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Quando si cambia modo di mangiare in genere ci si preoccupa - anche a causa delle domande di chi ci circonda - che non ci manchi nulla, e soprattutto che non ci manchino le famose proteine.
Le proteine non sono molecole rare: si trovano in tutti gli alimenti e sono presenti in tutti gli alimenti di origine vegetale. Gli alimenti di origine animale contengono anche una certa percentuale di grassi, se non sono scelti con attenzione. Scegliamo quindi un'alimentazione vegetale per motivi di salute, etici e ambientali e staremo benissimo!
Affidiamoci con serenita' al cibo vegetale: non ci manchera' nulla. Chi ci metterà, invece, più tempo ad abituarsi, sarà la nostra mente: soprattutto all'inizio, essa ricercherà cibi dalla forma o dal nome (carne vegetale, formaggio vegetale ) che ricordano questo o quell'alimento che abbiamo mangiato da piccoli e a cui eravamo abituati. Con il tempo, comunque, questa fase passerà. Possiamo dunque approfittare per scoprire alimenti dalle caratteristiche nutrizionali eccezionali e ricette che non ci faranno rimpiangere nulla, sane e gustose.
Vediamo insieme alcuni alimenti vegetali ricchi di proteine.
Il seitan è un alimento davvero interessante, dall'origine incerta: sembra che sia stato inventato da monaci buddisti, che seguivano una dieta vegetariana.
La preparazione del seitan fatto in casa e' un momento davvero magico: per me lo è stato, e tutte le volte che lo faccio è così! E' un prodotto a base di frumento: possiamo usarlo al posto della carne, in tutti i modi in cui la usavamo: tritato in un ragu', saltato, impanato, al cartoccio...
L'unico rischio? Farsi prendere la mano! E' successo a tutti all'inizio: la nostra mente infatti ricerca piatti che ci ricordano ciò che abbiamo mangiato per tanti anni, ma come detto, questa fase poi passa, perchè ci sono davvero cosi tante cose che ci si dimentica di quello che abbiamo mangiato per una vita!
Non c'è nulla di male, dunque, ma mangiare seitan tutti i giorni o tre volte alla settimana non fa bene alla nostra salute, perchè è glutine puro; dobbiamo quindi essere consapevoli di questo, e regolarci di conseguenza. Il glutine, infatti, è una proteina molto collosa e appiccicosa (basti pensare che l'industria se ne serve per attaccare le etichette alle bottiglie!). Quello che fa nel nostro organismo è questo: appiccica i nostri villi intestinali, per non parlare di chi è intollerante al glutine!
Quindi: consumiamo il seitan come piu' ci piace, ma una volta alla settimana.
Il tofu è un alimento prodotto partendo dai fagioli di soia gialla o dal latte di soia. E' stato inventato dai monaci buddhisti, ed è un prodotto straordinario, sia per le sue proprietà che per i possibili utilizzi in cucina...tantissimi! Pietro Leeman, il nostro chef stellato, dice che il tofu è talmente bello da usare in cucina che vorrebbe averlo inventato lui!
Al latte di soia bollente viene aggiunta una sostanza in grado di farlo cagliare, solitamente il nigari, ma si puo' usare anche il succo di limone quando si vuole farlo in casa.

La procedura con cui si ottiene il tofu e' simile a quella da cui si ottiene il formaggio, per questo motivo e anche per come si presenta, viene a volte chiamato formaggio di soia. In realtà sono alimenti molto diversi! Il tofu è un alimento molto proteico, e contiene tutti gli aminoacidi essenziali. E' molto ricco di calcio e di ferro, e contiene i grassi "buoni" omega 3 e omega 6.
Il tofu è un alimento molto adatto all'alimentazione di chi deve ridurre i grassi nella dieta, soprattutto il colesterolo, e per chi ha problemi cardiovascolari, percheè -visto che il colesterolo è presente soltanto nel regno animale - il regno vegetale ne è totalmente privo. E' un alimento forte e ricco: perfetto per chi è debole, convalescente o anziano.
A differenza di altri cibi con alto contenuto in proteine è un alimento molto digeribile, ed è ricco di vitamine del gruppo B.
Il tofu è molto utile in cucina. Quando lo nomino, spesso mi sento dire "Ma il tofu non sa di niente!"...in effetti è vero! Il segreto è cucinarlo bene. La sua mancanza di sapore caratteristico (è "insipido!), addirittura, è un vantaggio! Il tofu infatti prenderà il sapore che vogliamo dargli volta per volta, ricetta per ricetta, sia dolce che salata.
Il tofu è un alimento crudo, oltretutto prodotto a partire da un legume. E' dunque bene cuocerlo prima di utilizzarlo. In commercio troverete molti tipi di tofu aromatizzati in vari modi, la scelta è personale e dipende dal vostro gusto.
Il tempeh, infine, e' un'altra invenzione orientale, che si presta a tantissime ricette, tutte molto buone e gustose.
Photo credits
PaPisc
Nora Kuby
Jonathan McIntosh
Trey RatCliff
"CLICK AND COLLECT" A LA FRANCAISE: AU BOUT DU CHAMP
Scritto da Ylenia Ingravallo E' passeggiando in cerca di un bar dove sedermi, all' ora dell' aperitivo, nel bel quartiere di Batignolles (Parigi, XVII arr. ), in rue des Dames, che la mia attenzione e' stata catturata da un piccolo locale di 20 mq. Non un ennesimo bar cosy, ma un piccolo spazio riempito soltanto da poco meno di un centinaio di scomparti trasparenti riempiti di frutta e verdura.
Proprio cosi': cavoli, patate, carote, insalate, pomodori. E succhi di frutta bio, marmellate " faites maison". In un attimo, mi sono ritrovata in un bizzarro orto urbano nel bel mezzo della capitale. Questo e' lo spirito di "Au bout du champ". Il principio e' semplice. Come davanti ad un qualunque distributore di snack, si sceglie il prodotto desiderato e si paga alla macchinetta, selezionando il numero dello scomparto desiderato che, infine, si apre. O per i piu' geek, e' possibile acquistare direttamente sul web e ritirare i prodotti scelti inseguito, tra le 8 e le 22, tramite un codice inviato via sms per poter aprire il " casier" attribuito.
L' idea e' quella dei due giovani parigini Joseph Petit e Julien Adam che, stanchi del loro lavoro di consulenti aziendali (e forse anche dei pomodori senza gusto dei grandi supermercati) decidono di adattare l'iniziativa molto piu' semplice di un agricoltore di un piccolo villaggio della campagna francese alla realta' urbana di Parigi. Cosi' nasce " Au bout du champ", che ha come obiettivi:
1. produrre e raccogliere a meno di 100 km; 2. consumare frutta e verdura di stagione; 3. rispettare il territorio e gli agricoltori partner; 4. ridurre al massimo le emissioni di gas a effetto serra e i tempi di raccolta-consumazione.
Una gran bella sfida nel cuore di una citta' i cui abitanti sono sempre piu' portati verso scelte alimentari improntate alla qualita', attente alla filiera corta e al concetto di bio ed ecosostenibilita'.
E, allora, bravo, les garçons!
Photo credits: Chiot's Run , Au Bout du Champ
PREVENIRE L'OSTEOPOROSI CON L'ALIMENTAZIONE
Scritto da Mara di NoiaL'osteoporosi è una malattia che rende fragili le nostre ossa; colpisce spesso le donne in menopausa, ma non solo. Nel tempo, si sono affermati diversi luoghi comuni, molti dei quali riguardano la tipologia di alimenti che bisognerebbe introdurre per prevenire e combattere il problema.
Mara di Noia di Vegachef, assieme al dottor Calcaterra, ci spiega come l'alimentazione può aiutarci nella prevenzione dell'osteoporosi, e ci regala una ricetta a base di tofu, molto utile per fortificare la struttura delle nostre ossa.
"Colazione da re, pranzo da principe e cena da povero".
Questo è quello che mi consiglia sempre mia nonna, una simpatica vecchina di 95 anni (in pratica, l'highlander della mia famiglia). Questo detto della saggezza popolare, se fosse ascoltato, ci aiuterebbe ad essere in salute, più magri, più in forma e con meno malattie.
In realtà la colazione è il pasto più trascurato della giornata. Molte persone evitano di farla per mancanza di tempo o fame; tanti altri mangiano "qualcosina" (caffè, cappuccino) e molti ancora fanno una colazione inadeguata (cornetto, cereali, merendine, ecc.). Quella di saltare la colazione, come dimostrato da numerosi studi, è un'abitudine dannosa in quanto predispone al sovrappeso e all'obesità. E' ritenuta, infatti, una delle cause della diffusione dei problemi di peso tra bambini e adolescenti.
La colazione dovrebbe essere considerata il pasto più importante della giornata, quello con il maggior apporto calorico (circa il 30-35%) e quello necessario a fornire i nutrienti per riprendere l'attività fisica e metabolica dopo il digiuno notturno. E' importante considerare anche il tipo di alimenti che costituiscono la nostra colazione. E' stato osservato che favorire alimenti di tipo proteico regola positivamente l'appetito, aumentando il senso di sazietà e riducendo gli spuntini serali, ossia quelli successivi alla cena.
In definitiva fare un'adeguata colazione (ricca di energia e con vari tipi di alimenti) aiuta a controllare il senso della fame e a mantenere il peso corporeo.
Buona colazione a tutti!
Letture consigliate
"Beneficial effects of a higher-protein breakfast on the appetitive, hormonal, and neural signals controlling energy intake regulation in overweight/obese, "breakfast-skipping," late-adolescent girls" - The American Journal of Clinical Nutrition (2013)
"High Caloric intake at breakfast vs. dinner differentially influences weight loss of overweight and obese women" - Obesity (2013)
Photo credits: Elaine Faith
Io sì, ho Un Vegano sul divano. Lo ammetto e lo sapete anche voi ormai da mesi. Ma ogni tanto, come quando il sole si fa leggermente più caldo e fa capolino tra le nuvole o la foschia della Food Valley, è sempre un piacere scappare, evadere e rifugiarsi da qualche altra parte, facendo sì che il mio diventi un divano ideale, pret à porter. Come? Così.
"Ragazzi che ne dite, festeggiamo lo scioglimento delle nevi? - dico al telefono mentre le mie dita battono veloci sul pc chiudendo, o cercando di farlo, un articolo – dai, vediamoci a metà strada!" "Io vorrei andare in Liguria – mi dice Luca – però devo controllare un po' di cose, tra cui la ricerca di un posticino dove mangiare che preveda anche me". "Già, il grande escluso – sogghigno - il mancino per eccellenza, il vegano. Povero!" "Ridi, ridi, decidiamo dove andare così mi informo prima su dove poter mangiare, così evitiamo stress durante la fuga".
"Andiamo dove vuoi – dico risoluta – sicuramente ci saranno tanti posti mancini dove poter pranzare ma per questa volta porto io il pranzo perfetto per tutti. Ci stai?"
"Ci sto! Ma mi raccomando, dovrà essere goloso per tutti!" "Lo sarà".
Andiamo a Genova, perché quando si parla di evasione per me si parla di mare. E poi è a metà strada – 248 chilometri per Luca, 208 per me – è Liguria, è un posto dove non siamo mai stati tutti insieme, è la città di molti cantanti che ci piacciono, è una città misteriosa, affascinante e ricca di paradossi. Perfetta per una fuga.
Ma cosa potrò preparare per il nostro pic-nic VEG all'insegna della golosità? Cosa può unire gusto e praticità senza escludere nessuno? Sicuramente un VegBurger ai carciofi, ma non uno come tanti, no. Lo farò con i prodotti di stagione, poi con del pane buono, quelloche faccio io e di cui vi parlerò presto. Allora andiamo ai fornelli, per prepararmi psicologicamente, però, faccio partire un vecchio disco, sono Bruno Lauzi e Paolo Conte che cantano "Genova per noi".
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Paolo Margari
Luca Vaudagnotto
L'INASPETTATA BONTA' DI CIO' CHE SI SCARTA
Scritto da Sara MerlinoQuando vado a trovare il mio verduriere preferito (succede due, anche tre volte alla settimana) arrivo sempre a casa con enormi borse di stoffa piene di ortaggi di stagione. Non riesco a resistere e ne compro sempre grandi quantità, perché nutro una vera passione per le verdure. La cosa che però mi ha spesso lasciata perplessa è la considerevole quantità di scarti che si genera durante il processo di pulizia della vedura.
Ci hanno erroneamente insegnato che alcune parti dei vegetali non sono buone, addirittura non commestibili. Io, invece, ho cominciato a sperimentare ricette proprio con gli "scarti": a volte basta semplicemente cambiare il metodo di cottura o di preparazione...e possiamo davvero portare in tavola piatti che sorprendono per la loro bontà!
Queste due "ricette-non ricette" (la vellutata di finocchi e i semi di zucca tostati) hanno, secondo me, il potere di cambiare la nostra prospettiva nei confronti di alcune verdure.
I protagonisti, questa volta, sono finocchi e zucca. Soprattutti i primi che, quando vengono consumati crudi, si riducono drasticamente perchè la loro parte più esterna è, come dire, un po' duretta! E se non siamo abilissimi con il coltello, anche se li affettiamo davvero sottili, quella sorta di scorza esterna proprio non ci va bene!. Aspettiamo però a farla finire nel secchio dell'umido!
LO STUDENTE DI GEOLOGIA E LE DISGUSTOSE PATATE ARROSTO
Scritto da Antonella MichelottiEra biondo, fichissimo e studiava geologia. Aveva un'eleganza innata, un portamento sicuro e una favolosa "due cavalli" gialla. Mi piaceva da morire. Volevo disperatamente fare colpo, volevo coccolarlo, volevo assolutamente che si innamorasse di me.
Commisi un errore: lo invitai a pranzo.
Per la prima volta cucinare era importante: non era pura sopravvivenza, era una questione vitale. Ero vicina al panico e mi maledivo per aver fatto quell'invito.
Mia nonna mi lasciò campo libero. Qualcosa si era già inceppato nella sua testa e con i fornelli non aveva più un buon rapporto: metteva sul fornello pentola, acqua, sale e pasta, tutto insieme, e accendeva il fuoco. Nemmeno a parlarne, dunque, di chiederle di cucinare qualcosa.
Per questo avevo cominciato a cucinare io, ma non avevo ancora diciotto anni, facevo la signorina smorfiosa, ed ero poco più che digiuna di pentole e padelle.
Ho rimosso dalla memoria quel pranzo. Non so cosa portai in tavola quel giorno, ma ricordo perfettamente di aver servito le patate arrosto più schifose che siano mai state cucinate a memoria d'uomo!
Quando il biondo fichissimo studente di geologia e io ci siamo incontrati di nuovo, trent'anni dopo, avevo già aperto due ristoranti, in cui cucinavo personalmente, e avevo finalmente imparato a fare le patate arrosto a regola d'arte: tutte perfettamente dorate, crosticina croccante fuori, cremose dentro, profumate di salvia...
Troppo tardi, purtroppo!
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La ricetta mancina delle patate al forno e le illustrazioni sono di Alessandra Bosi per la rubrica "Ricette e Ricordi".
Intolleranza al glutine? Ecco alcuni cereali e piante erbacee che possiamo introdurre nella nostra dieta come validi sostitutivi.
Miglio Il miglio è l'unico cereale basico: gli altri, infatti, lo diventano dopo l'ammollo. Il miglio è il cereale che ci porta forze di armonia, calore, bellezza (soprattutto per la pelle, gli occhi, i denti, i capelli e le unghie).
Scopriamo quindi perché é un cereale adatto non solo ai carnarini (che però la sanno lunga!). Il miglio attiva il metabolismo del silicio - essendone molto ricco - e rinforza ossa e cartilagini; inoltre, è molto drenante, cioè ha la spiccata proprietà di asciugare il corpo dai liquidi. Prima che venisse usato il riso, veniva utilizzato come base per la polenta in pianura padana e in tutte le regioni umide.
Dopo averlo lavato, il miglio si cuoce in acqua con poco sale (una parte di miglio e due di acqua): si presta a diventare base per torte salate e dolci senza glutine, essendone naturalmente privo. Crocchette e polpette riescono benissimo con il miglio, perché quest'ultimo si addensa molto bene. Sgranato, si utilizza nelle minestre e nelle zuppe in qualsiasi stagione.
E' ottimo anche come base del porridge della colazione, cotto in succo di mela, con uvette, cannella e mela.
Grano saraceno Il grano saraceno é un piccolissimo legume, originario del Nepal e degli altri paesi satelliti della Cina, con qualità talmente pregiate che viene ammesso alla categoria dei cereali. Ci fornisce proteine di alta qualità, con una grande quantità di lisina, aminoacido essenziale e indispensabile per la vita. E' ideale per l'inverno, per chi vuole guadagnare un po' di peso e arrotondare i propri muscoli. Ci offre tanta energia e resistenza alla fatica. Si puo' mangiare sia in grani, in zuppe e minestre, sia in farina, che si presta a molte preparazioni naturalmente "gluten free". E' quindi pronto a soddisfare le esigenze dei celiaci, di coloro che sono sensibili al glutine o che che lo vogliono eliminare per un po' di tempo.
I chicchi, bellissimi, a forma triangolare, si cuociono dopo averli sciacquati, per 15/20 minuti in acqua bollente, con poco sale, con la classica proporzione di una quantità di cereale e due di acqua. Si puo' condire come si desidera: con olio e verdure di stagione, per esempio.
Amaranto L'amaranto é una pianta erbacea senza glutine, che cuoce velocemente. Il suo nome deriva dal greco "amarantos", che significa "che non appassisce"; per questo motivo, per i Greci l'amaranto rappresentava l'espressione dei sentimenti che non mutano nel tempo.
E' ricco di proteine di alta qualità, circa il 16% (tra cui lisina) e tantissimi minerali: calcio, ferro, magnesio e fosforo. Contiene inoltre molte fibre. L'amaranto è altamente digeribile grazie all'assenza del glutine e alla presenza delle fibre; per questo, viene usato per lo svezzamento dei bambini e per la preparazione delle pappe.
Data l'abbondanza di proprieta' nutritive e alla presenza di proteine di alta qualità, l'amaranto viene consumato spesso da chi sceglie di non mangiare più carne.
Cuoce in circa 20 minuti, dopo averlo sciacquato; si può quindi condire con dell'olio, dopo averlo lasciato riposare e gonfiare per circa 10 minuti.
Quinoa Anche la quinoa, nonostante le apparenze, è una pianta erbacea come l'amaranto. Il suo valore nutritivo viene paragonato a quello del latte! Ricca di proteine e di aminoacidi essenziali, fornisce una quantità di calcio superiore rispetto ad altri cereali. E' un alimento molto ricco e dalle proprietà importanti: ricca di vitamine del gruppo B e vitamina E, importante nell'azione antiossidante, soprattutto a livello delle membrane cellulari. L'azione combinata della lisina e delle vitamine del gruppo C e' molto importante per il tessuto connettivo.
La quinoa si può mangiare in insalate, in zuppe e tortini, polpette e crocchette. Naturalmente senza glutine, é adatta al celiaco, all'intollerante al glutine e a chi vuole eliminarlo per un po' di tempo.
Riso E' il re dei cereali senza glutine; ne esistono varietà infinite, ma cerchiamo di consumarlo solo integrale o semi integrale, per poterne apprezzare tutte le qualita' nutrizionali contenute nel germe che, nel riso bianco, viene eliminato.
Il riso integrale, se messo in terra, germina: tutta la forza della natura è contenuta in questo chicco che dara' origine a 10.000 piantine!
Il riso asciuga il corpo: strizzando letteralmente i liquidi, ci consente dunque di eliminare i ristagni e i gonfiori. E' un alimento completo, che possiamo consumare al posto della pasta, se abbiamo dei problemi con il glutine, e in mille modi, senza avere bisogno di prodotti industriali che - é vero - posso essere utili per risolvere, nel breve periodo, alcuni problemi contingenti; ma, alla lunga, possono indebolirci, come tutti i prodotti troppo elaborati, manipolati e raffinati.
Photo credits
Йоана Петрова
Ervins Strauhmanis
BlueRidgeKitties
Bloccati dalla neve.
Sembra il titolo di uno di quei film che mandano in tv le sere che precendono il Natale; invece è la realtà di un tranquillo week end di febbraio. Avevo già tanti progetti: qualche giro a scattare fotografie per le pianure circostanti, una bella mostra in centro, una tranquilla cena tra amici e le mani in pasta per provare una nuova ricetta di dolcetti veg per carnevale o qualche nuvo e succulento primo piatto... invece, Big Snow, come si chiama ora una grande nevicata – una normale, visto il periodo – ha bloccato tutto. Dovrò fare a meno dei miei amici, del mio Vegano sul divano che ogni volta, con il suo arrivo, non solo movimenta il mio salotto, ma mette a soqquadro le mie collaudatissime ricette per fare diventare tutto anche alla sua portata.
"Ma come? Che significa che non riuscite più a partire?" "Significa che è tutto bloccato: autostrade, linee ferroviarie e tangenziali per questo volta dobbiamo rimandare – dice serioso Luca - non sarebbe opportuno mettersi in viaggio con queste condizioni meteo."
"Ma proprio ora doveva arrivare 'sta Big Snow? - dico scocciata, scocciatissima - È solo una big rottura, big. Big!"
"Già, non dirlo a me – sbuffa Luca dall'altro capo del telefono - ora dovrò anche cucinare e questa cosa proprio non l'avevo messa in conto!"
"Vedi, vedi quanto sono utile di solito, e non lo sai – sogghigno quasi orgogliosa del mio ruolo in cucina – però ti posso passare la ricetta che avrei portato in tavola stasera, al vostro arrivo, così è come se mangiassimo insieme!"
"Spero almeno di riuscire nel risultato, sarà bello mangiare come se fossimo alla stessa tavola, più o meno. Aspetto la tua ricetta, io aggiungo un altro ingrediente, la musica: Mina con "Da capo" suonerà nelle nostre cucine".
Così dicendo Luca mi saluta.
Io entro in cucina, mi armo di musica e grembiule e comincio il mio rito. Porterò in tavola un Mix di cereali con broccoli dal sapore etnico che riusciranno a sfamare anche il più cocciuto dei veganScettici. Già, perché in questo pomeriggio nevoso e un po' solitario, questa ricetta è nata come una sfida: convincere il mio fidanzato onnivoro che i broccoli – di stagione e ricchi di sali minerali – uniti alla completezza di orzo, grano, farro e riso riusciranno nel loro intento, saziare con una cena equilibrata, senza rinunciare al gusto saporito e gioioso che regalano le spezie.
"Pronto Luca? Ci sei? Ecco la ricetta...."
Photo Credits: Raffaele D'Angelo
Ammettiamolo: quante volte ci capita di svegliarci al mattino con la pancia bella piatta...e di vederla sempre più gonfia durante la giornata? Un fenomeno davvero irritante, soprattutto per noi donne...e a volte, anche doloroso! In particolare durante questa stagione, infatti, le temperature rigide, un'alimentazione un pò disordinata e certi fattori emotivi possono essere causa del fenomeno del gonfiore intestinale.
Mara di Noia di Vegachef ci spiega nel suo video come contrastare questo disagio con un rimedio naturale e semplice da preparare: il Brodo di Clorofilla.
Altro...
Si sente spesso parlare del limone e delle sue proprietà dimagranti e benefiche per la salute, tanto che è abbastanza diffusa l'abitudine di bere succo di limone tutti i giorni.
Questo agrume è noto contenere buone quantità di vitamina C, che stimola il sistema immunitario e migliora l'assorbimento del ferro se associato ad alimenti che ne sono ricchi. Ad esempio è buona abitudine, per chi soffre di anemia, utilizzare del succo di limone per condire l'insalata oppure sulle carni per assumere più ferro. Contiene anche potassio e altri sali minerali utili per le ossa e per l'idratazione; acidi organici come l'acido citrico, che migliorano la digestione e aiutano ad eliminare le tossine. Forse le sostanze più interessanti dal punto di vista della salute sono i flavonoidi come l'esperidina, la rutina e la diosmina che hanno proprietà antiossidanti, protettive per i capillari, e proprietà antitumorali.
Una sostanza interessante è il limonene, il principale costituente dell'olio essenziale del limone, che oltre che trovare largo uso come aromatizzante e fragranza per cosmetici, presenta anche caratteristiche benefiche per la salute. Ad esempio, viene utilizzato come sostanza anti-colesterolo, perché è capace di solubilizzare i calcoli biliari; è utile per chi soffre di reflusso, poiché allevia l'acidità gastrica. Studi interessanti sono stati condotti per confermare l'attività antitumorale del limonene. È stato osservato, infatti, come il limonene riduca la proliferazione delle cellule tumorali in varie linee di carcinomi (dello stomaco, dell'intestino e della mammella).
È chiaro quindi che il limone ha davvero tante proprietà salutari; tuttavia il suo utilizzo anche quotidiano, per avere un effetto benefico, deve essere inserito in un complesso di stile di vita e abitudini alimentari corrette.
http://www.ok-salute.it/
Hiroyuki TSUDA et al. (2004) Cancer Prevention by Natural Compounds Drug Metab. Pharmacokin. 19 (4): 245–263
Jidong Sun, PhD (2007) D-Limonene: Safety and Clinical Applications Alternative Medicine Review. 12 (3 )
Photo credits: Tim Hoggarth
Intervista ad Alessandro Benedetti, tecnologo alimentare
Cibo e scienza: due parole che ci fanno pensare a due mondi contrapposti. Cosa ha in comune il cibo - che con i suoi odori, sapori e colori stimola i nostri sensi e risveglia in noi emozioni e ricordi - con la "fredda" e razionale scienza? In realtà, esiste un legame fortissimo e indissolubile tra i due mondi. Non solo la scienza è necessaria per assicurare la salubrità di quello che mangiamo, ma riveste un ruolo importante per migliorare la conoscenza degli ingredienti e rendere migliore la vita di tutti noi, anche e soprattutto dei mancini!
E' quanto ci spiega Alessandro Benedetti, tecnologo alimentare conosciuto in occasione dell'Hackaton Food di H-Farm e che abbiamo intervista per la comunità mancina!
1. Alessandro, tu sei un tecnologo alimentare...come spiegheresti queste parole a tua nonna? Semplificando al massimo! Il tecnologo alimentare sta all'alimento come il medico alle persone e lo chef al piatto! Diciamo che il tecnologo si posiziona a metà: le nostre competenze sono multidisciplinari e distintive in campo scientifico, tecnologico, gestionale e legislativo, per analizzare il sistema complesso della filiera alimentare e per gestire la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dei processi e dei prodotti - dal "campo alla tavola" - a beneficio dei consumatori.
2. Come può un tecnologo alimentare migliorare la vita di un mancino alimentare? La conoscenza della scienza degli alimenti ci permette di prevedere le interazioni tra i diversi ingredienti. Quando mi cimento nella progettazione di un nuovo prodotto, mi piace partire dalla cucina insieme a qualche amico chef: partiamo dalla selezione accurata degli ingredienti,quindi proseguiamo con lo studio accurato della composizione del piatto, il bilanciamento degli ingredienti... e con l'ingegno dello chef il nuovo alimento prende forma, struttura, profumi! In questo modo, nascono nuovi piatti, ad esempio per gli amici Vegani e per coloro che - non tollerando il lattosio - vogliono godere del sapore e della forma di una mozzarella...insomma, creiamo emozioni per tutti!
3. In che modo potremmo calibrare in maniera equilibrata la grammatica dell'alimentazione con la creatività nel piatto? Sono dell'opinione che la creatività del piatto possa entrare in perfetto accordo con un'alimentazione corretta; l'importante è conoscere la materia! In questo modo, la combinazione dei giusti ingredienti darà origine a piatti gustosi, attraenti per il palato, e che nel contempo rispettano le proprie esigenze alimentari.
4. Di cosa ti occupi ora e come sei arrivato a questo percorso? Ormai da un paio d'anni lavoro nella divisione Ricerca&Sviluppo della Delonghi. Nello specifico, analizzo e studio nuove tecnologie per la Cucina del Futuro (tranquilli, nulla di fantascientifico che si avvicini a Star Trek!)...tecnologie che potranno sicuramente aiutare gli amici Mancini!
5. La tua ricetta preferita, "tecnologicalimentarmente parlando" ;) (e perchè!) Non ho dubbi! Tra le prime classificate c'è il "Tiramisu sifonato"! Un dessert della tradizione trevigiana che mi piace molto e che da la possibilità di essere composto anche direttamente sul piatto o nel bicchiere. La schiuma che ne esce è "tecnologicamente" affascinante: una rete di particelle di proteine, lipidi e carboidrati sostengono e creano la struttura finale, una polvere di cacao amaro completa l'opera...e il palato viene saziato!
6. Hai delle mancinità? Di sicuro sono un curioso alimentare, instancabile esploratore del gusto. Nessun altra mancinità per ora…ma come ben sapete, potrebbero sempre arrivarne altre in futuro!
7. E infine, ultimo ma non meno importante...raccontaci qualcosa in più di te! Da dove nasce la tua passione per la cucina? Beh senza dubbio è una passione ereditata sin da piccolo, nella cucina domestica assieme a mia mamma, e che è diventata poi una professione grazie agli studi universitari. Il mio carattere mi è stato di aiuto: sono molto determinato nel raggiungere i miei obiettivi e mi piacciono le sfide, soprattutto quelle culinarie! Per questo, ho continuato ad approfondire il mio interesse nei confronti della "tecnologia", che considero come l'ingrediente di una ricetta: fondamentale per un buon risultato...ma solo se viene ben dosato! E oggi posso dire che il mio lavoro...è uno dei più belli del mondo!
Due chili in più. Questo è lo sconfortante risultato delle mie abbuffate natalizie. Immagino che molti di voi si trovino nelle stesse condizioni e siano alla ricerca di uno "strumento" efficace per recuperare la forma perduta.
Iniziamo col dire che non esistono né diete né prodotti miracolosi che in pochissimo tempo (tipo qualche settimana) possano far perdere i chili di troppo; quello che possiamo (o meglio dobbiamo fare) è adottare uno stile di vita più salutare, tale da garantirci non solo il dimagrimento, ma anche il miglioramento del nostro benessere. A tal proposito consiglio la lettura di "Food, nutrition, physical activity, and the prevention of cancer: a global perspective". Si tratta di un saggio in cui gli autori espongono in maniera molto dettagliata le azioni da intraprendere per essere magri e garantirsi una salute migliore.
Di seguito riporto, in forma di "sintetico vademecum", quanto viene suggerito:
1.Restare magri e mantenere il proprio indice di massa corporea (qui troverete la definizione dell'indice) al di sotto di 25. 2. Fare attività fisica (almeno un'ora al giorno) ed evitare di essere sedentari (fare le scale, camminare, giardinaggio, etc.)
3. Minimizzare il consumo di cibi e bevande che favoriscono l'aumento di peso come dolci, cibi grassi, fast food, bevande dolci e gasate.
4. Mangiare più frutta e verdura (complessivamente almeno 5 porzioni al giorno, e meglio se crude). Ricordate che patate e legumi non appartengono alla categoria delle verdure!
5. Limitare il consumo di alimenti di origine animale, in particolar modo di carne rossa e carni processate (come salumi e affettati).
6. Limitare il consumo di alcolici, preferendo in ogni caso il vino rosso.
7. Ridurre il consumo di sale e di alimenti conservati sotto sale ad esempio, affettati e salumi, alimenti in salamoia, prodotti da forno salati); in generale, sarebbe opportuno evitare di salare i cibi (che generalmente contengono del sale "nascosto") e usare, piuttosto, delle spezie per insaporirli.
Buon dimagrimento e salute a tutti!
Photo credits: Matt Gibson
CRONACA DI UNA GIORNATA NO: SUCCEDE ANCHE AI VEGANI!
Scritto da Giulia Siena -"Se tu fossi normale, e non VEGANstrano come sei, ti trascinerei a bere una gustosa e avvolgente cioccolata calda – urlo dal bagno nel quale mi sono rintanata per cambiarmi e asciugarmi i capelli, quasi violentati dalla pioggia di questo gennaio che non vuole finire – e invece no, non si può. E poi, sei appena arrivato e non ti va neanche di uscire!" - "Sono appena sceso dal treno, dammi tregua – sospira stizzito Luca – e comunque non mi andrebbe di uscire neanche con il sole, figurati con questa pioggia!"
- "Dai, sorridi – dico percorrendo il corridoio e accovacciandomi sul divano, quello ormai celebre del vegano – siamo insieme e ci sono i SALDI! Non ti sembrano ottimi motivi per sorridere?"
- "Sì, forse, magari più tardi sorriderò, ma ora no" risponde sicuro Luca.
Ecco, ci siamo: la prima giornata NO del 2015 doveva proprio arrivare oggi? Doveva proprio arrivare durante un week end di relax e dopo ore di treno per vedersi? Io ero già pronta con un programma davvero succulento: merenda/shopping-shopping-shopping/cena con gli amici/chiacchiere fino a notte fonda. E invece Luca, il mio fidato amico, il mio Vegano sul divano, mi delude così. Certo, certo, capita anche a me... spesso, forse molto più spesso di quanto io voglia ammettere, ma quando succede io mi assento dalla realtà: fuggo in cucina a impastare biscotti e dimentico il resto. O almeno ci provo.
- "Sai cosa ci vorrebbe, Luca?"
- "Sì, so maledettamente cosa ci vorrebbe – dice assorto – ci vorrebbe proprio qualcosa di goloso. Non troppo goloso come la tua "gustosa e avvolgente cioccolata calda" ma qualcosa di buono-sano-vegano che comunque ci coccoli un po'!.
- "Ecco bravo – rispondo decisa - facciamoci coccolare da qualche biscotto che sia goloso ma che possiamo comunque mangiare e preparare insieme!". Detto questo apro la mia dispensa e trovo i pistacchi, prendo il mio fidato cacao; Luca tira fuori dal frigo il "suo" latte di soia, prende lo zucchero di canna e torna in salotto ad armeggiare con il mio vecchio giradischi: cucinare senza musica è un vero e proprio delitto! Così, mentre Astrud Gilberto intona le possenti note di "Manhã de Carnaval", noi ci prepariamo la nostra coccola culinaria, il nostro comfort food odierno: Biscotti vegani al cacao e pistacchio.
Photo credits: KittyKaht