difficile incrociare qualche vip intento a fare acquisti…si sa mai che vediate "Carlà" alla bancarella dei bijoux!