Selezionare e sciacquare le lenticchie rosse decorticate. In una pentola di medie dimensioni mettere un filo d'olio evo, a fuoco basso. A olio caldo, versare le lenticchie rosse e farle tostare nell'olio per qualche minuto. Aggiungere nell'ordine acqua sale e cumino mescolando con un cucchiaio di legno. Lasciar cuocere le lenticchie fino all'assorbimento dell'acqua, mescolando di tanto in tanto (15-20 min).
A fine cottura aggiungere il bulgur, amalgamandolo con le lenticchie, spegnere il fuoco e coprire con un coperchio. Lasciar riposare per 25 minuti. Si otterrà cosi una purea densa e compatta.
Dopo aver pulito aglio sedano e cipolla tritarli fini.
In una padella riscaldare 2 cucchiai di olio evo e lasciar rosolare il trito di cipolla, aglio e sedano, speziare con pepe nero e cumino aggiungendo la conserva di pomodoro. Girare e far amalgamare per pochi minuti, spegnere il fuoco.
Tritare le foglie di prezzemolo e mentuccia dopo averle opportunamente lavate e scelte.
Unire in una ciotola il composto ottenuto in padella alla purea di lenticchie e bulgur, aggiungendo il peperoncino piccante e il succo di mezzo limone.
Sistemare su un piatto da portata le foglie di insalata verde (possibilmente intere). Una volta che il composto diventa tiepido, lavorarlo con le mani fino ad ottenere un impasto soffice ma compatto. Assaggiare di tanto in tanto e correggere i condimenti per bilanciare la ricetta tra l'amaro del limone e il piccante.
Per preparare le köfte, posizionare sul palmo della mano aperta una quantità di impasto (35-40 g a seconda della mano!) e chiudere la mano a pugno.
Adagiare i/le köfte sul letto di lattuga e servire con spicchi di limone a corredo della portata.
Si gusta con qualche goccia di limone e di aceto balsamico di melograno, arrotolando la köfte nell'insalata.
COLONNA SONORA: "YA EVDE YOKSAN" Colonna sonora del film "Neredesin Firuze" https://www.youtube.com/watch?v=vnKjvX9BujY
PERCHÉ HO SCELTO QUESTA RICETTA:
Le köfte di lenticchie rosse sono un piatto tipico della cucina casalinga turca. E questa è la mia personale versione.
Di Istanbul mi manca tutto: i miei amici, i miei posti, le strade e gli scorci.
La nostalgia canaglia si rifugia tra le piccole abitudini di ogni giorno molto stile Proust/madeleine. Potrei scrivere forse anch'io un'opera in sette tomi per raccontare e rimembrare ogni mancanza, ma non lo farò (almeno per il momento).
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Cucinare è un po' sublimare le assenze:
ripercorrere le ritualità di una ricetta,
reimmergersi negli odori (l'aroma del pilav caldo)
assaggiare e fare mente locale a quel sapore specifico
aiuta a combattere la nostalja di un tempo che è passato (e non sai se ritornerà).
La cucina casalinga turca si misura in bicchieri (d'acqua, di tè çay, e in dita di bicchiere) in cucchiai (da zuppa, da tè), in tazze.
A primo acchito potrebbe sembrare un modo grossolano di misurare, comparato con il sistema di misurazione in grammi stradiffuso in Europa.
Nel sistema bicchieri-cucchiai si considera il volume, nel sistema grammi si misura il peso degli ingredienti.
Un bicchiere pieno di lenticchie rosse peserà diversamente da un bicchiere di acqua.
Iniziare a ragionare per rapporti, svincola pure da considerazioni legate all'ideale del bicchiere/cucchiaio standard: che importa se un bicchiere d'acqua è 200 ml, 170 o 230 ml?
Ognuno nella propria dispensa ha bicchieri e cucchiai diversi per forma e capacità, ecc.
Non si tratta semplicemente di attenersi ad una regola, occorre definire le unità di misura tra gli elementi a disposizione.
In questo trovo che misurare gli ingredienti per bicchieri e cucchiai sia un metodo molto più democratico e accessibile a tutti.
Non occorrono bilance e bicchieri graduati, solo cucchiai e bicchieri.
Chiunque con questa dotazione minima può cimentarsi ai fornelli.
Grandioso, no?