Pranzo con domande: proteine, calcio e vitamine

Siamo tornati alla normalità. 

E normalità, per me e gli amici di questa piccola appendice familiare, significa mettersi a tavola. È in questi momenti che mi piace rispolverare la semplicità e il gusto di quelle domeniche fresche e assolate, lontano, lì giù in Puglia. I sapori quasi elementari della verdura di stagione, la complessità aromatica dell'olio extravergine di oliva o delle spezie e i buoni frutti della terra.
Per replicare questa idea e metterla nel piatto ho sempre bisogno di tre cose: la compagnia, gli ingredienti e la musica
. La compagnia è arrivata quando Luca ha posato la sua borsa da viaggio sul mio parquet e ha ripreso il suo ruolo di Vegano sul divano: un rito, che da qualche settimana a causa della neve, delle escursioni e delle passeggiate lontane, si era sospeso. Con il suo ritorno sul mio divano è tornata anche la voglia di mettere tutti intorno la tavola e chiacchierare.

"Sai cosa facciamo domani? - dico mentre preparo una tisana – facciamo un bel pranzo domenicale". "Bene – risponde Luca intento a sistemare i cuscini del suo giaciglio temporaneo – ho proprio voglia di assaggiare qualcosa di sfizioso facendo quattro chiacchiere in tranquillità".
"Ottimo, avviso gli altri".

Quando, l'indomani, Paolo, Marina e Claudia suonano alla porta io e Luca siamo già in cucina intenti a spignattare, ma praticamente pronti per prendere posto e assaggiare qualche stuzzichino, la Pasta con il pesto di cime di rapa alle mandorle (quelle che abbiamo preso la scorsa estate dal mio giradino) e un buon dolce.
A tavola è un felice caos di posate, sorrisi e parole, mentre, sullo sfondo, la voce di Mercedes Sosa con Todo Cambia accompagna il nostro pranzo.
"Scusami Luca, i vegani come fanno, prendono medicine o integratori per sopperire alle carenze nutritive causate dall'eliminazione di alcuni alimenti?
Ma poi, che carenze hanno? Le hanno?" dice Marina velocemente, come fa sempre lei.
La domanda mette silenzio, fluttua nell'aria e cattura la nostra attenzione, poi arriva la voce di Luca e la risposta a quell'interrogativo che tutti, in momenti diversi, ci siamo sempre fatti.
"Certo, è inevitabile – risponde sicuro Luca – alcune volte qualche carenza c'è, in noi vegani come tra voi onnivori, quindi non sempre dipende dall'alimentazione,
come spesso, erroneamente si pensa".
"Non vorrai dirmi che chi non mangia carne o alimenti di origine animale non accusa la mancanza di vitamine o proteine?
Dai, non ci credo!" Incalza bonariamente Paolo. "No – dice deciso il mio vegano sul divano - perché le proteine ci sono anche negli alimenti vegetali: il tofu e i legumi, ad esempio, sono ricchi di proteine. Quello che può mancare è qualche vitamina, come la vitamina B12".
"Anche le mandorle
che stiamo mangiando in questo pesto,– aggiungo soddisfatta - sono un'ottima ma sottovalutata fonte di proteine e di calcio; le stesse cime di rapa o i carciofi e la bieta sono ricche calcio". "Allora da domani, o meglio già da questo pranzo, potremmo tutti smetterla di mangiare carne o pesce – osserva incuriosita Claudia – tanto avremmo già tutto quello che ci serve."

"Sì, è un po' così, ma io non voglio convincere nessuno. In natura abbiamo già tutto quello che ci serve per mangiare bene e con gusto
. Certo... – spiega Luca – alle volte bisogna integrare gli alimenti, bilanciare bene la nostra dieta, fare attenzione alle quantità e alla varietà dei prodotti, per il resto ci siamo!"
"Bene, allora brindiamo – irrompe gioioso Paolo – io comunque, al vino non rinuncio!".

A oguno il suo.

(per ulteriori informazioni nutrizionali, potete consultare "Mangiare sano e naturale", di Michele Riefoli, Ed. Macro)

Photo credits: Emily

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Autori

Giulia Siena
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Pugliese di San Giovanni Rotondo - dove ogni tanto fuggo per attingere energia dalla terra e dai colori - mi trasferisco a Roma e dopo... [continua a leggere]