Allergico
no glutine
no lattosio
no uova
no guscio
no crostacei
no pesce
no caseina
vegetariano
vegano
pochi zuccheri
poco sodio
pochi grassi
Ricco di
più calcio
più ferro
più magnesio
più potassio
più proteine veg
più fibre
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low fodmap
zero spreco
curioso
poco nichel
Nel mondo viene prodotto cibo sufficiente a sfamare molte più persone di quelle che oggi lo abitano. Eppure ci 870 milioni di persone che soffrono la fame. Uno squilibrio, drammatico e inaccettabile, figlio dell'attuale sistema di produzione e distribuzione del cibo.
Anche in Italia, nel 2012, sono stati distribuiti aiuti alimentari per 3,7 milioni di cittadini, mentre 18,5 miliardi di euro di cibo sono finiti direttamente nella spazzatura.
Cambiare radicalmente questo modello fallimentare è l'obiettivo di Operazione Fame (http://operazionefame.it), la campagna di informazione e raccolta fondi di ActionAid, organizzazione internazionale indipendente che lavora in oltre 50 paesi per garantire migliori condizioni di vita e il rispetto dei diritti fondamentali.
Artes Café - Bari condivide con ActionAid l'impegno per il diritto al cibo, la lotta allo spreco e il recupero delle eccedenze alimentari e ha voluto dare il suo contributo a Operazione Fame elaborando uno speciale AperìNOSpreco che dal 16 al 31 ottobre verrà offerto al prezzo di 8 euro di cui 2 andranno a favore di ActionAid.
"Per combattere la fame ci vogliono gli strumenti giusti" ha dichiarato Nicoletta Riccardi, Referente Territoriale di ActionAid per la Puglia. "E' questo il motto della campagna, il cui simbolo è un cucchiaio bucato: un modo per ribadire che per contrastare la fame non serve fornire direttamente il cibo a chi non ce l'ha; piuttosto è necessario dare a queste persone gli strumenti necessari per accedere ad un'alimentazione sana e sufficiente a prezzi sostenibili.
Siamo particolarmente felici che ArtesCafé ci abbia dedicato un intero mese per raccogliere fondi e far conoscere Operazione Fame, continuando a impegnarsi nella difesa della legalità e dei diritti fondamentali" ha concluso Nicoletta Riccardi.
