Preparazione della marmellata
Lava e asciuga le bacche. Pulisci la mela (senza sbucciarla!): lavala, tagliala a metà e togli il torsolo. Riducila in pezzetti, e lasciala cuocere in una pentola con dell'acqua. Quando la mela è molto tenera, aggiungi le bacche di mirto.
Continua a cuocere per circa 20 minuti, quindi aggiungi lo zucchero. Cuoci ancora fino a quando ti sembra solida al punto giusto (fai la classica "prova del piattino": metti una goccia di marmellata su di un piattino: se non scivola, vuol dire che è pronta!).
Versa la marmellata nei barattoli (che avrai in precedenza sterilizzato e asciugato per bene), chiudili e capovolgili a testa in giù. Lasciali raffreddare in questa posizione. Conservali quindi in un luogo fresco e buio e lascia passare un paio di mesi prima di consumare la marmellata. Se quando aprirai il barattolo non utilizzerai tutto il suo contenuto, copri ciò che è avanzato con un goccio di liquore al mirto e riponilo in frigo.
Preparazione della frolla
Disponi la farina a fontana sulla spianatoia. Lavora con le mani "sabbiando" la ricotta con la farina, il bicarbonato e il sale, quindi unisci le uova a filo e lo zucchero. Impasta piuttosto rapidamente, quanto basta per amalgamare gli ingredienti.
Forma una palla, avvolgila in un canovaccio e lasciala riposare nella parte più bassa del frigorifero per almeno un paio d'ore.
Stendi l'impasto con il matterello ad uno spessore di circa 0,5 cm e fodera una tortiera ricoperta con della carta da forno (bagnata e strizzata, in modo che aderisca perfettamente). Con la pasta avanzata, realizza le striscioline che copriranno tutta la farcitura (puoi variare la decorazione realizzando stelle, cuori, etc.). Copri la pasta frolla con la confettura e sopra adagia le striscioline.
Cuoci in forno preriscaldato a 180° per circa 35/40 minuti.
Curiosità: il mirto è considerata una pianta officinale e aromatica. Il suo olio essenziale, la presenza di resine e di tannini gli conferiscono proprietà balsamiche, antinfiammatorie, astringenti e antisettiche, che agiscono in particolare sull'apparato respiratorio e digerente.