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Per questa Pasquetta siamo a casa al sicuro, mentre intorno primavera brilla nell'aria. Pulcini, conigli, rondini e un sole che acceca risvegliano la natura, su prati fioriti di finocchio e sotto alberi di broccolo. Respiriamo i profumi dalla finestra, prepariamo biscotti, coltiviamo fiori sui balconi. Aspettando l'estate.
COSA CI METTO
- 1 peperone rosso
- 1 melanzana
- 1 broccolo
- 1 finocchio
- 1 tuorlo d'uovo sodo
- 1 fiore di zucca
- 1 peperone giallo
- foglie di salvia
PROCEDIMENTO
Taglia il broccolo in due longitudinalemente e ottieni i due alberi.
Taglia il peperone giallo e il finocchio con le formine da biscotto per creare pulcini e coniglietti.
Taglia a mano libera la melanzana per creare il corpo della casa e il peperone rosso per formare il tetto. Arrotonda i bordi della costa di un finocchio e otterrai delle nuvolette.
COSA CI METTO
- 5 foglie di riadicchio rosso
- 1 peperone rosso
- 1 peperone giallo
- 1 melanzana
- due carote viola
- un paio di rametti di rosmarino
- uno spicchio di zucca
PROCEDIMENTO
Taglia l'omino a mano libera nella melanzana o aiutandoti con un modellino in cartone precedentemente realizzato.
Cappuccetto rosso e il lupo in un bosco di verdure
Scritto da Laura RizzoCOSA CI METTO
- 1 cipolla rossa
- 1 carota gialla
- 1 melanzana
- 1 peperone
- 200 g di piselli
- 20 funghi champignon
- 10 capperi
- 4 pomodori pachino
- 1 zucchina
- 4 cimette di finocchio
- 1 ravanello
- 5 roselline di broccolo
PROCEDIMENTO
Taglia nella melanzana e nel peperone le sagome del lupo e di Cappuccetto. Prova a farlo a mano libera, altrimenti crea dei piccoli modellini di cartone. Cuoci in padella, con un filo d'olio i funghi e lasciali raffreddare. Stessa cosa farai coi piselli (puoi lessarli). Con questi, poi, componi il tronco e le foglie dell'albero. Il nostro disegno del bosco è una possibilità, ma puoi farti guidare dalla fantasia e usare molte varianti di verdura.
Ci misi un sacco di cura per trovare tutto: la gonna nera lunga, una camicetta con la pistagna smerlata, uno scialle a fiori. Le ballerine nere erano sempre le solite e quel paio di orecchini pendenti con una pallina di vetro color viola scuro erano perfetti. Restava da creare l'acconciatura e il trucco. Capelli raccolti in uno chignon e in testa un cerchietto pieno, stracolmo di fiori, comprati finti (ma che, mi raccomando, sembrino più veri possibile - avevo detto al ragazzo cinese dell'emporio sotto casa). Il pomeriggio passò così, tra prove, belletti, ferrettini e colla vinavil. Le 20 erano vicine. Mi sarebbe passata a prendere Anna. Via, ultimo tocco. Ombretto, gote rosse di fard e matita. Sugli occhi, sulle sopracciglia e...sul labbro superiore. Frida era pronta per il suo veglione di Carnevale, baffi e tutto. Arrivate alla festa, il salone grande ospitava già un sacco di maschere. Una delle più belle, un grappolo d'uva tutto di palloncini blu gonfiati e appiccicati addosso. Il tempo di prendere un drink e mi si avvicina il solito provolone.
Secco, mi fa:
COSA CI METTO
- 1 cipolla rossa
- 1 carota viola
- 10 foglie di alloro
- un spicchio di zucca
- tre pomodori pelati
- 1 pomodorino ciliegino
- 7/8 rose di broccoli
- 7/8 rose di cavolo bianco
- 5 rose di cavolo romano
- 5 lupini
- 1 porro
- 3 ravanelli
- 4 pomodirini confit gialli
PROCEDIMENTO
Lessa i broccoli e i cavoli e lasciali raffreddare. Taglia le carote servendoti di un temperamatite per ortaggi.
Adoro il vento. Perché mi piace pensare, come nel mago di Oz, o in Chocolat, che porti via le malinconie, le amarezze, i cattivi pensieri, le sofferenze di tutti e le stupidaggini e regali aria fresca, nuova, cambi il corso degli eventi. Rinnovi i sentimenti e apra nuovi orizzonti. Faccia sparire dalla buca delle lettere le bollette e le riempia di lettere d'amore; alzi la gonna delle signore per mostrare calze e mutandine e faccia volare lontano il parrucchino degli uomini. Aiuti gli aquiloni dei bambini a trovare una strada e indirizzi i marinai verso la rotta più giusta. Che volino in alto i palloncini, le coppole, le code di cavallo.
COSA CI METTO
- 1 melanzana
- 1 cavolo cappuccio rosso
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla rossa
- 1 carota viola
- 1 carota gialla
- 1 carota arancione
- 7/8 pomodorini gialli confit
- 1 patata viola
- origano
- rosmarino
- erba cipollina
PROCEDIMENTO
Taglia la melanzana a mano libera con un paio di forbici. Crea liberamente le parti di due innamorati, o disegna prima le sagome su un cartoncino per aiutarti e poi ricalcale sulla verdura.
Crea un albero con la costa di sedano e le foglie esterne del cavolo rosso.
Prendi una forchetta e con i rebbi buca tutto l'impasto in teglia, in modo da impedire che lieviti e copra il disegno che andremo a comporre.
Ora attendiamo fiduciosi la sua liberazione.
COSA CI METTO
- 200 gr di carole gialle
- 1 bustina di zafferano
- due confezioni di olive nere denocciolate
- una cipolla bionda grande
- 1 melanzana
Stanotte ho sognato la campagna.
C'era silenzio. E poi c'erano grilli, cicale, resina dai pini che ti macchia i vestiti e appiccica i capelli, pane caldo del panificio in paese comprato da tuo padre al mattino presto, fichi sull'albero, silenzio, sedia a dondolo, lucertole, bucati al sole, verde, fresco, silenzio, barbecue, amici che ti vengono a trovare, bicicletta, mare a due passi per poi tornare nel silenzio, vigne a perdita d'occhio, apparecchiare tutti insieme, partite di pallone, ciabatte e calzoncini, calcio balilla e ping pong, frittata a colazione, friselle a tutte le ore, silenzio, bucati, grilli e cicale.
Campagna è per chi sa stare in campagna. Col cuore in viola.
COSA CI METTO
- 350 gr. carote viola
- 1 cavolo rapa
- 1 cespo di radicchio
- 1 cipolla bianca
- 7/8 broccoli lessi
- 1 carota gialla
- 1 fungo champignon crema
- rosmarino
- origano
- salvia
- timo
PROCEDIMENTO
Prima di procedere con l'impasto, sbuccia le carote viola, tagliale a rondelle e lessale mettendole direttamente in una pentola con acqua a temperatura ambiente. Una volta cotte, prendi l'acqua di cottura, falla raffreddare e usala nel tuo impasto per la focaccia, secondo il modello basic, indicato. Regolati sull'idratazione del tuo impasto e aggiungi farina alla bisogna.
Una volta ottenuto il tuo impasto viola, decoralo come meglio preferisci. Noi abbiamo creato una notte stellata in campagna, con casette di carote su colline di cavolo rapa e volpi a fungo che sbucano dalla vegetazione.
COSA CI METTO
- 250 g di rape rosse precotte
- 1 cipolla rossa
- 20 piselli lessi o precotti
- 20 capperi
- 1 carota gialla
- un mazzo di rosmarino
- 10 foglie di salvia
- 2 ravanelli
- 1 costa di finocchio
- 1 gambo e 1 foglia di bietola rossa
PROCEDIMENTO
Cucinare con i bambini: benefici per genitori e figli
Scritto da Ilaria CichettiCucinare è per un bambino molto più di un gioco per pasticciare con gli ingredienti: rappresenta la base per allenare la sua concentrazione, di cui avrà bisogno anche per lo studio in futuro.
Cucinare è un’arte, non solo chimica, ma un vero processo alchemico che ci permette di prenderci cura di noi e delle persone a cui vogliamo bene. Il cibo che prepariamo con tanto amore è nutrimento per corpo, mente e anima. I bambini, in particolare da 0 a 3 anni, hanno quella che Maria Montessori definiva “mente assorbente”: captano ogni cosa dell’ambiente e delle persone con cui trascorrono il proprio tempo: attitudini, umore, modi di dire e di fare le cose. La cucina è uno dei luoghi più densi di emozioni, azioni e parole, che possiamo trasmettere ai nostri figli attraverso le nostre competenze culinarie, ma anche attraverso il nostro atteggiamento nei confronti del cibo.
La cucina infatti è il miglior “palcoscenico d’apprendimento” per i 5 sensi: i nostri bimbi possono toccare, osservare con stupore i processi di trasformazione, annusare, assaggiare ed ascoltarne i suoni magici: il coltello sul tagliere, l’acqua che bolle, la cipolla che sfrigola nella padella, la frusta che monta le uova…
Avendo trascorso l’infanzia con mia nonna, che era un’aiuto-cuoca, mi sono resa conto di avere una innata attitudine a gestire più fuochi contemporaneamente, perché “lo avevo sempre visto fare” e non per tutti è così automatico.
L’ideale, per un bambino, sarebbe essere spettatore attivo di tutto il processo, partendo dalla esperienza diretta nell’orto (comprando insieme dal contandino, da una fattoria didattica o da un’azienda agricola locale), raccogliere la verdura e scoprire com’è fatta la sua pianta, partecipare alla preparazione del cibo. Cucinare insieme, annusare e usare tutti i sensi per i singoli ingredienti, far conoscere il nome dei vari ingredienti ed utensili da cucina o tipi di taglio e attività arricchiranno i bambini.
Il vero apprendimento nei bambini avviene quando li mettiamo in grado di emozionarsi per qualcosa che stanno vivendo: le loro espressioni mentre osservavano il caffè venir su dalla moka o le capriole degli gnocchi nell’acqua bollente sono impagabili!
Insegnare l’amore per il cibo attraverso il racconto delle ricette che si preparano insieme, soprattutto quelle della tradizione della propria terra, è importante per trasmettere ai più piccini saperi e passioni che un giorno diventeranno rituali d’amore nei confronti dei propri genitori e della propria terra natia: mantenendo vivo il ricordo, facciamo memoria della natura, della terra, dei nonni perché trasmettiamo storia, abilità manuali, gusti, tradizione, cultura e valori ogni volta che cuciniamo anche una semplice ricetta.
La cucina è per gli adulti il miglior luogo dove vivere la “pedagogia della lentezza”, una sorta di palestra per allenarsi alla pazienza con i bambini.
Quando siamo con i bambini in cucina infatti, è importante essere rilassati, fiduciosi e mostrare loro ogni cosa con estrema lentezza, senza troppe parole, compiendo un movimento alla volta, perché i bambini possano focalizzare la propria attenzione su una micro attività alla volta.
Quando cucinano, i bambini acquisiscono moltissime competenze:
- Affinano movimenti e coordinazione
- Acquisiscono nuove abilità, come usare un coltello o un pelapatate
- Costruiscono le basi della fiducia in sé stessi, scoprendo che “ce la faccio da solo”
- Arrivano ad assaggiare cibi che, se non li avessero preparati con le proprie mani, non avrebbero assaggiato altrimenti
- Usando la manualità, rafforzano la propria intelligenza perché, come afferma Maria Montessori, “è attraverso la mano che si costruisce l’intelligenza”
- Fanno esperienze altamente formative per la propria autonomia e indipendenza
- Possono cominciare ad apprendere in modo giocoso i primi concetti logico-matematici, dal contare i cucchiai di farina, al pesare con la bilancia
- Acquisiscono competenze gestionali di spazialità, come organizzare utensili, ciotoline e ingredienti nel proprio piano di lavoro, rispettando lo spazio altrui
- Fanno esperienza di ordine e autodisciplina, dovendo necessariamente mantenere pulito e organizzato il piano di lavoro (in questo è importante il nostro esempio)
- Fanno esperienza di processi chimico-fisici (dalla lievitazione a alla trasformazione di alimenti… )
- È un’occasione di alfabetizzazione emotiva, in quanto imparano a comunicare le proprie difficoltà, l’orgoglio di esser riusciti in qualcosa, lo stupore davanti a processi nuovi e inoltre imparano a chiedere aiuto quando ne hanno bisogno
- Apprendono il valore della cura, sia degli spazi di lavoro sia che delle persone a cui vogliono bene
- Prendono consapevolezza del valore del cibo sano e fatto in casa, anche assistendo alla spesa.
Vogliamo passare alla pratica? Possiamo partire preparando insieme una ricetta semplice come il Tortino agli spinaci di Emanuela Bleve in cui i bambini impareranno a:
- rompere e montare un uovo,
- tagliare gli spinaci,
- approcciarsi indirettamente alla scrittura in quanto gli ingredienti vengono disposti in ordine da sinistra verso destra,
- scoprire, conoscere il nome ed imparare ad utilizzare nuovi utensili,
- impugnare correttamente un cucchiaio con la presa a pinza,
- fare travasi col cucchiaio,
- contare quanti cucchiai di ingredienti occorrono,
- leggere il disegno e il quantitativo di cucchiai della ricetta a misura di bambino,
- maneggiare con cura oggetti di vetro e ceramica,
- versare la preparazione in uno stampino cercando di far entrare tutto il contenuto nel pirottino,
- esercitare la concentrazione nel lavoro di preparazione della ricetta dall’inizio alla fine,
- mantenere in ordine e pulita la propria postazione di lavoro.
Per conoscere i dettagli e metterci all'opera con la ricetta, clicca qui.
In conclusione, cucinare con i bambini è una grande opportunità di condivisione e apprendimento per tutti: si praticano il rispetto, l’amore, la dedizione, la cura, la concentrazione e allo stesso tempo si sperimenta uno stile di vita sano.
Godetevi questi magici momenti per la crescita dei vostri bambini con l’ingrediente fondamentale: la spontaneità. Tutto verrà più delizioso!
Buone cucine!
Si è incamminata di buon mattino, ha oltrepassato la saracinesca del negozio di dolciumi, e ha dato un’occhiata veloce. Ciabatte di lana ai piedi, gonna di stracci, fazzoletto in testa e un naso più che riconoscibile. Niente caramelle, quest’anno. Niente cenere e nemmeno carbone. Solo una grande e importante missione: riempire il sacco di calzini colorati, a righe, a pois, di calze di seta, col pizzo, da 20, 50 e 100 denari e lasciarne una per ogni letto. Composto il bagaglio, messa in moto la scopa, si vola sui tetti del mondo a consegnare una calza per ciascuno. Una sola, vuota, ma piena di speranza. Trovare l’altra sarà compito di tutti, appena il cielo tornerà a respirare aria fresca. E allora, via, tutti a guardare sotto il cuscino cosa è capitato in sorte. Di corsa.
COSA CI METTO
Prendi una forchetta e con i rebbi buca tutto l'impasto in teglia, in modo da impedire che lieviti e copra il disegno che andremo a comporre.
Altro...
Buoni propositi per il 2021
Indossare cappellini e scollature, essere inondati da valanghe di fiori, camminare spediti a passo di mambo verso la meta. In caso di ostacolo, girare elegantemente le spalle, non prima di aver mandato un bacino di commiato, rigorosamente col rossetto rosso lacca. Cedere alla poesia della peperonata con eleganza; tenere in conto che Wonder Woman era una di noi: cosce sode e un filo di pancia; non andare controvento ma al massimo ricorrere all’ombrellino di Mary Poppins per volare lontano; dare retta ai Ricchi e Poveri e pensare: che sarà della mia vita chi lo sa. E, soprattutto: indossare sempre qualcosa di rosso.
COSA CI METTO
E inoltre:
- 1 porro
- 5 pomodorini
- 1 cavolo cappuccio
- 1 cespo di radicchio rosso
- 1 cipolla rossa
- 1 carota viola
- 1 carota gialla
Lava le foglie esterne del cavolo e del radicchio, asciugale tamponando con la carta assorbente e poi crea le balze della gonna; con la sezione del radicchio, invece, forma il corpetto della ballerina.
Lava i pomodorini e disponili come festoni e numeri per comporre il 2021, insieme alla carota viola e al
porro tagliato sottilissimo.
Prendi una forchetta e con i rebbi buca tutto l'impasto in teglia, in modo da impedire che lieviti e copra il disegno che andremo a comporre.
Ormai sono giorni e giorni che prepara ogni cosa con cura. Lavatrice a freddo, se no il rosso stinge sul bianco et voilà, stesi al sole calzoni, giubba e cappello. Furgone, prestato da suo cugino Alfred, carico di regali, benzina fatta, pressione delle gomme a posto, tergicristalli cambiati. Quest’anno la neve è poca, si cammina con facilità. Persino la patente, presa al volo, dopo due mesi di corso per poter guidare su strada. Niente slitta, niente renne, niente elfi, nessun aiuto. Ognun per sé, si va. Tutti, anche lui, persino lui, vecchio, stanco, col mal di schiena e la pressione alta, farà a meno degli altri, in questo Natale diverso. Per le ultime richieste, entro il 24 alle 18, si può inviare una mail al nuovo indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Lui arriverà. Seguite le stelle.
COSA CI METTO
E inoltre:
- 1 porro
- 1 peperone rosso
- 1 cavolo bianco
- 1 cavolo romano
- 1 carota viola
- 1 carota gialla
- 2 uova
- 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
- 1 cucchiaio di olio
- sale
PROCEDIMENTO
Sbatti due uova con sale e parmigiano, cuocila in padella con un filo d'olio e lasciala raffreddare. Tagliala poi per comporre il furgoncino di Babbo Natale.
Sbollenta le cime del cavolfiore bianco e del cavolo romanesco. Ritaglia con le forbici gli indumenti di Babbo Natale utilizzando il peperone rosso.
Prendi una forchetta e con i rebbi buca tutto l'impasto in teglia, in modo da impedire che lieviti e copra il disegno che andremo a comporre.
- bietole rosse - 1 mazzetto
- carota gialla - 1
- carota viola -1
- zucca -1/4
- pomodoro - 1
- cavolo lilla -1
- rosmarino - 1 mazzetto
- melagrana - 20 arilli
- formaggio fresco in fiocchi - 1 confezione
Per fare un albero ci vuol la teglia - Olio su Teglia
Scritto da Laura RizzoMia nonna Beatrice quest'anno avrebbe compiuto 100 anni. Come Rodari.
100 anni a novembre, lei, a ottobre lui: i miei due più grandi narratori di fiabe.
Nonna era fortissima, ironica, aveva il terrore del dolore fisico (temeva persino la spazzola della parrucchiera), aveva un amore smodato per noi bambini e minacciava il macellaio con la stampella, ormai molto anziana, se per caso le rifilava qualcosa di non eccezionale da cucinare ai nipoti.
Ma soprattutto, cucinava sempre. Sempre.
Ho spesso pensato che fosse dovuto al fatto di essere rimasta orfana di madre a 6 anni e di aver fatto la guerra, patito la fame, passato mille e mille disavventure.
Sicuramente è per questo, ma in giorni terribili come i nostri, ciò che mi distoglie totalmente dal dolore che mi circonda è cucinare. Per me è sempre stata attività salvifica, creativa, rilassante. Ho cucinato ovunque, per tutti. In ogni casa dove sia andata, per amori, amici, nemici, colleghi, alunni, parenti. Per tutti e soprattutto per me.
Alla prima comunione restai malissimo. Volevo la cucina con l'acqua che usciva per davvero ed ebbi in regalo "L'Isola del tesoro".
Non l'ho mai letto per dispetto.
Oggi ripenso alle focacce, ripenso a nonna, ripenso al dolore.
È da stamattina alle 9 che impasto e spadello senza sosta. E il tempo è volato.
Nonna cucinava per non pensare. Ecco, cos'era.
Perché era la sua oasi di pace.
E lo è anche per me.
La vita ha voluto che a 90 e passa anni andasse via così. Senza dolore.
Come avrebbe sempre sperato.
COSA CI METTO
Clicca qui per la ricetta della focaccia basic
E inoltre...
- cavoletti di Bruxelles - 5/7
- zucca gialla - 1 spicchio
- broccolo - 1
- pomodorini confit - 10
- funghi champignon - 20
- carota viola - 1
- rosmarino - 1 mazzetto
- uova - 2
- melograno - 1