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Lunedì, 10 Giugno 2013 02:00

Etichette per la salute

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Il Regno Unito, entro la fine dell'anno, adotterà un nuovo tipo di etichettatura per i prodotti confezionati comprendente sia l'indicazione delle quantità giornaliere raccomandate, sia bollini colorati (rosso = alto, giallo= medio, verde = basso) per mostrare la quantità di grasso, sale e zucchero presente in ogni prodotto.

L'etichettatura c.d. "a semaforo" è stata fortemente raccomandata dalle unioni di consumatori nonché dalla British Medical Association perché così è possibile mostrare a colpo d'occhio la salubrità o meno di un prodotto: gli alimenti con indicatori verdi sono più sani e da preferire quelli con quelli marcati con il rosso.

Inoltre, l'etichetta si trova sul lato anteriore del pacchetto ed è più facile da individuare e interpretare, anche dai bambini.

"L'obesità e la cattiva alimentazione costano al servizio sanitario nazionale miliardi di sterline ogni anno" ha dichiarato il Ministro della Sanità Anna Soubry. "Fare piccole modifiche alla nostra dieta può avere un grande impatto sulla nostra salute e potrebbe ridurre la diffusione di malattie degenerative gravi, come quelle cardiache".
L'etichetta a semaforo è l'esito di un dibattito durato più di dieci anni sui temi dell'obesità e che ha visto coinvolta anche l'Unione Europea.

Il regime adottato in Inghilterra sarà volontario: per renderlo obbligatorio sarebbe necessario concordarlo attraverso un regolamento europeo, ma un accordo tra i paesi è stato sinora difficile da raggiungere, anche a causa delle pressioni delle lobby dell'industria alimentare.
 

Crediti fotografici: Sandy Austin via photopin cc

Sabato, 15 Giugno 2013 02:00

Street food: il decalogo

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Lo street food ha origini remote: già nell'antica Roma, i poveri che abitavano nella Suburra, acquistavano cibo dagli ambulanti, non disponendo all'interno delle proprie case di cucine attrezzate.

Oggi lo street food è un fenomeno trasversale ed è probabilmente il modo migliore per gustare cibo tipico a prezzi economici, assaporando tutta l'atmosfera e gli umori del contesto in cui è preparato.

Secondo uno studio del 2007 della FAO sono circa 2,5 miliardi le persone che mangiano cibo di strada tutti i giorni. 
 Ma quindi, quando ci troviamo difronte ad un cibo di strada 100%?

 

1. Se rispetta la storia e le tradizioni: una vera ricetta di strada usa ingredienti e metodi produttivi tradizionali;
2. Se utilizza ingredienti tipici
e originari della terra di appartenenza;
3. Se rispetta i metodi tradizionali
di preparazione;
4. Se non rinnega il legame con la terra
alla quale appartiene;
5. Se utilizza strumenti artigianali
per la preparazione, la cottura e per servire il piatto;
6. Se è sicuro per la tua salute
, rispetta le proprietà organolettiche degli alimenti e non è fuori legge;
7. Se rispetta gli accostamenti originali tra cibo e bevande
. Meglio acqua, vino, birra artigianale che bevande gassate e zuccherate!
8. Se rispetta l'ambiente e se è pulito
, dentro e fuori. No allo scarico dell'olio per strada o a rifiuti fuori dai cassonetti;
9. Se è gustato in loco
e serve a promuovere i piccoli produttori locali;
10. Il vero street food sa fare network
con le forze del territorio, per una promozione integrata della terra e dei suoi valori.


Crediti fotografici:
1) Elisa Chisana Hoshi http://vivoviaggiando.com/
2) Nitin Bothra http://nitinbothraphotography.blogspot.it

Lunedì, 27 Maggio 2013 02:00

Come costruire un germogliatore

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Tempo di primavera, tempo di germogli. Ecco come costruire un germogliatore fai da te in 10 minuti.
Occorrente
: 3 vaschette di plastica del gelato
forbicette per il cucito
semini biologici a piacere
nebulizzatore

Aiutandoti con le forbici, bucherella i coperchi e il fondo di due delle vaschette del gelato.
Della terza, che sarà quella che posizionerai sotto,  bucherella solo il coperchio.

Per preparare i germogli, metti i semini a bagno durante la notte
e disponili il giorno dopo all'interno delle vaschette, innaffiandoli dalle 2 alle 3 volte al dì.
Io li tengo sempre in un luogo ben illuminato e sempre umidi
. Preferisco innaffiarli con uno spruzzino, più di frequentemente d'estate, di meno d'inverno.

 

 

Quali semi utilizzare? Ogni tipo di germoglio possiede interessanti proprietà nutritive.
Fagioli
: ricchi di potassio, ferro, vitamine del gruppo B, amminoacidi ed enzimi, aiutano a ridurre il colesterolo e la glicemia.
Alfa alfa
: ricchi di vitamine A, B1, C, D ed E, e ricchi di fibra, aiutano le donne durante l'allattamento.
Piselli
: ricchi di clorofilla e fosforo, riducono il colesterolo e la glicemia.
Semi di mostarda
: ricchi di vitamine, buonissimi nelle insalate.
Lenticchie
: ricche di proteine, ferro, zinco e vitamine A, B e C ed enzimi.
Ceci
: tonificanti ed energetici, contengono fosforo, ferro e calcio.
Crescione
: I suoi germogli sono ricchi di elementi utili, iodio, ferro, vitamine A, C ed E.
Soia
: ricca di calcio, vitamina A, B ed E, e di enzimi.
Semi di lino
: ricchi in acidi grassi omega 3 e mucillagini che favoriscono il transito intestinale.

 

Ph: Flavia Giordano

Venerdì, 24 Maggio 2013 02:00

Un italiano su 5 e' intollerante al lattosio

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In Italia così come negli States gli intolleranti al lattosio oscillano  tra il 21-25% della popolazione. Ma  di cosa di tratta?

L'intolleranza al lattosio è l'insufficiente capacità a digerire il lattosio, lo zucchero presente nel latte e suoi derivati, frequentemente accompagnata da crampi o dolori addominali insieme ad altri effetti collaterali (flatulenza, gas, diarrea e nausea).

La causa? La mancanza dell'enzima lattasi, in grado di  scindere il lattosio in due zuccheri più semplici chiamati glucosio e galattosio. Il National Institute of Health consiglia tuttavia di consumare formaggi stagionati di per sè a basso contentuo di lattosio.

I prodotti delattosiati? Ottimi per gli intolleranti ma fate attenzione al limite della soglia personale, oltre il quale si possono ripresentare i sintomi classici dell'intolleranza al lattosio. Infatti l'intolleranza al lattosio è concentrazione dipendente, e gli effetti di piccole quantità di lattosio si sommano tra loro.

Per stare più tranquilli? Si  può sempre ricorrere alla lattasi che nella maggior parte degli intolleranti riesce a sopperire alla mancanza endogena dell'enzima.
 

photo credit: lucas.leite via photopin cc

Sabato, 11 Maggio 2013 02:00

Come scegliere una buona pentola?

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Ogni pentola ha le sue caratteristiche, ma quale è quella più adatta per noi? Andiamo a vedere caso per caso, analizzando pro e contro.
Pentole in alluminio
Pro: hanno una buona conducibilità termica e cuociono in modo veloce e uniforme.
Contro: possono alterare alcuni alimenti (cipolla o pomodoro), alcune particelle potrebbero penetrare e sono difficili da pulire.

Pentole in rame
Pro: hanno un'ottima conducibilità termica e garantiscono un'ottima cottura.
Contro: costo elevato e non adatte alla cottura di cibi acidi (rischio di formazione di sali minerali potenzialmente tossici).

Pentole in ferro
Pro: resistenti ed economiche.
Contro: possono sviluppare ruggine e necessitano particolare cura e manutenzione.

Pentole in vetro
Pro: ecologiche, garantiscono una buona distribuzione del calore, hanno un prezzo contenuto e sono facili da pulire.
Contro: fragili e da maneggiare con cura.

Pentole antiaderenti
Pro: adatte ad una cottura senza grassi, hanno un costo medio.
Contro: il rivestimento in teflon è facilmente intaccabile e può rilasciare sostanze pericolose. Hanno una durata limitata.

Pentole in acciaio inossidabile
Pro: solide, resistenti, facili da pulire, distribuiscono bene il calore.
Contro: costose.

Pentole in ceramica

Pro: belle, mantengono a lungo il calore e non si surriscaldano.
Contro: fragili, in quelle verniciate potrebbero essere contenute sostanze tossiche.

 

Venerdì, 26 Aprile 2013 02:00

Il carciofo: medicina naturale

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Conosciuto già dagli antichi Greci, che lo utilizzavano principalmente come pianta medicinale, il carciofo è un importante alleato del nostro organismo.

Il segreto delle sue virtù risiede nella cinarina, un polifenolo utilissimo nella prevenzione contro i radicali liberi, oltre che antitumorale. Ricco di sali minerali e di ferro, povero invece di zuccheri, è ben tollerato da diabetici e colesterolemici.

 

 

Gli organi che traggono maggior vantaggio dal carciofo sono il fegato e i reni: nel primo caso, la cinarina è in grado di promuovere lo scarico di bile dal corpo e, allo stesso tempo, riesce a stimolare la produzione di quest'ultima nel fegato; nel secondo caso, essendo un ottimo diuretico naturale, aiuta a prevenire la ritenzione idrica ed agevola la funzione renale.

Il carciofo contiene inoltre serotonina, l'ormone del buon umore, capace di regolare sonno, appetito nonché attenuare la percezione della sofferenza.
Per mantenere inalterate le sue proprietà salutari va mangiato crudo oppure trattato con delle cotture dolci come quella al vapore.


Crediti:
ph. di Flavia Giordano
Si ringrazia la dott.ssa Laura Dell'Erba, endocrinologa e l'Associazione Anima Urbana di Bari.

Venerdì, 29 Marzo 2013 01:00

Torino gioca con il cibo

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Torino, è una città intrisa di progetti come un maccherone è avvolto dal ragù. Scoprire questa città è cosa da buongustai.
Alla luce della Mole Antonelliana, simbolo preferito dai torinesi e dai sempre più assidui
turisti, si è svolto il PWF4, " Play With Food Festival, la scena del cibo"
alla quarta Edizione. L'evento dedicato alle Arti Visive e al cibo, più atteso dal pubblico attento e
affezionato che accoglie la primavera.
Occhio di bue puntato sulle molte location che per 4 giorni hanno ospitato il ricco e
gustoso cartellone: La Cavallerizza Reale, Associazione Qubi', CineTeatro Baretti, Circolo
dei Lettori.

 



Papilla DeGustativa non ha creduto ai suoi occhi, orecchie e papille ovviamente, vivendo
immersa a tutto tondo la quattro giorni in eventi teatrali e sapori speciali.
Per tutti: curiosi, vegani, carnivori, intellettuali e amici vecchi e nuovi.
Adottando la performance, a mio parere più rappresentativa, "Gusto e Disgusto, Orazione
degustativa"
, interpretata dall'eclettico Enrico Semandi, ecco la sintesi papillare del progetto di Cuochi Volanti e Associazione CuochiLab.

 


Tra un evento e l'altro, i cuochi ufficiali e gli sponsor, hanno dovuto sudare 3 giacche e 6 grembiuli per accontentare tutti!
Un tourbillon di polpette
, risotti (riso e salame cotto dell'Agrisalumeria Luiset, riso e toma del Caseificio Valvaraita), patate e cipolle rosse (Orto di Andrea), ratatouille al profumo di primavera con zucchine (Cucina-To) salse buonissime e coloratissime super ecogreen (yogurt greco&erbacipollina&menta, mayonese vegana alla barbabietola, salsa pomodor&zenzero&peperoncino) e spezie di tutti i tipi (pere al cardamomo con tomino vaccino, crema di carote alla cannella con quinoa soffiata e cialda di parmigiano, bavarese di mango con biscotto di cioccolato al peperoncino).


Si e' passati da un assaggio all'altro, attraverso performance teatrali, musica (con strumenti e attrezzi di cucina !), monologhi e rappresentazioni divertenti e graffianti, laboratori di cucina, contest fotografici, opere artistiche, incluso sculture.
Odori, suoni, sapori, sguardi, il tutto annaffiato rigorosamente dall' Acqua del Sindaco
, a disposizione del pubblico a volontà e buon vino al calice (Bottiglieria L'Acino, Vino N6). Il lettore attento avrà spero compreso anche il taglio dell'evento enogastronomico, dai produttori a km 0, al green concept: rifiuti, posate, vetro, tutto rigorosamente separato, smistato, pulito. Una chicca per tutti valga come esempio: il delicatissimo zabaglione di toma nostrana è stato servito in boccette di vetro che venivano poi raccolte man mano su un vassoio, da una gentilissima ragazza, veloce come un lampone nell'ultimo exploit di settembre.
Organizzazione e punti di accoglienza, efficace e capace di gestire l'affluenza.
Il tutto condito da gentilezza e sorrisi
, anche quando le polpette stavano esaurendosi e gli occhi dei presenti si liquefacevano come acquolina in bocca.

Mancinità Intervistando alcune persone tra il pubblico, dai puristi vegani agli onnivori, le parole d'ordine sono state "consapevolezza" e "attenzione", verso chi coltiva, produce e trasforma. L'industria del cibo come la dottrina o alcuni falsi dogmi enogastronomici, passano da qui. Chef famosi dove siete e cosa fate? Papilla desidera sdoganare il termine CUOCO e CUOCA, troppo si e' abusato di un termine tecnico, pertinente nella gerarchia professionale, ma che tra le persone non addette, rischia un misunderstanding.

Last but not Least
... Costi e affluenza del pubblico Uhmmm... colazioni e aperitivi a 5 €, underground dinner a 35 €, spettacoli a 10 € (due talvolta allo stesso prezzo) ... ce ne è abbastanza per gustare con la G maiuscola, anche in tempi di crisi.
Pubblico in costante aumento, per questa 4 edizione, il PLayWithFood Festival , é decollato, ed e' cucinato a dovere per proseguire il suo viaggio nelle città italiane.
Trust me, se lo dice Papilla DeGustativa c'è da credere.


Crediti:
immagini a cura di Cuochi Volanti e Sabrina Comoretto
 

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