Fai cuocere il cavolfiore, gia lavato e tagliato in piccoli fiorellini, in acqua non salata (se ce l'hai, puoi eventualmente utilizzare il microonde). La consistenza dovrà essere morbida, perchè poi lo passerai in padella per realizzare una crema soffice.
Intanto tosta i pinioli e tienili da parte. Trita l'uva passolina.
Scola il cavolfiore, tenendo da parte l'acqua di cottura e qualche pezzetto di cavolo.
Fai scaldare un cucchiaio di olio in padella (soffriggici la cipolla, se decidi di usarla. In alternativa puoi usare il cipollotto o la cipolla secca) e unisci il cavolfiore morbito, fai cuocere lentamente schiacciando con la forchetta per ottenere una purea grossolana.
Frulla l'acqua di cottura con i cavolfiori che hai tenuto da parte e unisci una bustina di zafferano. Userai il liquido ottenuto in seguito, per "bagnare" i cavolfiori in cottura.
Intanto metti sul fuoco l'acqua per la pasta, sala e quando bolle butta la pasta. Quando è a metà cottura, versa la seconda bustina di zafferano. Intanto togli i cavolfiori dal fuoco (saranno stati in padella da circa 10 minuti) e unisci l'uvetta e i pinoli precedentemente tostati.
Scola la pasta e condiscila con i "vroccoli arriminati" che hai preparato in padella e il composto di acqua, cavolfiore e, se è avanzato, ancora dello zafferano.
Mescola bene e, a piacere, completa con un po' di "muddica atturrata", ovvero pan grattato tostato in padella con un po' di aglio.
Curiosità: questa è la versione vegana di un'antica ricetta siciliana che prevederebbe anche l'uso di acciughe. Nella ricetta siciliana originale, inoltre, i broccoli cuociono nell'acqua della pasta e si "sfaldano" naturalmente per la lunga cottura; noi preferiamo accorciare i tempi per perdere meno le proprietà del cavolo).
Per non sprecare nulla del cavolfiore, taglia i gambi in piccoli pezzi e usali nella ricetta; le foglie potranno essere riutilizzate saltate, o in un minestrone.