PROBIOTICI, ALLEATI DEL NOSTRO BENESSERE

Il nostro benessere e la nostra salute passano attraverso i microrganismi che colonizzano le superfici esterne dei nostri organi. Di queste superfici, il tratto intestinale - in particolare il colon - è la zona più densamente popolata. Nell'intestino i microrganismi colonizzanti – scientificamente detti "microbiota", ma collettivamente noti col termine di "microflora" -  agiscono come un organo addizionale e svolgono varie funzioni, quali: digestione di composti altrimenti indigeribili (ad esempio le fibre), sintesi di vitamine e di altri nutrienti essenziali per la salute umana, regolazione del sistema immunitario e protezione dai microrganismi patogeni.

La presenza della microflora, tuttavia, non sempre apporta benefici; in alcuni casi, infatti, è ritenuta responsabile dell'insorgenza di numerosi disturbi: da patologie intestinali (allergie alimentari, infiammazioni croniche) a scompensi metabolici  (diabete, obesità), fino ad arrivare a malattie autoimmuni, come il morbo di Crohn e l'artrite reumatoide. Queste patologie sono caratterizzate da un'alterata composizione della microflora, condizione nota con il nome di "disbiosi".

Fortunatamente, quello della disbiosi non è uno stato permanente e può essere risolto attraverso l'utilizzo di alcuni "strumenti" nutrizionali. La composizione della microflora, infatti, può essere positivamente modificata attraverso l'ingestione di "batteri buoni", noti con il nome di "probiotici". Questi, anche definiti "fermenti lattici", si trovano in commercio in diverse forme, come i classici integratori venduti in farmacia, ma anche all'interno di alcuni alimenti quali, ad esempio, yoghurt e bevande a base di latte fermentato.

Un altro modo per combattere la disbiosi è aumentare l'ingestione di fibre, in particolare quelle note come  "prebiotici". Si tratta di carboidrati indigeribili che, arrivando al colon, favoriscono la crescita delle sole specie benefiche della microflora.

In sintesi, per mantenere - o ripristinare - una corretta composizione della microflora intestinale basta migliorare un po' la dieta, aumentando l'apporto di frutta e verdura - che contengono fibre - e di alimenti fermentati, che contengono batteri probiotici.

Letture consigliate
Walker A.W., Lawley T.D. (2012) Therapeutic manupulation of intestinal dysbiosis. Pharmacological Research. 69(1):75-86.

Photo credits: Veganbaking.net

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