Estate: vacanze, relax e... ricerca di cibo!

"Pronti per le vacanze?"
"Sì, sì sì.. stiamo chiudendo gli ultimi bagagli – dice Luca entusiasta - e poi via per ben due settimane!"
"Che bello, beati voi – mi lamento melensa al telefono – noi rimarremo in città almeno per un altro mese. Capisci il mio disagio?"
"Capisco benissimo e non ti invidio per niente", pronuncia serioso Luca mentre lo sento armeggiare con qualcosa.
"Che stai facendo, non mi stai ascoltando? - sussorro sfiduciata nella cornetta – non solo hai preferito una vacanza a milioni di chilometri da qui lasciando orfano il mio divano della tua presenza per quasi un mese, ora ti distrai pure?"

(Io sono un'amica un po' così, esigente, direi. Lo avrete capito).

"Ma sono qui, presente e ti ascolto. Stavo solo cercando una guida che abbia dei suggerimenti per mangiare vegan, o almeno green, in tutte le parti del mondo – mi dice Luca, quasi rassegnato alla mai richiesta di attenzione – Dovresti saperlo che per il viaggiatore vegano il cibo rappresenta un po' una incognita...non sai mai cosa c'è veramente nei piatti che ti propongono". "Lo so, lo so – rispondo pronta – ricordo benissimo le nostre gite fuori porta con relativa ricerca di pranzi, cene, merende e colazioni che facessero anche al caso tuo".

"Ecco, capiscimi!"

Siamo alle solite. Io chiamo per essere capita e alla fine devo capire. Ora mi direte che ogni volta va così e l'argomento, con il mio amico Vegano sul divano, che sia nel mio salotto, nella mia cucina, per telefono o al tavolo di un bar, finisce sempre sul cibo. Ma l'estate, si sa, è viaggio, scoperta, avventura... è una festa e come tale preannuncia sempre qualche disagio per chi mangia differente. Di questo mi sono accorta fin dai primi giorni che, frequentando Luca, feci caso al fatto che anche il più semplice pasto fuori casa risultava problematico. In viaggio tutto si amplifica, soprattutto quando si parla del modaiolo street food.
"Potresti sempre optare per lo street food
: veloce, pratico ed economico", dico orgogliosa delle mie parole. "Grazie, bella soluzione – risponde Luca abbastanza piccato – come se lo street food fosse la soluzione. Ti ringrazio per il tuo spot, ma sai benissimo che, pur essendo piatti molto invitati, spesso non sono privi di grassi animali".

"Anche questo è vero - rifletto a voce alta – intanto, però, potresti cominciare a preparare la merenda per il viaggio: Pane con farina di semi di canapa e semi di lino, poi mangiarlo con un po' di hummus di ceci o delle verdure grigliate e si trasforma nel tuo personalissimo street food. Che dici, ti ho convinto?"

"Non sarà la soluzione a tutti i pasti della vacanza, ma almeno partiamo con piede giusto! Mandami la ricetta – risponde Luca – e provo a farlo subito".
Chiudo la telefonata e i chilometri che mi separano dagli amici più cari e dalla famiglia mi cadono addosso, tutti, tutti insieme. Per non sentire il macigno mi chiudo in cucina, accendo il pc, invio la mia ricetta a Luca, lascio che le note di "Sunrise" di Norah Jones invadano la mia cucina al tramonto e metto le mani in pasta
.

Photo credits:Tony & Wayne

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Autori

Giulia Siena
redattore

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Pugliese di San Giovanni Rotondo - dove ogni tanto fuggo per attingere energia dalla terra e dai colori - mi trasferisco a Roma e dopo... [continua a leggere]