CARTELLATE SENZA GLUTINE

cosa ci metto

Cosa ci metto?

Ingredienti per 50 cartellate:
1 kg di farina senza glutine (BIAglut)
100 g di olio extravergine d’oliva per l’impasto
100 g di vino bianco secco
Acqua tiepida q. b.
Olio di semi o extravergine per friggere
500 g di vin cotto di fichi, d’uva, oppure miele) per guarnire
 

Info info ricetta

tempo preparazione
TEMPO: 8 ORE
difficolta
DIFFICOLTÀ: Sfida

come lo cucino Come lo cucino?

1. Crea una fontana con la farina posta su di una spianatoia o tavola di legno

2. Inizia ad amalgamare gli ingredienti, aggiungendo, man mano e mentre
s'impasta, l'olio extravergine d'oliva, l'acqua e il vino bianco secco. Otterrai così dall'amalgama un impasto liscio e vellutato ma consistente.

3. Stendi l'impasto con il mattarello fino ad ottenere un foglio di pasta dello spessore di 2/3 mm.

4. Con la rotella dentellata ricava delle striscioline con i margini a zig zag larghe un paio di centimetri e lunghe circa 20/30 cm .

5. Arrotola delicatamente su loro stesse le strisce ottenute, al fine di ottenere una rosetta. Nel fare ciò, accosta ogni singola striscia "pizzicandola" con la punta delle dita ogni 1,5 cm circa.

6. Adagia le cartellate su della carta da forno, precedentemente sistemata su un vassoio. Lascia riposare per 5/6 ore.

7. Trascorso il tempo di riposo, friggi le cartellate nell'olio extravergine molto caldo. Girale facendo attenzione che la doratura sia omogenea su ambo i lati.

8. Togli le cartellate dall'olio e lasciale asciugare e raffreddare su carta

assorbente da cucina.

9. Riscalda a bagnomaria il vin cotto fino a che l'ebollizione sia appena

percettibile.

10. Immergi le cartellate nel vin cotto rigirandole per circa un minuto, affinché le cavità si riempiano bene.

11. Adagiale su un piatto per farle raffreddare.

12. Per conservarle, sistemale in un contenitore ermetico.


E' una ricetta natalizia della tradizione barese, rivisitata in chiave "gluten free". Si tramanda che queste striscioline di pasta stiano a rappresentare le fasce con cui fu avvolto il bambin Gesù appena nato. Ma non solo. Per alcuni questo dolce arcaico rievocherebbe delle spirali dolci fritte, molto amate dai faraoni egiziani. Pare che il faraone Ramses III ne andasse così ghiotto da farle addirittura dipingere sulle pareti della propria tomba.
 

Tutte le mancinità

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Francesca De Santis
foodographer

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Luogo di nascita, di lavoro, del cuore, del gusto : Bari. 
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